Dopo una serie di mesi che palesavano una fase calante per la qualità dei titoli offerti nel programma Games with Gold, tanto da farci domandare se tra i vari servizi Microsoft questo fosse stato posto in un certo qual modo in secondo piano rispetto a offerte ben più allettanti come l'Xbox Game Pass, nell'ultimo periodo abbiamo assistito a una netta ripresa. I giochi gratuiti di aprile sono stati all'altezza dei mesi migliori dell'iniziativa, con indie del calibro di The Witness e il ritorno ai titoli tripla A di alto profilo come Assassin's Creed: Syndicate e Dead Space 2, mentre il rinnovato slancio viene confermato per questo mese con una nuova infornata di livello veramente convincente. Nel frattempo proseguono i lavori sulla piattaforma online di Microsoft con l'aggiunta di Discord come sistema di comunicazione ora integrato nei servizi di Xbox e PC, cosa che rappresenta un ulteriore passo verso quella convergenza totale tra le due piattaforme che sta segnando la nuova politica della compagnia di Redmond da alcuni anni a questa parte. È proprio di questi giorni la notizia sulla variazione, che sarà attiva a partire da luglio 2018, del programma di fidelizzazione di Xbox Live Rewards, che diventeranno in breve Microsoft Rewards, anche in questo caso a simboleggiare l'allargamento del concetto di Xbox a comprendere l'intera galassia Microsoft, con l'inclusione dei prodotti dedicati al mondo PC e degli store fisici oltre che digitali. Ci troviamo, insomma, di fronte a una lenta ma inesorabile transizione che porta sempre più alla sovrapposizione perfetta tra PC e console sotto l'etichetta Microsoft, ma in tutto questo, se non altro, i Games with Gold sembrano ricercare la verve di un tempo.
Super Mega Baseball 2 - Xbox One (dal primo al 31 maggio)
Prodotto forse dedicato più specificamente al pubblico americano visto il tema trattato, Super Mega Baseball 2 è comunque un titolo di un certo calibro che sta già raccogliendo alcuni consensi con le prime recensioni uscite online. Si tratta ovviamente di un gioco di baseball, ma che adotta un taglio tale da renderlo piuttosto originale, nonché intrigante anche per coloro che magari non sono dei patiti dello sport in questione. Sviluppato da Metalhead Software, Super Mega Baseball 2 potrebbe trarre in inganno a vederlo in immagini: i personaggi caricaturali e lo stile cartoonesco, così come il titolo stesso, potrebbero far pensare a un'estremizzazione arcade del baseball, ma la soluzione adottata dagli sviluppatori è invece sorprendentemente profonda. Si tratta a tutti gli effetti di un ibrido tra arcade e simulazione forse più tendente a quest'ultimo genere, anche se con alcune interpretazioni particolari e ovviamente l'assenza di tutti gli orpelli legati alle licenze ufficiali che si trovano solitamente nelle simulazioni vere e proprie. La fisica della palla e dei colpi, ad esempio, risulta particolarmente realistica e convincente, cosa che determina situazioni di gioco alquanto credibili al di là dei testoni e dei corpi "super deformed". La natura intermedia tra la facezia dell'arcade più caciarone e la profondità di una simulazione vera e propria si rivela anche nella presenza del particolare sistema Ego, che consente di stabilire l'abilità dell'intelligenza artificiale per ogni fase della partita (attacco, difesa e altro), in modo da personalizzare al massimo il grado di realismo e livello di difficoltà. Insomma, Super Mega Baseball 2 può essere un'ottima soluzione sia per gli appassionati di questo sport che per i neofiti.
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain - Xbox One (dal 16 maggio al 15 giugno)
In molti considerano Metal Gear Solid V: The Phantom Pain il capolavoro di Hideo Kojima, e questo dovrebbe già bastare a identificare il quinto capitolo della celebre serie come uno dei titoli più importanti delle ultime due generazioni, almeno. Motivo per il quale, nel caso non abbiate provveduto in precedenza, il download in versione gratuita è non solo consigliato ma praticamente obbligatorio. Nel caso in cui non abbiate tempo da dedicargli subito, cercate di aspettare il momento giusto in modo da godervi l'epopea di Snake nella sua interezza senza troppi spezzettamenti fra altri impegni videoludici, perché si tratta di un'opera profonda, lunga e stratificata. Metal Gear Solid V riesce, forse per la prima volta, a coniugare la narrazione impellente di Kojima, a volte verbosa, a volte invece ermetica e in generale sempre sopra le righe, con una forma-videogioco più convincente di quanto visto in precedenza. È vero che l'esperienza di gioco risulta un po' frammentata nelle enormi mappe in cui di disperdono le missioni del protagonista e la macchinosità caratteristica di menù e sistemi di gioco raggiunge in questo capitolo nuove vette di complessità, ma dopo qualche ora di immersione tutto comincia ad assumere un senso, nel particolare mondo stealth di Metal Gear Solid V: dall'uso dei veicoli alla gestione della base, dal "fultonaggio" estremo alla gestione delle sub-quest. È insomma un gioco complesso, enorme e impegnativo ma rappresenta un'opera importante nella storia del videogioco in generale, la cui esperienza non dovrebbe davvero mancare nel percorso videoludico di chiunque, anche al di là del suo essere l'ultimo capitolo della serie a portare la firma del suo autore originale, nonché forse l'ultimo Metal Gear in assoluto, almeno per come l'abbiamo sempre conosciuto.
