Diciamocelo subito, Playerunknown's Battlegrounds (PUBG per gli amici) su Xbox non è esattamente il grande lavoro che i giocatori di casa Microsoft speravano di vedere. Ora che abbiamo messo le mani avanti, è tempo di capire qual è effettivamente lo stato nel quale versa il titolo di PUBG Corporation. Ad un manciata di giorni dall'uscita dall'Accesso Anticipato della versione PC, il Battle Royale dei record è arrivato su Xbox con una versione rimaneggiata, che cerca prepotentemente di mantenere il passo con i tempi e di non scendere a compromessi con un sistema sostanzialmente diverso da quello a cui tutti i giocatori console sono abituati. Nonostante la nostra prova sia stata effettuata su una console standard, sembra ormai appurato, tra confronti tecnici e pareri, che neanche la tanto sbandierata potenza di Xbox One X sia in grado di rendere giustizia al più grosso successo commerciale della storia degli accessi anticipati.
Con la padella, è vinta!
Per chi avesse vissuto tra le lune di Saturno negli ultimi anni e soprattutto durante il 2017, PUBG altro non è che un rimaneggiamento di un'idea vecchia come il mondo: inserire all'interno di una mappa che si restringe sempre di più un quantitativo di giocatori che se le danno di santa ragione, finché uno solo resterà in piedi. Lo stesso creatore del genere, il Playerunknown che dà anche il titolo al gioco di cui stiamo parlando, è un ex giocatore di Arma che ha fatto fortuna moddando proprio il titolo di simulazione militare inserendo la modalità Battle Royale. Da lì in poi il passo è stato breve. Si è partiti dalla collaborazione con DayBreak per H1Z1, arrivando alla possibilità di mettersi al lavoro su un suo titolo che è, ad oggi, il titolo più giocato di sempre (simultaneamente) su Steam, nonché capace di vendere più di venticinque milioni di copie in nove mesi. Per darvi un'idea, Fortnite, l'unico in grado di tenere testa come numero di giocatori (circa 30 milioni registrati) è un free to play, ben lontano come target dal costo di circa 30€ al quale viene venduto PUBG. Dopo l'annuncio allo scorso E3 della versione per l'ammiraglia Microsoft e una prima prova effettuata in quel di Colonia, siamo quindi giunti al suo arrivo sul mercato, all'interno del progetto Game Preview di Microsoft (l'equivalente dell'Accesso Anticipato di Steam). Come detto prima, il titolo non richiede altro che uccidere il maggior numero di giocatori, con l'obiettivo di restare i soli sulla mappa.
Per adempiere al vostro scopo, nonostante una partenza nella quale tutti i giocatori saranno disarmati e in balia del pericolo, sarà possibile recuperare sulla/e mappa/e una moltitudine di equipaggiamenti diversi. Questi svariano dalle armi melee alle pistole, fino ad arrivare a fucili d'assalto, da cecchino, così come granate e padelle. Ad affiancare tutto l'arsenale non possono mancare equipaggiamenti difensivi, da semplici variazioni estetiche a veri e propri corpetti ed elmi in grado di attutire i colpi ricevuti, nonché zaini che consentono di trasportare una grande quantità di munizioni ed accessori. Ognuno di questi oggetti più variare di livello, da un minimo di uno ad un massimo di tre, con la conseguente capacità di assorbire un quantitativo di danni sempre maggiore. A chiudere il cerchio ci pensano da un parte i medicinali - dalle semplici bende, fino ai medikit, passando per bevande che consentono un recupero di salute progressivo nel tempo - e dall'altra gli accessori da montare sulle diverse bocche da fuoco - mirini ottici di diverse tipologie e lunghezze focali, calci, caricatori più capienti e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo insieme di elementi si amalgamano per fare di Playerunknown's Battlegrounds un divertentissimo concentrato di ricerca del miglior equipaggiamento, che si trasforma in una carneficina dapprima isolata e poi sempre più di massa mano a mano che la mappa si restringe e i giocatori si avvicinano tra loro. Ciò che lo ha reso grande da una parte, e che ha altrettanto allontanato un certo tipo di giocatori, è proprio la riflessività e il tatticismo che a volte prende il sopravvento sulle partite, che possono arrivare a contare pochi colpi fino alle fasi finali.
