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Don Vito

Mafia 2 esce di nuovo allo scoperto e anche questa volta lo fa in grande stile con una magnifica demo alla GamesCom 2009.

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   23/08/2009

Con una piacevole sorpresa, quando chi scrive era convinto di trovarsi davanti alla medesima demo dell'E3 2009, ecco saltare fuori all'improvviso allo stand 2K Games una nuova dimostrazione di Mafia 2, attesissimo ed estremamente promettente action adventure dalla componente free roaming, su cui stanno lavorando i ragazzi di 2K Czech, ex Illusion Softworks, la software house che diede i natali proprio al prequel originale.

In giro, liberamente

E parliamo proprio della componente free roaming, che era rimasta come l'unico, grande punto interrogativo dell'intero gioco visto che nelle precedenti presentazioni ci erano state mostrate ad arte le componenti prettamente cinematografiche, narrative e di azione, in macchina e a piedi. La demo si apriva all'interno dell'appartamento di Joe, ad Empire Bay nel 1952 (Mafia 2 sarà strutturato in modo da svolgersi nell'arco di 10 anni). Vito Scaletta, il nostro protagonista è in compagnia di Joe e di alcune prostitute e capiamo subito che qualcosa di piacevole è successo pochi minuti prima del "fade in". Prendiamo da subito il controllo di Vito mentre una delle ragazze ci invita a raggiungerla in bagno per lavarle la schiena.

Don Vito

Veniamo però distratti da una telefonata in cui Giuseppe ci chiede di raggiungerlo nella sua casa per prendere in consegna alcune "carte speciali". A questo punto lo sviluppatore che stava provando il gioco davanti ai nostri occhi ci mostra la customizzazione del vestiario del personaggio: apre l'armadio e sceglie una camicia ed un pantalone tra numerosi capi di abbigliamento diversi.
Una volta salutato Joe e presa la porta d'ingresso abbiamo potuto ammirare ulteriormente il design degli interni, scendendo le scale del condominio e ammirando degli scorci di vita reale: un uomo imbestialito perchè sbattuto fuori casa dalla moglie, una donna delle pulizie alle prese con il pianerottolo della sua abitazione. Insomma la presenza di tutta una serie di elementi di contorno, una ricerca del dettaglio a tutti i costi, che sono poi quelle finezze che riescono a stupire il giocatore più attento.

Niente più punti esclamativi

Una volta scesi in strada, lo sviluppatore di 2K Czech ci ha mostrato il sistema di selezione delle macchine. Accedendo al garage infatti, potremo selezionare la nostra vettura preferita tra quelle rubate o acquisite nel corso dell'avventura e qui depositate. Ma la cosa più interessante è stato assistere a un piccolo tamponamento appena saliti in macchina tra una delle prostitute e uno sconosciuto (in torto). Quest'ultimo è sceso ed ha cominciato ad insultare la ragazza e in questo preciso momento il giocatore può scegliere se intervenire o continuare sulla sua strada. E' solo un piccolo esempio di un mondo di gioco che, a quanto pare, offrirà decine di questi eventi: delle piccole "instant mission" che tenderanno esclusivamente a dare spessore aggiuntivo alla storia di Vito e dei personaggi che ruotano intorno alla sua figura, altre sfaccettature a una città costantemente in fermento.

Don Vito

Lo sviluppatore ovviamente non si è tirato indietro, è sceso dalla macchina ed ha aggredito l'uomo e subito la rissa è scattata. Il pretesto è stato fondamentale per mostrarci i semplici combattimenti melee: un tasto per il colpo forte, uno per quello debole e il terzo per le schivate, il tutto gestito a livello visivo da una telecamera che, per l'occasione, diventa automatica. Ma la componente free roaming di Mafia 2 non si esaurisce nelle quest istantanee: una volta arrivati a casa di Giuseppe, salendo le scale del condominio, siamo stati bloccati da Steve, un personaggio già incontrato da Vito in precedenza, pronto ad offrici un "lavoretto", ovvero danneggiare in modo irrimediabile il garage di un venditore concorrente di auto. Ecco un esempio di vera e propria missione secondaria: al giocatore viene lasciata la possibilità di accettarla e potrà poi svolgerla in qualsiasi momento, indipendentemente dalla trama del gioco. Svolgendole si scopriranno elementi aggiuntivi della vita di Scaletta e dei comprimari e nel totale allungheranno non poco la durata della campagna single player. Il designer di 2K Czech è poi entrato da Giuseppe per accettare la sua missione e per rifornirsi di armi, tra cui delle Molotov e un grimaldello.

