Voliamo sopra i cieli di Tokyo con la demo di Ace Combat 7

Da quando abbiamo provato Ace Combat 7: Skies Unknown la prima volta, il nuovo e atteso capitolo della serie di simulatori aerei di Bandai Namco ci è stato riproposto più volte a spizzichi e bocconi, sempre in versioni diverse: prima con una breve demo, poi con indosso PlayStation VR, alla Gamescom sottoforma di uno striminzito video. In occasione del Tokyo Game Show siamo volati (letteralmente) verso il quartier generale della compagnia giapponese per provare una demo più rifinita del gioco, utile a riconfermare le speranze verso il progetto nell'ancora lunga attesa che ci separa all'uscita prevista per il prossimo anno.

Missione vendetta

Nonostante Ace Combat 7 prometta una storia interessante e sopra le righe, le diverse presentazioni alla stampa hanno evitato di scendere troppo nel dettaglio per quanto riguarda la trama, focalizzandosi sul cuore pulsante dell'esperienza: gli inseguimenti in volo. La demo provata a Tokyo non faceva differenza, proponendo nuovamente la terza missione della campagna (seppur meglio rifinita) e permettendo quindi di farsi un'idea di quello che sarà il ritmo di gioco già dai primissimi capitoli. Le cose si fanno interessanti già dalla premessa: a seguito di un bombardamento dello space elevator, la Federazione Oseana decide di preparare un attacco contro Farbanti, la capitale dell'Erusea, utilizzando i due bombardieri sopravvissuti all'assalto, Kessel II e Vulture. Nella demo era possibile scegliere tra due diversi caccia. Il "Super Hornet" è un caccia di tipo F modificato, versatile e perfetto nei raid aerei grazie all'equilibrio tra velocità, difesa, mobilità e attacco. L'altro, chiamato "Super Tomcat" è un colosso pessimo negli attacchi aria-terra ma più veloce e potente negli scontri aerei. La selezione dell'arma secondaria si limitava invece ai classici missili a ricerca QAAM, ma ovviamente la versione finale permetterà di personalizzare con una discreta libertà l'armamentario dei caccia.

Dei tentativi di Kazutoki Kono e del suo team di riportare la serie ai fasti di Ace Combat 4 e 5 ne abbiamo parlato più volte, e questo sia per quanto riguarda la narrazione che il gameplay. La complessità delle nuvole, le turbolenze e i pericoli che introduce in ogni battaglia rappresentano senza dubbio una delle più evidenti novità di questo episodio. Ogni dogfight è una roulette russa, e bisogna costantemente decidere se è meglio fuggire a un inseguimento restando "a cielo aperto" oppure se nascondersi in un cumulonembo col rischio però di perdere il controllo del caccia. Nuvole a parte, Ace Combat 7 regala un'esperienza aerea molto divertente e concitata sia ai veterani della serie che a chi muove i primi passi nel franchise: i più esperti potranno decidere di aggiustare roll e pitch del caccia manualmente, così da avere un'esperienza più realistica, mentre i neofiti possono ricorrere a un sistema di controllo semplificato e focalizzare l'attenzione sui nemici da agganciare e abbattere. Una volta abbattuto un gruppo di aerei nemici, una scena d'intermezzo introduce l'Arsenal Bird, l'enorme nave da trasporto stealth già vista nel trailer: la richiesta dalla base è di eliminarla cercando di non farsi abbattere dagli innumerevoli droni nemici. Come sempre, tutto è reso più coinvolgente dalla partecipazione dei compagni di squadra, dai commenti e gli scambi di battute, dalle imprecazioni dei nemici o il panico che si percepisce quando si è inseguiti da un missile a ricerca. Resta da vedere se alcuni di questi compagni diventeranno personaggi iconici nella serie, affiancandosi a piloti come Yellow 4 e Yellow 13, ma per il momento Ace Combat 7 sembra volare altissimo sopra solide fondamenta.