Frame rate non mi sei amico
Arriviamo al fulcro della questione per quanto riguarda la versione Xbox del titolo. Dalla nostra prima prova durante la GamesCom di Colonia di agosto, era ben chiaro come il titolo faticasse a girare sulla pur performante nuovissima ammiraglia Microsoft. Le stesse problematiche riscontrabili mesi fa sono quelle che ancora oggi sono state limate solo in parte: la fase iniziale delle partite, quella durante le quali si attende prima di essere paracadutati sulla mappa, difficilmente riesce a tenere una ventina di fotogrammi al secondo, scendendo addirittura fino a quindici su una console standard. La situazione migliora, seppur in maniera marginale, quando si tratta di giocare veramente, ma solo finché non ci si ritrova con una manciata di giocatori tutti insieme nella stessa zona, situazione nella quale si torna ad un frame rate che rende difficile e sostanzialmente fastidioso gestire la partita. Se da una parte questa sensazione è più viva e sentita per chi viene dalla versione PC, non si può negare che il tutto sia effettivamente al limite del sopportabile per qualsiasi tipologia di giocatore. A questo va ad aggiungersi un dettaglio generale che difficilmente supera le impostazioni medie della versione PC e che quindi posiziona la versione console di PUBG, seppur in accesso anticipato, tra quelle operazioni di conversione non certamente riuscitissime. Non dubitiamo che ne prossimi mesi la cosa possa modificarsi in meglio, magari con l'alleggerimento del lavoro sulla versione principale dopo il suo lancio previsto tra pochi giorni.
Pad, il male minore
Ultimo aspetto da considerare, e che merita un paragrafo a sé stante, è quello dei controlli. Come tutti ormai sanno, sulle console Microsoft è possibile utilizzare tranquillamente mouse e tastiera come periferiche di comando. Non si può però negare che il pad resta il mezzo più utilizzato dai giocatori console, e per questo PUBG Corporation ha provato in tutti i modi a semplificare e rendere gestibile un sistema di controllo non certamente pensato per qualcosa di diverso dal duo classico PC. Il lavoro effettuato è certamente lodevole, non si può dire che gli sviluppatori abbiano lasciato gli utenti a loro stessi, riuscendo in alcune cose a giostrarsi bene tramite l'alternanza dell'utilizzo dei tasti tra semplice tocco e pressione prolungata. Ciò che risulta strano e non se ne capisce la motivazione, è il cambiamento di pulsante tra quello che determina le interazioni e quello che permette di salire o scendere da un mezzo. Ciò che normalmente come input richiede la pressione della X, per una motivazione non ben specificata diventa B nel caso delle automobili, moto o barche che siano. Inutile stare a sciorinare tutti i tasti, sappiate che, se i controlli dei mezzi risultano classici e non creano nessun tipo di problematica, è evidente che la gestione dell'inventario è ciò che più si fa fatica a digerire. Difficile pensare ad una maniera migliore della selezione ad elenco implementata in questa versione ma, data l'adrenalina e la necessità insita nel gameplay di effettuare scelte veloci in determinati momenti, difficilmente si riuscirà a sentirsi a casa sotto questo ambito. Nonostante ciò, l'idea implementata di inserire un tasto utile allo scorrimento e all'utilizzo dei diversi consumabili nel proprio inventario, è un compromesso che mette in evidenza la volontà dello sviluppatore di provare a venire in contro a tutti i giocatori. Cosa non sottovalutatile in un mercato sempre più attento alle piccolezze. Per chiudere non possiamo che restarein attesa, quindi, che PUBG possa dare il meglio di sé anche su console, in special modo per tutti quei giocatori che lo attendevano come la vera svolta del mercato console. Al momento però, risulta veramente difficile consigliarne l'acquisto. Come si dice: uomo avvisato...
Conclusioni
PRO
- Il divertimento che sa regalare PUBG è indubbio per tutti gli amanti del genere
- Ci sono ampi margini di miglioramento
CONTRO
- Il lavoro sui controlli è migliorabile
- Tecnicamente fa ancora una fatica bestiale
- Il dettaglio estetico non è certo tra le cose meglio riuscite
- Non si capisce se i server siano ballerini, o è solo colpa del frame rate