Sega Vintage Collection: Streets of Rage - Xbox One e Xbox 360 (dal primo al 15 maggio)
C'era una volta il picchiaduro a scorrimento: pochi altri generi sono stati oggetto di un'estinzione così repentina come il buon vecchio beat'em up, un tempo fiore all'occhiello delle generazioni 8 e 16-bit, in seguito all'evoluzione tecnologica e al netto cambiamento di paradigma stilistico avvenuto con l'avvento del 3D. Questo genere non ha mai saputo adattarsi al poligono, affermando con decisione la sua inequivocabile natura in bitmap come fondamento stesso non solo del suo stile grafico ma anche del gameplay. Al di là di tentativi indie più o meno riusciti di riesumarlo, dunque, l'unico modo per godere del picchiaduro a scorrimento è tornare a giocare i classici del genere, che fortunatamente in certi casi sono stati riproposti per le piattaforme moderne. Tra questi, Streets of Rage rappresenta probabilmente la summa del beat'em up, cosa che vale per tutti e tre i capitoli messi insieme: le disquisizioni sono aperte per decidere ancora oggi quale sia il migliore, ma si deve concordare sulla naturale superiorità della serie rispetto a molti altri esponenti del picchiaduro a scorrimento. Non c'è solo la perfezione formale nell'adesione al canone più classico di questa tipologia di gioco, c'è la cristallizzazione di una visione dell'action che ci rimanda direttamente a cavallo tra gli anni 80 e 90, quando le strade metropolitane pullulavano di minacce un po' barocche e la città sullo sfondo scintillava con i suoi grattacieli perennemente illuminati nella notte. Giocare oggi a Streets of Rage non ci consente solo di ritrovare una tipologia di gioco ormai scomparsa, ma anche di reimmergersi pienamente in uno stile che richiama l'epoca mitologica degli arcade. Ovviamente sarebbe più filologicamente corretto godersi i tre capitoli su un vero Mega Drive con controller originale, ma il lavoro di adattamento in questo caso è stato fatto con grande cura da Sega, con l'aggiunta fondamentale del multiplayer online.
Vanquish - Xbox One e Xbox 360 (dal 16 al 31 maggio)
Come diversi titoli action nipponici usciti nella scorsa generazione di console ma forse più di molti altri, Vanquish ha raggiunto lo status di gioco di culto nel corso degli anni, tanto da spingere molti fan a sperare in un seguito da parte di Platinum Games, dunque il suo inserimento nel catalogo dei retro-compatibili su Xbox One è un evento da non prendere alla leggera, ancora meglio se accompagnato dalla distribuzione gratuita del gioco attraverso i Games with Gold. Vanquish non ha raggiunto la notorietà di Bayonetta forse per l'assenza di un protagonista altrettanto carismatico e una maggiore scolasticità nella costruzione di storia e ambientazioni, ma nelle meccaniche di gioco resta un fulgido esempio di gameplay classico con influssi da action e sparatutto in terza persona moderni. Sotto la direzione di Shinji Mikami, nientemeno, Inaba, Yoshino e gli altri di Platinum hanno costruito un gioco in grado ancora oggi di fare scuola, anche se per una serie di motivi si è rivelato essere una sorta di underdog nel mondo degli action. In ogni caso, l'Augmented Reaction Suit di Sam Gideon si porta dietro un'esperienza ludica che è difficile da dimenticare, e nel caso non l'abbiate mai sperimentata avete il dovere di farlo in questo occasione. Il gameplay prevede un continuo passaggio da velocità folli a rallentatori impostati dall'AR Mode della tuta nel tentativo di tenere a bada quantità immani di nemici e proiettili che riempiono l'aria circostante. La corse e le scivolate caratteristiche diventano ben presto dei movimenti naturali, mentre ci si destreggia tra coperture che cedono progressivamente costringendoci a muoverci costantemente, schivare, sparare e raccogliere upgrade. In tutto questo, il bello di Vanquish è che sembra non essere invecchiato affatto.