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World War Z: la guerra mondiale degli zombi

Com'è il nuovo sparatutto cooperativo basato sull'omonima pellicola cinematografica con protagonista Brad Pitt? Facciamo il punto della situazione

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   09/12/2017

Tra gli annunci più inattesi e per questo capaci di suscitare una certa curiosità durante i Game Awards 2017, c'è stato quello di World War Z, videogioco per PC, PlayStation 4 e Xbox One in lavorazione presso gli studi di Saber Interactive. Presentato attraverso un trailer e successivamente accompagnato da una serie di brevi informazioni, da una galleria di immagini che illustra alcuni scenari presenti nel gioco e da qualche immancabile rumor, il titolo è ispirato all'omonimo film del 2013 diretto da Marc Forster con protagonista Brad Pitt, basato a sua volta (ma più per il titolo e qualche scenario che per contenuti e personaggi) sul romanzo di Max Brooks, "World War Z. La guerra Mondiale degli zombi".

Come nel film, più del film

World War Z di Saber Interactive è un titolo cooperativo per quattro giocatori, dunque con una probabilissima propensione per l'online, nel quale bisognerà sopravvivere a feroci orde di "zombi", o "zeke" come vengono chiamati nel film di Forster, collaborando, sfruttando vari tipi di armi e di trappole. Non è chiaro se il gioco sarà suddiviso in scenari indipendenti, ciascuno con una sua piccola storia a fungere da background per quanto accadrà sullo schermo, o se invece le varie sessioni che formeranno la campagna, che si svilupperà in varie parti del pianeta attraversando luoghi come New York, Mosca e Gerusalemme, saranno parte di un'unica avventura con i protagonisti che come nel film si sposteranno di volta in volta nei vari punti della Terra a seconda della trama. Non si sa nemmeno se in eventuali partite offline i tre personaggi del gruppo non gestiti dall'utente verranno controllati dalla CPU, se invece sarà necessaria una connessione permanente e si potrà giocare solo così, e se tra di essi ci sarà Gerry Lane, l'ex investigatore delle Nazioni Unite protagonista della pellicola, o se la storia sarà totalmente inedita in tal senso. In tutti i casi il gameplay sarà incentrato sull'azione e la frenesia.

World War Z: la guerra mondiale degli zombi

Gli zombi del gioco, come del resto quelli del film, infatti, non sono quelli classici romeriani, ma un nuovo tipo ancora più veloce e feroce di quelli visti anche in altre pellicole come per esempio "L'alba dei Morti Viventi" di Zack Snyder. Oltre a essere aggressivi e rapidi, queste nuove creature si muovono inebetite contro i bersagli, più per morderle e contagiarle che per divorarle, non attaccano le persone malate e quando sono in massa si accavallano, calpestano, schiacciano l'uno sull'altro pur di raggiungere l'obiettivo. Vedendoli in azione riportano alla mente tanti insetti impazziti e inferociti. Tutti gli esseri umani morsi da uno di questi zombi, vengono a contatto con il virus e in breve tempo si trasformano a loro volta. L'unico modo per ucciderli definitivamente sembra essere quello di sparargli alla testa o di danneggiargli il cranio.

World War Z: la guerra mondiale degli zombi

Furia cieca

Oltre ad alcuni degli scenari visti nel primo film, ce ne dovrebbero poi essere alcuni inediti, in parte forse tratti dal copione del sequel cinematografico che sarà diretto da David Fincher, che proprio in queste settimane pare abbia avuto la stesura definitiva dopo varie vicissitudini. E siccome World War Z 2 non è ancora chiaro se seguirà in tutto e per tutto lo scenario tracciato dal predecessore, o se cercherà un approccio un po' differente, strizzando l'occhio anche al romanzo originale di Max Brooks (a un certo punto della pellicola gli zombi potrebbero iniziare a perdere alcune funzioni motorie e a rallentare, forse a causa del meteo), ecco che questa situazione potrebbe avere un suo peso all'interno della produzione del gioco. La giocabilità, infatti, dovrebbe essere simile a quella di produzioni quali Left 4 Dead, e dunque presentare mappe, posizione di oggetti, armi e zeke distribuiti sempre in maniera differente a ogni partita, così da rendere impossibile determinarne ogni volta l'esatta collocazione e rendere l'esperienza sempre un po' diversa dalla precedente.

World War Z: la guerra mondiale degli zombi

Ma voci di corridoio parlano di caratteristiche particolari, come delle fiale da iniettare ai personaggi nel gioco per renderli temporaneamente immuni dagli attacchi di nemici, visto che questi, come nel film di Pitt, ignorano le persone affette da una malattia virale, in quanto cercano solo soggetti sani da infettare. Inoltre si dice che le condizioni climatiche dovrebbero influire sulla giocabilità e su certe situazioni, come per esempio il gelo, che dovrebbe di fatto rallentare e di parecchio i movimenti dei mostri, rendendoli più vulnerabili e lenti come i tradizionali zombi, ma non per questo meno letali se incontrati in grande numero e in spazi ristretti. Una soluzione interessante, che potrebbe aprire le porte ad alcune novità nel gameplay tali da rendere i vari scenari e le varie meccaniche meno ripetitive del solito. Dal punto di vista tecnologico è ancora presto per esprimersi, anche perché nel trailer si vede poco o niente, e le immagini rilasciate dal publisher mostrano un livello di dettaglio ancora al di sotto delle potenzialità dell'hardware PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma certamente migliorabile.

World War Z: la guerra mondiale degli zombi

World War Z di Saber Interactive è un titolo dalle buone potenzialità, che se sfruttate a dovere potrebbero consegnare al pubblico uno sparatutto frenetico e divertente, dove la tattica, la strategia e le condizioni climatiche potrebbero avere un discreto peso. Certo, così su due piedi non sembra essere una produzione originalissima o in grado di stravolgere il genere, ma se con qualche particolare novità ancora non emersa riuscisse a competere con l'ottimo Left 4 Dead sarebbe già un bel traguardo o punto di partenza.

CERTEZZE

  • Scenari e ambientazioni in giro per il mondo
  • Divertente e frenetico
  • Le condizioni climatiche variabili...

DUBBI

  • ... ma avranno davvero un peso sul gameplay?
  • Tecnologicamente non all'altezza delle aspettative