C'è stato un tempo in cui praticamente ogni produzione televisiva o cinematografica si guadagnava un tie-in videoludico, che si rivelava una ciofeca pazzesca nella maggior parte dei casi. Erano titoli sviluppati in fretta e furia per cavalcare l'onda di un successo al botteghino, specialmente se il target erano i più piccini che uscivano dal cinema tormentando i genitori perché volevano i giocattoli o il videogioco di questo o quel film. C'erano i platform ispirati ai film Disney, certo, che erano quasi sempre piccoli capolavori, ma c'erano anche tie-in orribili, titoli ingiocabili che in qualche modo finivano sotto gli alberi di Natale. Guardando la TV nei giorni di festa da poco trascorsi, abbiamo ripensato ad alcuni titoli bruttissimi che ci è capitato di recensire in passato e ad alcuni film o serie TV a cartoni animati che avrebbero meritato molto più impegno e passione. Ne abbiamo scelti cinque: voi avete qualche altra idea?
Cattivissimo me
La famosissima serie di film cominciata nel 2010 ha ormai generato tre sequel, l'ultimo disponibile su Infinity, due spin-off e una decina di cortometraggi, diventando una delle più proficue di sempre al box office. Commedia per tutta la famiglia con una prospettiva inusuale - comincia col protagonista che fa il super criminale, essenzialmente - è un susseguirsi di gag e disavventure che divertono e commuovono, tranne quando si gioca ai vari videogiochi usciti negli anni che invece provocano nausea e mal di testa. Parliamo di tie-in di bassa lega, ovviamente, perlopiù incentrati sui Minion, i piccoli scagnozzi gialli del protagonista Gru che sono diventati subito un tormentone, ammaliando i bambini in tutto il mondo. La varietà di situazioni che danno vita ai film e ai corti potrebbero prestarsi a una miriade di generi diversi: noi abbiamo pensato subito ai titoli LEGO di TT Games, dato che negli ultimi tempi lo sviluppatore anglosassone ha trovato una formula interessante per adattare anche i film a cartoni animati tipo Gli Incredibili 2 di Disney Pixar. LEGO Cattivissimo me funzionerebbe benissimo.
DuckTales
Il primo DuckTales di Capcom ci è rimasto nel cuore ed è stato uno dei migliori platform a uscire negli anni '90 per celebrare il successo della famosissima serie a cartoni animati targata Disney. E infatti, dopo più di vent'anni se n'è fatto un remake, DuckTales Remastered, che ha funzionato sotto alcuni aspetti e meno sotto altri. All'epoca, però, si erano susseguiti alcuni titoli mediocri molto meno memorabili, e negli ultimi anni abbiamo visto giochi mobile davvero orrendi. Il reboot della serie, cominciato nel 2017 e ormai prossimo alla terza stagione, sarebbe il punto di partenza perfetto per un videogioco che, secondo noi, dovrebbe impiegare lo stesso stile grafico. Abbiamo pure un'altra mezza idea sul genere: e se fosse un platform difficile, anzi difficilissimo, in cui il giocatore controlla Zio Paperone e deve tornare a raccogliere i tesori perduti ogni volta che viene sconfitto? Il design del nuovo DuckTales per qualche motivo ci fa pensare continuamente a Hollow Knight e secondo noi un metroidvania con una forte componente roguelike sarebbe davvero azzeccato in questo caso.
Neon Genesis Evangelion
L'immortale anime fantascientifico di Hideaki Anno e lo studio Gainax approderà su Netflix la prossima primavera per quei pochi che ancora non conoscono l'epopea di Shinji, l'adolescente costretto a pilotare un gigantesco robot umanoide per difendere Neo Tokyo-3 dagli attacchi degli Angeli. Considerata una delle produzioni più influenti nella storia dell'animazione giapponese, Evangelion ha cambiato tutto, ma non è riuscito a guardarsi le spalle dagli inevitabili obbrobri videoludici che si sono susseguiti negli anni. Tra visual novel e sparatutto in terza persona, si sono salvati soltanto gli strategici della serie Super Robot Taisen in cui si reclutavano anche gli Eva, ma noi avremmo voluto di più. In occasione dell'uscita del quarto e ultimo lungometraggio cinematografico della cosiddetta serie Rebuild, sarebbe bello mettere le mani si un videogioco fatto come si deve.
One-Punch Man
Nonostante sia ormai popolarissimo, l'anime ispirato al manga di ONE non è stato ancora adattato sotto forma di videogioco. Per chi non sapesse di che cosa stiamo parlando, è presto detto: in questa serie, il protagonista Saitama è il supereroe più forte e scalognato del mondo. È capace di distruggere intere astronavi con un pugno e sconfigge ogni nemico senza sforzi, ragion per cui si annoia a morte. La storia presto comincia a puntare i riflettori su un nutrito cast di comprimari che includono il suo discepolo, il cyborg Genos, e un'organizzazione di pittoreschi supereroi che combattono i nemici del mondo finché non interviene Saitama. L'anime è spassoso e spettacolare, ma copre solo una piccola parte del manga che a un certo punto schiera tantissimi personaggi... con cui si potrebbe facilmente riempire il roster di un picchiaduro. Dopo aver giocato Dragon Ball FighterZ, non riusciamo proprio a immaginare un altro picchiaduro ispirato a un anime che non sia realizzato dai maghi di Arc System Works: One-Punch Man sarebbe il soggetto assolutamente perfetto per il loro prossimo titolo.
Voltron
Vi abbiamo parlato di Voltron qualche tempo fa: per i lettori che hanno superato la trentina, il gigantesco robot componibile non è un mistero, visto che probabilmente sono cresciuti insieme a esso. La storia televisiva di questo franchise è lunga e complicata, ma in tempi recenti Dreamworks ha prodotto un ottimo reboot per Netflix che in patria si è concluso recentemente. Esistono pochissimi videogiochi ispirati a Voltron: quello del 2011 è semplicemente abominevole e l'anno scorso è uscito anche un titolo PlayStation 4, Voltron VR Chronicles, che si è rivelato altrettanto brutto. Inutile dire che un titolo su Voltron dovrebbe consentire al giocatore di pilotare almeno uno dei leoni, come in uno sparatutto, e il robot combinato in battaglie spettacolari. Ora che la serializzazione su Netflix si è conclusa, le speranze di vedere qualcosa in tempi brevi sono estremamente ridotte, purtroppo.