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Provato Gravel, il nuovo racing arcade di Milestone

Milestone cerca una nuova nicchia di mercato, con un gioco di corse nuovo e spericolato

PROVATO di Tommaso Valentini   —   07/09/2017

Milestone, negli ultimi anni, non è mai uscita dal suo territorio di competenza, preferendo rimanere al sicuro confinata all'interno delle cose che sapeva fare meglio. Ci sono state ovviamente variazioni sul tema, con Ride ad esempio che poneva al centro dell'esperienza le moto da strada e l'universo che ne gravita attorno, e c'è stato anche l'exploit di Valentino Rossi the Game dove era il pilota di Tavullia a rappresentare il pezzo forte per quello speciale capitolo di Moto GP, eppure, se andiamo a riprendere le recensioni degli ultimi titoli sviluppati e ne leggiamo contro e commenti i problemi principali risultano essere sempre i medesimi: motore grafico e resa visiva non riescono più a convincere. Serviva dunque un colpo di reni e un po' di coraggio (oltre che un investimento di tempo e risorse) per portare la casa di sviluppo milanese a fare un netto passo avanti, abbandonando il motore proprietario e passando finalmente all'Unreal Engine 4. Il secondo grosso progetto a poterne giovare è Gravel, sempre un gioco di corse, ma che vira deciso verso una tipologia di guida ed esperienza arcade, allontanandosi dal realismo e dalle simulazioni degli ultimi giochi di rally. Siamo andati negli studi di Milestone per vedere come procede lo sviluppo e riportarvi le nostre impressioni in anteprima.

Provato Gravel, il nuovo racing arcade di Milestone

Rally? Offroad? Country Cross? Un po’ di tutto per tutti

Siamo stati indottrinati per circa un'ora da Michele Caletti, un'attenzione inconsueta per questo tipo di presentazioni solitamente molto più "libere", sintomo che questo Gravel non è il classico gioco di guida ma piuttosto un prodotto nuovo, con una visione differente e da collocare in una nicchia molto diversa da quella che occupano solitamente i giochi Milestone. Ecco, non abbiamo per le mani quindi un gioco di rally realistico al 100% dove le macchine hanno un comportamento attinente a quello delle loro controparti licenziate o dove sono le traiettorie a incidere unicamente sui risultati dell agare. Gravel si allontana un po' da quell'ideologia per avvicinarsi maggiormente a titoli come Motorstorm e Forza Horizon, una strada inedita per scoprire un nuovo mercato e nuovi utenti. Non è un'idea sbagliata e le licenze del rally acquisite con Sebastian Loeb, offrono una marcia in più a Gravel che si presenta ai banchi di partenza con qualcosa come settanta auto, diciotto location e ben sessantacinque piste. Numeri impressionanti, utili a darvi un'idea della grandezza del titolo e indispensabili per fare in modo che l'idea che questo Gravel sia un progetto secondario venga spazzata via dai vostri pensieri. Gravel è un titolo solido e corposo, almeno per quello che abbiamo visto, e che nasconde dietro la sua facciata da titolo "per tutti" una complessità in realtà ben superiore. Già, perché correre con uno stile arcade non significa che le cose siano facili o prive di stimoli ma semplicemente che il modo di guidare e di intendere gare e carriera, che non ci è stato possibile provare in questa occasione, siano ben differenti dal solito. E basta poco per accorgersene, basta scegliere una delle categorie di vetture, divise per potenza e tipologia, decidere quale pista affrontare e lanciarsi a rotta di collo sui terreni sterrati. Siamo partiti dall'Alaska per una pista che ci ha ricordato moltissimo le discese a rotta di colla di Forza Horizon come dicevamo prima, mettendo però bene in chiaro l'assenza di qualsivoglia open world a fare da corollario alla competizione. Le gare sono dunque sempre su circuiti, tracciati o piste ma è la varietà offerta ad averci stupito.

Provato Gravel, il nuovo racing arcade di Milestone

Disciplina!

