Nella fantasia di milioni di persone e nella tradizione di ormai mezzo mondo, quella tra il 31 ottobre e l'1 novembre è la notte più misteriosa dell'anno. Quella durante la quale può accadere di tutto, con i morti che lasciano le loro tombe per far "visita" ai vivi, creature e psicopatici di ogni risma che pullulano le strade e streghe che si scatenano in selvaggi sabba. E' Halloween, insomma, e noi anche quest'anno abbiamo deciso di festeggiarlo a modo nostro, non solo proponendovi nei giorni scorsi una serie di titoli da acquistare a buon prezzo oppure specificatamente legati al periodo, come potete vedere dai video su questa pagina, ma anche fornendovi qualche suggerimento per trascorrere una notte di Halloween all'insegna del gioco e della paura. Abbiamo così selezionato una serie di videogiochi horror del presente e del passato per tenervi compagnia durante questa "festa".
Di notte le vecchie case non dormono...
... ma quella di Resident Evil 7 biohazard non lo fa mai, "grazie" ai suoi mostruosi abitanti. E poi è godibile anche con i visori per la realtà virtuale, cosa che rende più intensa l'esperienza, per via dell'assenza di problemi visuali di qualsiasi tipo, e alla cura profusa nei dettagli che rende ogni angolo della casa dei Baker "una fonte d'alimentazione per la profonda sensazione di disagio che permea ogni nostro movimento," come abbiamo scritto nella nostra recensione principale. A proposito di VR, che ne direste di vivere una "bella apocalisse zombi" con Arizona Sunshine? Il gioco è il classico sparatutto con visuale in prima persona ambientato in uno scenario particolarmente stereotipato del sud ovest americano a metà tra le praterie del Texas e i canyon abbandonati del Colorado. Non è esente da difetti, come una grafica non certo esaltante, ma la realtà virtuale e i comandi ben implementati lo rendono davvero divertente da giocare.
Tornando invece a giochi più profondi e ben strutturati, distinti da una costante sensazione di impotenza e terrore viscerale, come non consigliare Outlast 2, un'avventura dai toni marcatamente adulti, caratterizzata da uno stile cupo e malsano e da un gameplay difficile e intenso al punto da tenere sempre sulle spine i videogiocatori. Forse sarà troppo simile al predecessore e in alcuni punti è davvero difficile, ma il titolo targato Red Barrels resta certamente una delle più spaventose e per questo quindi belle esperienze horror che un appassionato possa fare con un videogioco.
Fantasmi e creature da incubo
Lo sappiamo, quello che vi consigliamo adesso non è un gioco ma una demo, tra l'altro di un titolo che non arriverà mai: spesso rigiocarla fa "male" perché ci fa capire cosa avrebbe forse potuto essere Silent Hill nella mani di Kojima, ma a noi piace da morire e non nascondiamo che P.T. ancora oggi resta una delle esperienze più spaventose e cariche di tensione che abbiamo mai provato come videogamer. Quindi ve la riproponiamo anche quest'anno, perché pensiamo che risulti spaventosamente divertente trovarsi intrappolati in una casa infestata dove in un lungo corridoio, in loop, accadono dei terrificanti eventi sovrannaturali. Lamenti, singhiozzi e pianti accompagnano il videogiocatore a ogni passo, mentre lo spettro che infesta i locali, Lisa, fa di tutto per terrorizzare il malcapitato e inerme protagonista.
Un altro gioco che non possiamo non consigliarvi è il recente The Evil Within 2, che vede il ritorno in azione di Sebastian Castellanos. Come il suo predecessore il gioco non brilla per originalità, ma piace lo stesso perché propone elementi classici del genere inseriti all'interno di una struttura a suo modo originale. Insomma, anche stavolta il gioco prodotto da Bethesda e sviluppato da Tango Gameworks, vale a dire il team di Shinji Mikami (che però in questo progetto ha avuto un ruolo di supervisore) ha proposto un buon mix di vari capolavori del genere, come Resident Evil, Silent Hill e The Last of Us, senza negarsi un accenno di free roaming. Il tutto corroborato dalla presenza di nuove creature inquietanti come Anima, La Guardiana e Lament.
Vecchi terrori, nuove paure
Altrettanto recente è Yomawari: Midnight Shadows. Il titolo basa il proprio impianto concettuale sull'ancestrale paura del buio che solitamente si prova in tenera età, mettendo il giocatore nei panni di una minuta e indifesa bambina. Come abbiamo scritto nella recensione, per gustarlo fino in fondo bisogna "tenere ben presente che stiamo parlando di un'opera di nicchia, concepita per chi apprezza un approccio di natura horror molto compassato, dove le strategie elusive e il ragionamento hanno la predominanza assoluta". Ma una volta fatto ciò, a dispetto della grafica cartoonesca, ci si ritrova davanti a un prodotto capace di catturare con la sua atmosfera, dove i rumori ambientali esercitano un ruolo fondamentale: il rumore dei passi, le pulsazioni cardiache sempre più frenetiche e i suoni sordi delle creature sono capaci di provocare forti risposte emotive nel giocatore.
Sempre sulle reazioni dell'utente e sull'atmosfera, questa volta però più opprimente e intervallata da efficaci tecniche sonore e di montaggio, si basa Layers of Fear, un'avventura dalle tonalità scure e carica di tensione. Il titolo si svolge tutto all'interno di una singola abitazione, che tuttavia si presenta secondo forme e colori sempre nuovi e distorti dalle contorte elucubrazioni del suo proprietario, come se ci si trovasse intrappolati in un'allucinazione. In molti momenti si intuisce che sta per accadere qualcosa di significativo ma, nonostante tutto, capita di saltare sulla sedia e di provare un livello di inquietudine costante, specialmente se si decide di giocare indossando delle buone cuffie con audio posizionale.
Chi è sepolto in quella casa?
Sempre all'interno di un edificio, stavolta però di enormi dimensioni, si svolge buona parte del titolo considerato il capostipite dei survival horror, ovvero Resident Evil. Ritrovarsi isolati nell'opprimente villa Spencer mantiene un certo fascino e suscita, specie se giocato a livello difficile, una buona dose di tensione. Come scrivemmo un anno fa, "forse sarà strutturalmente vecchio, ma l'atmosfera che si respira a ogni passo, la tensione e la paura di imbattersi in un nemico nascosto dietro l'angolo di un corridoio e di non avere abbastanza proiettili per eliminarlo, non ha eguali". Per questo motivo ve lo segnaliamo anche quest'anno. A proposito, se i titoli fino a qui consigliati non dovessero bastarvi, vi consigliamo di leggere lo speciale dello scorso Halloween, dove potete trovare altri spunti e consigli di gioco, e vi suggeriamo anche, se potete, di rispolverare qualche vecchia console per scoprire o riscoprire orrori provenienti dal passato. In fondo siamo ad Halloween, e se i morti tornano in vita, perché non le console? E allora non disdegnate un Resident Evil 2, un Dino Crisis, un Silent Hill o un Project Zero, giusto per fare qualche nome: i poligoni saranno quelli che sono, ma la tensione e l'atmosfera che si respira in certe produzioni di certo possono risultare ancora attuali.