In azione

Appena tornati in strada abbiamo assistito a un piccolo tentativo di rapina ai danni di Vito, evitato sfoderando la pistola. Purtroppo però nelle vicinanze c'era un poliziotto che ci ha prontamente raggiunti chiedendoci di mostrare il porto d'armi. Al giocatore vengono quindi offerte tre possibilità, mostrare la licenza, tentare di corrompere la guardia oppure fuggire a gambe levate. Chi comandava il gioco ha optato per la fuga e il poliziotto, con tanto di fischietto caratteristico, ha iniziato ad inseguirci. Nell'angolo in alto a destra appare un piccolo cartello di "wanted" con la faccia di Vito ad indicare che le forze dell'ordine hanno il suo identikit (essendo stato visto in viso dal poliziotto). Diventa quindi necessario seminare innanzitutto le forze dell'ordine, sfruttando vicoli e coperture varie e poi entrare in un negozio di abbigliamento per cambiare il proprio vestiario. Così facendo ci si libererà definitivamente dello stato di allerta della polizia.
Vito ha poi preso possesso di una vettura incustodita e anche in questo caso ci è stata offerta una possibilità: è possibile rubarne una sfondando un vetro oppure utilizzando il grimaldello. Quest'ultima modalità permette a Vito di passare inosservato ma è ovviamente molto più lunga nella sua esecuzione visto che sarà necessario portare a compimento un vero e proprio mini-gioco. Montati in macchina ci siamo diretti verso il garage per svolgere la missione secondaria di Steve e una volta giunti sul posto, lo sviluppatore di 2K Czech ci ha dimostrato la componente stealth di Mafia 2. Spostandosi di copertura in copertura ha raggiunto prima una guardia, l'ha strangolata e poi ne ha trascinato lontano il cadavere, quindi è riuscito ad entrare nel garage completamente non visto. Non contento però ha iniziato a lanciare in giro molotov, facendo saltare in aria le varie vetture e mostrando il grado di distruttibilità degli ambienti. E qui lo stupore ha illuminato i nostri occhi: cofani che saltavano da una parte all'altra, scaffali che crollavano spargendo per tutto il garage la roba riposta su di loro, persino i condotti di aereazione sul tetto venivano giù rimanendo appesi magari solo per un lato. Assolutamente notevole come risultato finale. Ovviamente la polizia non ha tardato ad arrivare intimandoci di uscire con le mani in alto ma nei panni di Vito siamo saliti sull'unica vettura del garage rimasta integra (non prima di aver sparato alle ruote delle macchine della polizia visibili dall'interno) e siamo schizzati fuori a tutta velocità. In questo modo abbiamo potuto vedere la seconda parte del sistema "wanted". Questa volta in alto a destra è apparsa l'icona di una targa, la nostra, ad indicare che la vettura era stata identificata. In questo caso per liberarsi dei poliziotti può bastare scendere dalla macchina quando non visti (altrimenti scatta il wanted tramite identikit) però trattandosi di una vettura molto rara, può venire la voglia di conservarla e per farlo è necessario scovare un garage shop, dove è possibile cambiare la vernice, la targa ed eventualmente anche fare modifiche in termini di tuning per aumentare le prestazioni della vettura.

Ora è giorno, ora è notte

E con una nuova vettura nella nostra collezione, la demo si conclude lasciandoci anche in questa occasione entusiasti di quello che potrà offrire Mafia 2 quando arriverà sul mercato se tutte le promesse verranno mantenute. Sono soltanto due le note che ci sentiamo di fare. Da un lato il titolo era ancora poco ottimizzato al punto che la versione Xbox 360, quella mostrata, scattava in modo vistoso in numerose sequenze (ma ce ne sarà di tempo per migliorare questo aspetto)

Don Vito

e in termini di gameplay invece continua a lasciarci qualche dubbio la decisione di 2K Czech di non mettere un ciclo giorno/notte reale. In pratica questo muterà in modo contestuale a seconda della missione e non in base all'effettivo trascorrere del tempo. Una decisione presa per aumentare il lato cinematografico del gioco visto che determinate missioni per ragioni di design vanno affrontate con la luce del gioco o con quella della notte. In ogni caso purtroppo dovremo ancora pazientare qualche mese, visto che la nuova fatica di 2K Games sarà rilasciata solo il prossimo anno, probabilmente prima dell'estate. Ovviamente su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

CERTEZZE

  • Un minimo di innovazione nel concept del free roaming
  • Artisticamente perfetto
  • La cura nei dettagli lascia spiazzati

DUBBI

  • Tecnicamente ancora poco ottimizzato
  • Nonostante side e instant mission rimane molto lineare