Torniamo a parlare di videogiochi sviluppati in italia dopo il provato di Gravel della scorsa settimana e la recensione dell'eccezionale Mario + Rabbids: Kingdom Battle della fine di agosto. Restiamo in tema di strategici perché a finire sotto la nostra lente di ingrandimento questa volta è Insidia, titolo indipendente forgiato dalle sapienti mani dei ragazzi di Bad Seed, uno studio di sviluppo nato nel 2014 e che ha sul suo ruolino di marcia titoli come Sleep Attack e The Beggars Ride. Insidia è un prodotto un pochino più ambizioso che ha debuttato nei giorni scorsi su Steam in Early Access, sarà distribuito con la formula del free to play ed è destinato a una nicchia di giocatori in cerca di una sfida competitiva online, un mercato già bello carico di produzioni altisonanti. Più che accomunarlo però a League of Legends, è più giusto paragonare Insidia a Hand of the Gods di Hi Rez, anche se i due giochi si mantengono su canoni e meccaniche molto differenti. Vediamo di scoprire allora insieme quanto può sperare di puntare in alto il nostro Insidia.
Stella cadente
Insidia è un gioco molto promettente, ve lo diciamo subito. Non è un titolo dal gran richiamo però, e gran parte del successo della produzione dipenderà principalmente da quanto questa verrà spinta e di come sarà comunicata al pubblico. Inutile nascondersi dietro un dito: arrivati su Steam, con la massa informe di titoli tutti uguali e insignificanti sulla piattaforma, emergere e farsi notare sarà davvero dura, soprattutto per uno studio relativamente piccolo come quello di Bad Seed. Ci sono allora da subito un paio di scelte criticabili, purtroppo, come la volontà di lanciare il gioco in early access facendolo arrivare in una versione preliminare particolarmente carente di contenuti, restituendo un'immagine della produzione forse troppo leggera e poco profonda. Già, perché dal menu iniziale è possibile solo far partire un breve tutorial, utile soltanto a mostrarci alcune delle meccaniche essenziali, e iniziare una partita competitiva online, senza la possibilità purtroppo di sperimentare meglio i personaggi, di capire come questi funzionino o di valutarne con cura punti di forza e debolezze. Ci mettiamo nei panni dunque di quel tipo di pubblico che ha poca confidenza con gli strategici rimanendo spiazzati. Insidia non è un gioco veloce da apprendere e per diventare davvero bravi è richiesta pazienza e dedizione, ma soprattutto lo studio di abilità, movimenti e possibili azioni. Lanciata una partita online, con un matchmaking che funziona piuttosto bene a dire il vero nonostante i pochissimi giocatori al momento presenti, ci si trova a dover scegliere il proprio team di quattro personaggi, scelti da un elenco (al momento risicato) di sei eroi. Serviva al lancio su Steam un numero maggiore di personaggi, per evitare che le partite presentassero degli scontri speculari così di frequente, senza contare che alcuni protagonisti ci appaiono davvero troppo utili al momento per essere esclusi. La varietà non manca comunque e l'ambientazione a metà tra il fantasy e lo steampunk fa il suo discreto dovere: abbiamo il nano tank, il samurai assassino, un cecchino armato di mine esplosive e una sorta di scienziato pazzo con bombe venefiche, senza contare l'immancabile energumeno tutto muscoli dalle fattezze bestiali e un curatore robotico. Riuscire a miscelare correttamente le abilità non è compito per tutti e addentrandosi un pochino nelle meccaniche ci si accorge di come in realtà Insidia offra una profondità davvero eccellente con il suo sistema di gioco.
Una mappa per tre piloni
Prima di parlare dei personaggi in maniera più approfondita lasciateci spiegare però le funzionalità del campo di battaglia e dell'unica, almeno per ora, mappa disponibile. Lo scopo finale è quello di distruggere uno qualsiasi dei tre piloni presenti nella base avversaria e posizionare sulla sua casella uno dei nostri personaggi. Il compito, semplicissimo sulla carta, è molto complesso da raggiungere in realtà visto che nel mezzo ci si mettono tante di quelle variabili da far impallidire il Kasparov più incattivito. Al centro dell'arena ad esempio c'è un punto di controllo a croce che, se messo in sicurezza per tre turni, sparerà delle cannonate direttamente ai piloni avversari distruggendoli, mentre ai lati troveremo dei generatori di energia da piantonare. Diventa quindi fondamentale il posizionamento dei nostri eroi e qui iniziano le cose complesse. Insidia sfrutta un sistema a turni contemporaneo, il che vuol dire che i giocatori agiscono nello stesso momento e le azioni si risolvono all'unisono una volta esaurito il, brevissimo, tempo a disposizione. Oltre alla strategia servirà anche un pizzico di previsione quindi, limitata dal fatto che sarà consentito comunque solo fa agire un solo personaggio alla volta. Una scelta che può essere criticata in parte visto che riduce il dinamismo dell'azione, ma che al momento ci sembra sensata al fine di facilitare lo scalino di ingresso per i novizi. I personaggi eseguono le azioni seguendo una sorta di barra di priorità basate sull'iniziativa e il risultato finale è soddisfacente. Ci sono diversi problemi da risolvere tuttavia, come la difficoltà nel scegliere la direzione dei nostri eroi e la forse eccessiva lentezza nella risoluzione dei compiti. È ovvio che in un o strategico a turni non ci si aspetti il dinamismo di un gioco d'azione ma il processo di calcolo e la sua esecuzione dovrebbero essere più rapidi visto che, comunque, si sta parlando di un titolo esclusivamente online. Le partite possono durare da un minimo di dieci minuti ad un massimo di trenta e oltre, con la possibilità di uno stallo virtualmente infinito tra i due contendenti nel caso questi si arrocchino sulle loro posizioni: un problema a cui andrebbe assolutamente posto rimedio. Insidia non è un gioco per tutti e questo è palese ma offre comunque spunti interessanti da approfondire. Badseed cercherà di monetizzare sul titolo con microtransazioni e skin, non ancora presenti sui server. Al momento l'estetica convince con colori accesi e vibranti e in definitiva anche i comandi risultano intuitivi e ben rappresentati sulla mappa. Le aree di interesse sono chiare fatta eccezione per gli elementi che coprono la linea di vista, spesso difficili da comprendere, tutti dettagli comunque che speriamo vengano sistemati nel corso delle settimane con un numero sempre crescente di personaggi e modalità, vero anello debole della produzione.
Il nostro consiglio al momento è quello di provare Insidia, anche solo per un paio di partite. Cercate di farvi coraggio e di superare lo scoglio di apprendimento iniziale perché i match competitivi sono particolarmente divertenti e potrebbero far breccia nel vostro cuore, lasciandovi poi incollati a lungo sui server. La speranza è che questi ultimi vadano a riempirsi velocemente ora che il gioco è in open beta su Steam e che i contenuti inizino a piovere a catinelle, alimentando il motore e costruendo ulteriori livelli di strategia. La base di partenza è buona, bisogna solo vedere come verrà sviluppata e che supporto riceverà dai giocatori.
CERTEZZE
- Un titolo competitivo diverso dal solito
- Tantissima strategia
- Buon impatto visivo
DUBBI
- Mancano contenuti, anche per un Early Access