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Uno sguardo al multiplayer

A circa dieci giorni dall'uscita torniamo a parlare di Modern Warfare 2 per fare il punto della situazione sulla componente multigiocatore.

SPECIALE di Francesco Giannotta   —   23/11/2009

In questo approfondimento andremo a parlare di tutto ciò che riguarda la parte multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare 2: le armi, le modalità di gioco on-line, le mappe e tanto altro. Analizzeremo anche i pro e i contro delle scelte fatte da Infinity Ward per questo nuovo capitolo, tirando le somme su quanto si è deciso di fare in particolare per la versione PC, centro di molte polemiche.

Armati fino ai denti

Gli amanti del genere saranno sicuramente rimasti colpiti dalle numerose armi e accessori disponibili in Modern Warfare 2. Di certo, rispetto al primo capitolo, abbiamo un arsenale molto più ampio e le possibilità di utilizzo dei vari strumenti d'offesa inseriti sono praticamente infinite.

Uno sguardo al multiplayer

È ovvio che se si tratta di giocare per vincere bisogna far affidamento alla classe più adatta al giocatore e alla situazione, appoggiandosi sui settanta livelli che, scalabili ottenendo punti esperienza, garantisco di accedere a tutta la dotazione pensata da Infinity Ward mentre i vari accessori si sbloccano utilizzando il più possibile la stessa arma su cui poi andranno installati. Nel gioco si possono utilizzare fucili d'assalto, mitragliatrici, mitragliatrici leggere, fucili di precisione, pistole, pistole mitragliatrici, lanciarazzi e granate; oltre a numerosi strumenti come scudi antisommossa e coltelli da lancio. Gli accessori, in cui Modern Warfare peccava un po', lasciando poche combinazioni disponibili al giocatore, sono stati completamente rivoluzionati: ora sono tanti e con anche la possibilità di utilizzarne due insieme. Oltre ai soliti silenziatori, lanciagranate e mirini laser, abbiamo cardiorivelatori, proiettili FMJ (che sostituiscono il bonus "impatto devastante" presente nel primo capitolo), mirini olografici e termici; insomma tutto ciò che serve a sforacchiare i nostri avversari. Anche i Bonus (o Perk per chi fosse affezionato alla versione inglese del gioco) sono stati rivisti: oltre agli ormai classici Potere d'arresto, Gioco di prestigio, Mira stabile, per citarne alcuni, troviamo la possibilità di ricaricare il nostro fucile con tutti i tipi di munizioni, cambiare classe in qualsiasi momento della partita, disturbare i radar nemici e anche ridurre il numero di uccisioni necessario per poter chiamare i "Supporti". Ci sono anche dei bonus per le serie negative: venendo uccisi più volte consecutivamente si attivano in automatico i vari Martirio, con una granata rilasciata mentre si cade a terra, o l'aumento della resistenza. Arriviamo quindi al piatto prelibato, le ricompense per le uccisioni. Scordatevi la sequenza radar, raid aereo ed elicottero, questa volta ne avremo sempre disponibili 3, scelti all'interno di una lista che ne conta ben quindici. Andiamo in ordine : UAV, Approvvigionamenti, Contrasto UAV, Torretta robot, Missile Predator, Raid direzionale, Raid Harrier, Elicottero, Approvvigionamento d'emergenza, Pave Low, Bombardiere Stealth, Elicottero d'artiglieria, AC130, IEM e per finire una bella carica nucleare che non fa mai male.

Quello delle Ricompense è un ambito ampliato in modo nettissimo.
Quello delle Ricompense è un ambito ampliato in modo nettissimo.

Lanciando quest'ultima, che richiede una serie di ben 25 uccisioni, muoiono tutti i giocatori presenti nella partita, dando la vittoria alla squadra che l'ha lanciata. Nello specifico la realizzazione delle armi è eccellente, sia in termini di impatto visivo che nell'acustico. La molteplicità di accessori utilizzabili e le modalità di ottenimento, di sicuro allungano di molto la vita del multiplayer ed è importante sottolineare che la varietà di armi, bonus ed equipaggiamento presenti garantiscono a ogni giocatore di trovare con molta facilità la classe che più gli si addice. Le nuove armi sembrano essere molto più letali ad eccezione dei fucili di precisione. Questi purtroppo non sempre riescono ad uccidere con un solo colpo e di conseguenza azzerano il fattore sorpresa della classe Cecchino, anche se un certo sbilanciamento delle mappe non fa del tutto rimpiangere questa scelta.

Modalità per tutti

Iniziamo dalla più tradizionale delle modalità di gioco: in Team Deathmatch sono previste delle varianti a seconda che si voglia giocare in gruppi di amici o con degli sconosciuti e grazie a ciò il singolo giocatore non è svantaggiato rispetto a chi si organizza con una squadra (Deathmatch a squadre o Deathmatch mercenari). Tutti contro tutti è la classica sfida a tempo senza troppi fronzoli, l'ideale per chi ha voglia di sfogarsi un po' senza preoccuparsi del gioco di squadra, mentre in Dominio sono presenti 3 bandiere da conquistare e proteggere; non serve molto riempire di piombo i nemici quanto piuttosto avere sotto controllo tutta la parte tattica. Una delle partite più riflessive.

