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La prova di Jurassic World Evolution

Abbiamo testato l'interessantissimo gestionale di Frontier: sarà in grado di catturare lo spirito della serie?

PROVATO di Aligi Comandini   —   29/03/2018

Non importa quanto tempo passi: per chi ha vissuto gli anni '90 Jurassic Park rimane sentimento allo stato puro. Era un film praticamente perfetto per l'epoca, che aveva ritmo, un'idea di fondo geniale e persino la morale; senza contare che è pressoché impossibile impedirsi di canticchiare quando partono le prime note del tema di John Williams. Immaginate quindi che razza di botta nostalgica sia stata per noi il trailer in cui Jeff Goldblum confermava la sua presenza in Jurassic Park Evolution nei panni dell'indimenticato dottor Ian Malcolm: eravamo pur sempre agli Universal Studios di Los Angeles proprio per provare quel titolo, e ci siamo immediatamente abbandonandoti all'esaltazione davanti alla presenza del mitico attore, quasi una benedizione per un nuovo lavoro dedicato alla saga. Messa da parte la nostalgia canaglia, però, Evolution lo abbiamo dovuto comunque spulciare più del solito, perché la nuova creatura di Frontier è un gestionale, e il suo approccio alla serie è sicuramente molto lontano dalla tensione e dall'azione a cui la serie ci ha abituato (specialmente nell'ultimissimo film). Avete sempre voluto essere l'Hammond della situazione? Allora questo potrebbe essere il gioco che fa per voi.

Clever girl

La nostra prova del gioco è durata esattamente un'ora, e si è svolta nella prima isola: Isla Matanceros, chiaramente la location più tranquilla della campagna inserita a mò di "zona tutorial" per le meccaniche che muovono il tutto. D'altro canto qui, come detto, non dovrete scappare da tirannosauri e velociraptor imbelliti, bensì dedicarvi a un sistema che sembra per molti versi una secca evoluzione di quello del vecchio (e poco conosciuto) Jurassic Park Operation Genesis, e perciò concentrarvi quasi interamente sulla costruzione di un parco funzionale e sulla minimizzazione dei possibili "incidenti di percorso". Proprio l'edificazione del complesso riempie le prime ore di gioco: i vari edifici vanno posizionati furbescamente e attivati con un'intelligente gestione delle centrali elettriche, e fondamentali sono sia l'area di ricerca che quella di creazione - con la prima che permette di recuperare in tutto il mondo fossili con materiale genetico dei vari dinosauri e la seconda che li piazza vivi e vegeti nei recinti da voi creati.

La prova di Jurassic World Evolution

Il gioco non vi richiede solo di spedire team di scienziati a recuperare materiale genetico, ad ogni modo, e diventa rapidamente più complesso inserendo il giocatore in un sistema a tre fazioni - intrattenimento, ricerca scientifica e ricerca militare - che porta la vostra reputazione a salire con ognuna in base a specifici contratti da completare e sul lungo andare porta vantaggi di vario tipo (oltre a spingere la vostra gestione dei "parchi" verso strategie molto diverse tra loro). Alzare l'apprezzamento di tutte e tre le fazioni è possibile, ma arduo, laddove la scelta di una di esse potrebbe facilmente concentrare la vostra attenzione su uno solo degli aspetti del gioco, visto che la dottoressa in carica della fazione scientifica tende a dare missioni legate al perfezionamento dei dinosauri, mentre l'intrattenimento si concentra sul benestare dei vostri visitatori e i militari sulla gestione "alternativa" dei bestioni squamati e sulla sicurezza. Chiaro, in un'ora non abbiamo potuto nemmeno odorare dove le varie missioni di ogni gruppo portino, ma le possibilità legate alla loro presenza sono sicuramente molteplici, e molto interessanti (i moniti del dottor Malcolm ogni volta che qualcosa va storto, poi, rendono gli imprevisti durante le quest spassosi).

