Sul finire dello scorso maggio avevamo finalmente avuto l'opportunità di raccontarvi qualcosa di Red Dead Redemption, il titolo western di Rockstar San Diego a cui verrà affidato il compito di proseguire quella tradizione di narrazione, libertà e free roaming che lo sviluppatore anglo-statunitense ha ormai consolidato negli anni.
A qualche mese da quell'incontro e dopo il rinvio - da questo autunno alla prossima primavera 2010 a seguito della volontà di trasportare nel titolo tutto quanto era originariamente inserito nei documenti di design - siamo tornati a vederlo, questa volta nella sede italiana, attraverso una demo della durata di circa un'ora focalizzata su quelle che saranno le principali meccaniche a cui sarà affidato il compito di intrattenere l'utente. L'intera dimostrazione è avvenuta a Nuevo Parasio, la parte di mappa ambientata tra Stati Uniti e Messico a cui si andranno ad affiancare New Austin, visto precedentemente, e West Elizabeth, che si estenderà fino al Canada, l'unica area ancora non mostrata.
Evoluzione della specie
La demo prendeva il via con John Marston, il protagonista tornato sulla via della violenza dopo l'intromissione del Bureau nella sua nuova vita da uomo onesto, intento a smantellare l'accampamento che l'utente potrà montare, dopo averlo comprato, in qualsiasi punto dell'enorme area desertica che collega le città, così da riprendere le forze e salvare la partita. Da quel momento gli spostamenti verso la città di Chuparosa sono stati costellati dagli incontri con gli animali che popolano l'ecosistema creato e dalle missioni procedurali che hanno visto protagonisti alcuni banditi intenti a derubare un viandante e poi un poliziotto che chiedeva aiuto per recuperare dei criminali scappati dalla carrozza-gabbia in cui erano rinchiusi; Rockstar sta quindi lavorando per evolvere la sua tradizionale narrazione a ragnatela inserita in un contesto da sandbox, con alcuni punti fissi legati tra loro da passaggi affrontabili liberamente ma predefiniti, in quella che fino a ora era solo la narrazione a fiocchi di neve - snowflakes storytelling - in cui quindi ogni esperienza prevede un set di collegamenti diversi tra le missioni principali.
Le aree desertiche prenderanno quindi vita, lasciando al giocatore la scelta di come affrontare i molti dilemmi, le scelte morali di fronte alle quali verrà posto e che influenzeranno un apposito livello Onore, ma anche cacciare per poi prendere le pelli degli animali, prodigarsi per recuperare i criminali ricercati partendo dal luogo dove sono stati avvistati oppure cercare di capire il punto esatto indicato dalle mappe del tesoro recuperabili durante l'avventura. Quella che fino a sei mesi fa era quindi solo la promessa di dare profondità alle aride e vuote terre di Red Dead Redemption, sembra sempre più una sfida vinta.
Abraham Reys
Giunti a Chuparosa dopo una manciata di missioni procedurali, data la caccia a tale Ramiro della Torre nell'accampamento di Campo Miranda e speso qualche minuto a recuperare il proprio cavallo, rubato da un viandante prontamente punito per l'insolenza del gesto, è stato possibile vedere in azione il sistema di espiazione dei reati, tramutato a tema western da quello classico di Grand Theft Auto: durante la demo John ha preso parte a un rivolta, uccidendo alcuni poliziotti e dovendo poi scappare dall'area circolare dentro la quale si viene inseguiti fino alla cattura;
fin qui nulla di diverso dal solito, se non fosse che l'onta del reato resterà sotto forma di taglia sulla propria testa, eliminabile pagandola in prima persona oppure facendosi rilasciare un attestato da un membro delle forze dell'ordine, aiutandolo magari, come durante la presentazione, a sgominare un gruppetto di malviventi nascosti all'interno di un complesso di basse case in muratura. Legata invece alla trama principale è stata la missione ottenuta dopo essere andati alla magione di Abraham Reys, leader dei rivoluzionari, e dopo averlo aiutato nel suo attacco a El Presidio, un forte in mano ai militari locali. Lo scripting è sempre ottimo e dopo essersi lanciati da una carrozza piena di dinamite diretta verso l'ingresso dell'area fortificata, si è passati all'interno del cortile e quindi dentro gli edifici, eliminando i nemici e dandoci così la possibilità di dare un secondo sguardo al sistema di combattimento con le armi da fuoco, abbastanza classico in terza persona con le coperture, e al Dead Eye, che tornerà utile permettendo di rallentare il tempo per alcuni istanti e, nel caso delle armi a una mano, di selezionare una serie di punti sui corpi di alcuni avversari, per poi colpirli tutti assieme.
Nuvole all'orizzonte
Visivamente l'impiego combinato del Rage Engine, oramai standard in casa Rockstar, ed Euphoria per la gestione della fisica restituisce un risultato davvero convincente fatto di un orizzonte visivo sconfinato dominato dalle mutevoli condizioni del cielo, limpido o sporcato da diversi fronti nuvolosi in costante movimento, e tanti particolari capaci di non rendere banali le viste sul deserto, con una morfologia del terreno forte di un'alternanza di canyon e montagne, pianure e tante irregolarità, mescolando il tutto con una natura brulla ma non scarna, credibile.
Rispetto all'area di New Austin, mostrata in maggio, con le abitazioni in legno e metallo tipiche del vecchio west, Nuevo Parasio presenta costruzioni più vicine all'architettura che dominava il Messico del tempo, con ogni insediamento abitato circondato da mura e le basse case in muratura costruite attorno al mercato, come visto a Chuparosa, un insieme di bancharelle dove interagire con i mercanti e magari recuperare qualche oggetto speciale, come l'upgrade per l'accampamento. Interessante infine notare che Rockstar abbia dichiarato che la superficie complessiva esplorabile in Red Dead Redemption sarà superiore a quella calcabile in GTA IV.
Il secondo incontro ha portato un titolo in ottima forma, con ancora alcuni problemi, come la fluidità, ma tantissime idee e una forte personalità già implementate. L'uscita è prevista per la prossima primavera e con ogni probabilità avremo modo di parlarne almeno un'altra volta prima di trovarlo sugli scaffali; per il momento, sembra che i giochi western abbiano trovato un nuovo re.
CERTEZZE
- Sandbox ricco di possibilità con spunti innovativi
- Atmosfera e premessa originali in un panorama noto come quello western
- La qualità produttiva, tecnica e di contenuti, è al solito livello Rockstar
DUBBI
- Ci sono ancora delle rifiniture grafiche da fare
- A circa sei mesi dall'uscita ancora non è stato possibile provarlo in prima persona