Uno sguardo al multiplayer

In Sabotaggio entrambe le squadre possono ottenere una bomba posizionata al centro della mappa: l'obiettivo è portarla nella base nemica e difenderla finché non esplode e generalmente le partite si svolgono in più round. All'inizio di ogni round di Quartier generale Pro, invece, il sistema posiziona una base scegliendo casualmente fra alcune location della mappa. La squadra che per prima riesce a conquistarla deve cercare di proteggerla per più tempo possibile stando attenti a non rimanere uccisi. I giocatori della squadra in difesa non possono rinascere fino a che il quartier generale non viene distrutto. Cerca e Distruggi è infine una delle modalità più competitive del gioco. Una squadra attacca e una difende. L'obiettivo di chi attacca è posizionare un ordigno in un dei due punti indicati sulla mappa. Non sono previsti rientri fino al termine del round.
Passando invece alle opzioni inedite create per Modern Warfare 2, Battaglia Terrestre è solo una mezza novità: il sistema sceglie casualmente fra Deathmatch a squadre e dominio alzando però il limite dei giocatori da 12 a 18. Cattura la bandiera è un classico di questo genere che non ha bisogno di spiegazioni e fa qui la sua comparsa; una piacevole conferma. Demolizione, infine, è simile a Cerca e distruggi, ma con due differenze: si deve posizionare un ordigno in entrambi i punti indicati sulla mappa ed è possibile rientrare liberamente senza dover attendere la fine del round. Probabilmente nei prossimi mesi verranno aggiunte altre modalità - già trovate ma bloccate all'interno del gioco in attesa di capire come si muoverà Infinity Ward a riguardo - per un'offerta già decisamente ricca.

Territori di guerra

Le mappe sono ben sedici, tutte estremamente curate e solamente di tanto in tanto troviamo qualche déjà vu, Karachi e Scrapyard su tutte. Il maggiore utilizzo di fumi, foschie, tempeste di sabbia, esplosioni e gli altri effetti ambientali rende davvero difficile la localizzazione dei nostri avversari e spesso quando si riesce a scovarli è ormai troppo tardi.

Estate presenta un ambiente trasportato dalla campagna single player. La resa è decisamente fedele.
Estate presenta un ambiente trasportato dalla campagna single player. La resa è decisamente fedele.

Purtroppo sin dalle prime partite si è notato che le chance degli odiati "camper" sono notevolmente aumentate, un problema che viene acuito da alcune scelte di respawn non propriamente felici. È di vitale importanza capire quale classe e quale mimetizzazione sia ottimale per ogni mappa e ancora di più capire quali passaggi utilizzare per raggiungere le varie zone nel più breve tempo possibile. Per ora, visto che siamo agli inizi, dobbiamo stare davvero molto attenti fondamentalmente su un paio di ambientazioni che purtroppo favoriscono troppo l'appostamento e l'attesa: Underpass e Wasteland. Un'analisi di tutte e sedici le mappe non è possibile in questa sede - vi rimandiamo alla guida ufficiale o alle risorse in rete, molte e approfondite - di certo il lavoro fatto è notevole per cura e varietà, oltre che complessità architettonica e morfologica. La scelta di inserire un numero molto superiore di edifici ha risolto alcuni problemi aprendone altri, in attesa che vengano risolti c'è molto da giocare.

Dubbi e certezze

Le perplessità nate all'annuncio da parte di Infinity Ward circa l'assenza dei server dedicati, su PC, sono purtroppo fondate. Si nota immediatamente che le connessioni domestiche non sono adatte a gestire il flusso dati generato da partite con numerosi giocatori ed è sicuramente questo il motivo che ha portato a limitare i giocatori a un massimo di 18. Punto forte del nuovo multiplayer è la felice integrazione con il client Steam grazie al quale è possibile tenere sempre sotto controllo il proprio gruppo di amici creando con loro nuove partite o unendosi a quelle già in corso. Steam inoltre, durante la partita, garantisce la possibilità di riconoscere i nostri contatti sulla mappa con un colore diverso da quello dei comuni alleati. Blu anziché verde.

Ma veniamo al dunque : IWNET, dopo un rapido test sulla qualità delle connessioni, sceglie il giocatore più indicato per hostare la partita, ciò comporta inevitabilmente che quest'ultimo sia favorito, a scapito soprattutto dei giocatori che gli sono geograficamente lontani e che soffriranno di un ritardo via via superiore. Nel caso in cui l'host lasci la partita IWNET provvede a sostituirlo con un altro giocatore; purtroppo questa procedura non è sempre immediata e comporta un certo disagio. La scelta delle mappe è casuale, quindi a meno che non si crei una partita privata non abbiamo la possibilità di giocare su quella che fa più al caso nostro; stesso discorso per i limiti di punteggio e tempo che sono già impostati dal sistema e impossibili da cambiare. A ciò si aggiunge l'impossibilità di creare modalità personalizzate (MOD) e una limitata possibilità di agire sul file di configurazione del gioco (configmp.cfg) dal momento che non sono modificabili alcuni parametri fra cui il FOV e gli FPS massimi. Queste scelte da parte di Infinity Ward fanno pensare, con una certa sicurezza, che la versione PC di Modern Warfare 2 sia in realtà poco più che un porting con la sola aggiunta del supporto a mouse e tastiera, oltre ovviamente ad un comparto grafico decisamente superiore.

Insomma l'esperienza multiplayer del nuovo Call of Duty è per quantità e varietà dei contenuti un unicum nel panorama degli sparatutto in prima persona e, su console, necessità solamente di una serie di perfezionamenti in ottica bilanciamento, per evitare il proliferare dei camper e appianare qualche altro piccolo dosso. Su PC, purtroppo, l'assenza dei server dedicati si sente e causa una serie di limitazioni a cui un certo tipo d'utenza non è abituata, facendo sperare in un cambio d'idea in corsa anche per non perdere quella che, nonostante le polemiche, sembra una community già consolidata dalle vendite record registrate.