La prova di Jurassic World Evolution

Isla bonita

Torniamo però per un momento ai singoli elementi del sistema, perché le meccaniche in campo sono parecchie e donano una discreta varietà al tutto. Parlavamo di raccolta di materiale genetico per i dinosauri, e il motivo per cui abbiamo tirato in ballo la cosa è semplicemente la scelta di Frontier di non rendere la creazione delle varie specie un intervento basilare, bensì una graduale operazione di recupero materiali, con tanto di rami di ricerca correlati. Ci spieghiamo meglio: i dinosauri possono venir "potenziati" con vari studi, capaci di renderli più resistenti alle malattie, più poderosi, o donargli una miriade di altre caratteristiche che ne aumentano la "qualità" generale (indicata da delle comode stelline). Maggiore la qualità dei propri dinosauri, maggiori gli introiti del parco, poiché bestioni perfezionati assicurano un afflusso maggiore di turisti. Non solo, i visitatori vanno gestiti con strutture dedicate, ed ecco quindi che dovrete sollazzarli con fast food, servizi igienici e attrazioni, che seppur lontani dalla complessità tipica di un Theme Park aggiungono un ulteriore livello di tattica al tutto.

La prova di Jurassic World Evolution

Il fulcro del gioco non è in parole povere solo la gestione delle strutture, e proprio come nel succitato Project Genesis anche i recinti vanno posizionati al meglio, poiché i dinosauri che vagano per le isole sono tutt'altro che docili e facili da controllare. L'intelligenza artificiale dei grossi rettili del gioco è infatti piuttosto complessa e i loro comportamenti risultano in linea con la specie d'appartenenza, tanto che mescolare predatori e docili erbivori di rado risulta un'idea brillante. Noi, ad esempio, ci siamo trovati ad utilizzare il team dei ranger per sedare una delle nostre bestie e spostarla, dopo l'omicidio a sangue freddo di un piccolo erbivoro saltellante. Ah, non bastasse per aggiungere un po' di pepe al tutto i Frontier hanno permesso di prendere il controllo diretto dell'elicottero o della jeep della squadra, che va sfruttata anche solo per somministrare la giusta cura ai dinosauri in caso di malanni di qualche tipo.

La prova di Jurassic World Evolution

Una serie di trovate parecchio furbe per mantenere piacevole il ritmo, insomma, il cui unico rischio è la creazione di un loop di attività che renda sul lungo andare ripetitivo il gameplay. Per evitare problematiche, però, gli sviluppatori hanno inserito la necessità di sbloccare cinque delle sei isole presenti e una lunga serie di pericoli legati ad ogni zona, tra cui condizioni atmosferiche avverse e sorprese non svelate che dovrebbero variare parecchio l'elemento gestionale. Davvero poco un'ora per farsi un'idea di tanto ben di dio, ma siamo fiduciosi: Jurassic World Evolution è pur sempre un videogame che sprizza cura da ogni poro, dal comparto tecnico - ricercatissimo, con tanto di possibilità di zoomare su ogni dinosauro appena creato - alla cristallina interfaccia, e che tra citazioni riuscite e struttura ottima dimostra un grande amore degli sviluppatori per il materiale originario.

Cullati dalla voce del mitico Jeff Goldblum abbiamo provato per un'oretta il Jurassic Park di Frontier e siamo usciti molto soddisfatti dal test, nonostante qualche dubbio sulla validità del gameplay a lungo andare. Se le meccaniche dovessero crescere a dovere durante la campagna, aspettatevi uno dei titoli più curati e pieni d'amore mai dedicati a questa storica serie, e un prodotto di altissima qualità anche per i semplici appassionati di gestionali. Noi abbiamo piena fiducia in Frontier: sanno quel che fanno quando si tratta di questo genere.

CERTEZZE

  • Curatissimo e ricco di citazioni
  • Jeff Goldblum!
  • Meccaniche interessanti, che possono svilupparsi in vari modi

DUBBI

  • La validità del sistema dopo molte ore di gioco è da confermare