Ci sono quattro discipline principali ad aspettarvi: Cross Country, Wild Rush, Stadium circuit e Speed Cross. Tutte modalità caotiche dove le sportellate non solo la fanno da padrone ma vengono addirittura incentivate. L'intelligenza artificiale, ancora lontana dall'essere perfetta e bilanciata, è bella aggressiva al momento e non manca di toccarvi il posteriore in curva per farvi sbandare o stringervi in uscita costringendovi a chiudere il gas. I danni al momento influiscono poco sulla guidabilità ma sono presenti e non è detto che nella versione finale, prevista per i primi mesi del 2018, compaia nelle opzioni una spunta per renderli ancora più efficaci. Lo scopo di Milestone però è quello di rendere le gare spettacolari e divertenti più che frustranti e vi possiamo assicurare che non appena si esce un po' dal seminato, le cose funzionano alla grande. Inverosimilmente sono proprio le gare cross ad averci convinto meno, magari a causa della pista provata o della precarietà della build ma la libertà e i panorami offerti dalle Cross Country e dalle Wild Rush le rendono giocoforza nettamente superiori, facendole divenire ai nostri occhi le modalità regine del pacchetto. Milestone si è anche ingegnata a studiare e costruire piste da zero, scolpendo paesaggi e disegnandoci all'interno percorsi ricchi di salti, di sezioni da lasciare a bocca aperta, con treni che passano sotto le vetture in corsa o con strapiombi a costeggiare le strette viottole su cui sfrecciare a cento all'ora. Nel complesso il pacchetto offerto è solido e funziona e i contenuti sembrano belli corposi per soddisfare il pubblico di riferimento. È anche già stato previsto un ricco piano di DLC, gratuiti e non, che includerà auto, vetture e tracciati per supportare il gioco dopo il lancio.

Provato Gravel, il nuovo racing arcade di Milestone

4x4

L'Unreal Engine 4 fa a discretamente il suo lavoro e i miglioramenti sono già palpabili anche se secondo noi c'è ancora un gran margine di perfezionamento, soprattutto per ciò che concerne la pulizia dell'immagine e il senso di velocità restituito. Ad impressionare positivamente è invece la variabilità del meteo che influisce pesantemente su tenuta e visibilità, cambiando completamente faccia alle competizioni. Lo stile di guida arcade, leggero ma non esageratamente permissivo, permette di divertirsi senza troppe paranoie ma gli errori e i fuoripista vengono comunque fatti pagare caro al giocatore, soprattutto a causa, o per merito, di un gran lavoro sulle superfici che restituiscono feedback molto differenti. La realizzazione delle vetture eredita qualcosa dai modelli di Sebastian Loeb ma ci sono anche modelli nuovi di pacca, soprattutto per quanto riguarda i Trophy Trucks e le differenze in piste offerte sono tante e tali da rendere ogni categoria uno stile a sé stante, per una varietà di guida davvero eccellente. Ad oggi possiamo annoverare tra le vetture i prototipi Group S, auto da Rallycross le vetture del Group B e anche marchi come Porsche (in arrivo con un DLC), Renault, Subaru, Lancia e moltissimi altri. Sicuramente torneremo nuovamente a parlare del titolo, magari dopo aver toccato con mano la modalità campagna o le modalità multiplayer fino a dodici giocatori online, ulteriori contenuti che stuzzicano piacevolmente la nostra voglia di scendere in pista.

Provato Gravel, il nuovo racing arcade di Milestone

Gravel è un progetto sicuramente interessante e con uno scopo ben preciso: quello di far raggiungere a Milestone nuovi giocatori, senza però tradire la propria schiera di fan ormai consolidata. Le intenzioni sono buone e il progetto sembra essere quello giusto per toccare gli obiettivi prefissati. Durante la nostra prova ci siamo sicuramente divertiti, scorgendo alcune potenzialità interessanti ed esaltandoci sulle piste più aperte e caotiche dove Gravel riesce a dare davvero il meglio di sé grazie a uno stile di guida permissivo. Finalmente il passaggio all'Unreal Engine 4 dovrebbe garantire anche un buon colpo d'occhio, cosa che tutti attendono fermamente da ormai diverso tempo.

CERTEZZE

  • L'Unreal Engine 4 dovrebbe fare la differenza
  • Tantissime vetture e categorie
  • Wild Rush e Cross Country estremamente divertenti da giocare

DUBBI

  • Il lavoro da fare per arrivare al livello preposto è ancora tanto
  • Accontentare gli appassionati di guida non sarà affatto semplice...