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La guerra di Disciples è tutt'altro che conclusa!

Con il terzo episodio della serie, Disciples abbraccia il 3D e promette un'esperienza di gioco ancora più entusiasmante.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   24/09/2009

È passato un bel po' di tempo dall'uscita del primo Disciples per PC, ma l'attesa per il terzo episodio della serie (curato dal .dat studio per il publisher Akella), che si protrae fin dal 2005, sembra stia per giungere al termine. Abbiamo potuto vedere il gioco in azione e verificare la bontà del passaggio alle tre dimensioni, nonché tutte le interessanti feature introdotte. La prima cosa che si nota è una riduzione delle fazioni disponibili, che nel secondo episodio erano quattro (cinque, contando l'espansione) e qui sono tre: l'Impero, la Legione dei Dannati e l'Alleanza degli Elfi. Mancano dunque all'appello i Clan delle Montagne (nani) e le Orde dei Non-Morti, ma è probabile una loro introduzione già a partire dalla prima espansione.

La guerra di Disciples è tutt'altro che conclusa!

Ogni fazione vanta unità di combattimento ed eroi differenti. L'Impero si pone come la scelta migliore per chi è alle prime armi, soprattutto per via della migliore gestione delle unità guaritrici. Tra le sue fila vanta i classici cavalieri, preti, paladini, e così via, tutti personaggi piuttosto equilibrati. In pratica si tratta di una fazione che ci permette di "rischiare" e di agire senza pianificare particolari strategie, quantomeno all'inizio. La Legione dei Dannati ovviamente ci mette a disposizione diavoli, demoni e altre creature raccapriccianti, tutte contraddistinte da una predilezione per gli attacchi infuocati. I personaggi sono dotati di grande potenza ma anche di grande velocità, e possono contare sul supporto di diverse unità giganti. L'Alleanza degli Elfi, infine, vanta come l'Impero delle ottime unità guaritrici ma al contempo è specializzata negli attacchi a distanza. I personaggi sono generalmente bilanciati e discretamente resistenti.

La minaccia arriva dal cielo

Come nei precedenti episodi, in Disciples III: The Renaissance la scelta della fazione implica l'inizio di una campagna differente. Quale che sia la nostra preferenza, la trama alla base del gioco vanta il medesimo incipit: la caduta di una misteriosa meteora sconvolge la vita sul pianeta, e scatena ancora una volta una guerra inaudita per il controllo del territorio.

La guerra di Disciples è tutt'altro che conclusa!

Il gioco vanta numeri di tutto rispetto: più di centosettanta personaggi, più di quattrocentocinquanta oggetti (di cui centocinquanta da equipaggiare), qualcosa come settanta incantesimi utilizzabili, più di duecentosettanta elementi sulla mappa (di cui novanta interattivi) e dodici diversi scenari di battaglia. La differenza che salta subito all'occhio rispetto a Disciples II è la grafica, completamente rinnovata e ora in 3D, che però mantiene la solita cura per quanto riguarda il design dei personaggi e la loro animazione (realizzata utilizzando la tecnica ormai standard del motion capture). Da quanto abbiamo visto, i modelli sono davvero ben fatti e si muovono in modo convincente, pur soffrendo ancora di qualche incertezza (da limare da qui all'uscita). Gli effetti speciali si sprecano, anche se talvolta appaiono un po' troppo statici e mostrano il fianco a fastidiose compenetrazioni. Il sistema di illuminazione sembra funzionare molto bene ed è capace di creare alcune scene spettacolari nel contrasto fra luce e buio, mentre le ambientazioni in generale appaiono varie e diversificate. Bisognerà verificare l'eventuale ripetitività degli elementi dello sfondo, che al momento è un po' al limite. Il motore grafico ci ha dato comunque una buona impressione, gestendo zoom e rotazione delle location senza incertezze.

Scontri apocalittici

È chiaro che gli sviluppatori non si sono limitati a stravolgere l'estetica della serie per poi lasciare tutto il resto intatto. In primo luogo, sono stati inseriti degli importanti elementi RPG che riguardano in particolare gli eroi, ora potenziabili in tutte le loro caratteristiche grazie al classico level-up. Molto interessante anche la gestione degli oggetti e dell'equipaggiamento, che una volta assegnati a un personaggio ne modificano l'aspetto durante l'azione, a tutto vantaggio della personalizzazione.

La guerra di Disciples è tutt'altro che conclusa!

Le fasi di gioco relative alla crescita e all'esplorazione sono state potenziate, adeguandosi alla concorrenza, e dunque sarà possibile gestire la propria capitale in modo più completo rispetto al passato. Le decisioni circa quanti e quali edifici costruire avranno delle conseguenze dirette sul modo in cui le unità vengono potenziate. Cambia anche il sistema di combattimento, e non di poco: come in tutti gli strategici a turni, per dar vita a uno scontro bisogna che le nostre unità entrino in collisione con il nemico o viceversa. Tuttavia, la disposizione strategica delle unità su due file lascia il posto a un approccio più libero, che si basa su campi di battaglia formati da caselle esagonali (dodici per dodici, nella fattispecie), all'interno dei quali è possibile spostarsi liberamente per approfittare di eventuali bonus d'attacco o di difesa. La grafica poligonale chiaramente rende gli scontri molto più spettacolari, e il nuovo sistema di gestione degli oggetti e dell'equipaggiamento vi aggiunge varietà.
L'impressione è che Disciples III: The Renaissance abbia tutte le carte in regola per fare bene. Il nuovo team di sviluppo ha voluto rendere la serie più moderna e adeguarla a quella che sono gli attuali standard per il genere degli strategici a turni, ma senza stravolgerne lo spirito. Ci troviamo dunque di fronte a un lavoro che mira a ottimizzare meccaniche già note agli appassionati, inserendo nuove feature unicamente con lo scopo di arricchire l'esperienza di gioco. Speriamo di poter mettere le mani al più presto sulla versione finale per una recensione completa.

CERTEZZE

  • Gameplay fra classico e moderno
  • Fra le 50 e le 80 ore di gioco
  • La grafica 3D rende tutto più spettacolare

DUBBI

  • Qualche elemento tecnico ancora da limare
  • Solo tre fazioni disponibili
  • Sistema di combattimento da verificare