Versione testata: Xbox 360
Prison Break è una serie televisiva americana che si è conclusa nel 2009 (anche in Italia) con la sua quarta e ultima stagione.
Il protagonista è Michael Scoffield, un ingegnere con una intelligenza sopra la media che si fa condannare per rapina a mano armata in modo da essere rinchiuso a Fox River, carcere di massima sicurezza in cui è sotto custodia suo fratello, Lincoln Burrows, in attesa dell'esecuzione capitale per l'accusa di omicidio del fratello del vice-presidente degli Stati Uniti.
La prima stagione della serie è tutta incentrata sull'evasione dal carcere ed è la stessa serie che ripercorreremo nel gioco Prison Break: The Conspiracy.
Dato che il titolo è dedicato per lo più ai fan della serie si partirà con alcune carte già scoperte. L'introduzione comincia proprio con un filmato dell'evasione in corso, mentre la registrazione audio di un messaggio comincia a darci le prime rivelazioni. La Compagnia (una società segreta che cospira e mantiene gli equilibri tra le nazioni) viene buttata subito in pista, e scopriamo già dall'inizio che è l'artefice della trappola che ha incastrato Lincoln Burrows.
Noi vestiremo i panni di Tom Paxton, un agente della Compagnia che deve prima scoprire e poi fermare le intenzioni di Michael Scofield.
In realtà Tom Paxton non è un personaggio della serie, ma questo pretesto ha permesso ai designer di creare uno sviluppo del gioco più svincolato dalla trama originale, anche se in modo piuttosto coerente. Tralasciando il fatto che Tom Paxton si muove piuttosto facilmente per tutta Fox River mentre Michael ha dovuto imbastire un piano scrupolosissimo per farlo, le gesta del nostro persobaggio avvengono tutte di nascosto e all'insaputa dei fratelli e si incastrano perfettamente nello sviluppo della prima serie.
Alcuni dialoghi sono presi pari pari, altre scene sono viste dagli occhi di Tom che magari è nascosto da qualche parte, e alcuni degli intoppi che ha subito Michael Scofield durante la preparazione saranno causati proprio dal nostro protagonista.
Rimanendo sempre sul parallelo serie tv-videogioco, è un peccato che non tutti gli attori che hanno avuto ruoli imporanti nel telefilm siano stati riprodotti fedelmente nel gioco. Nella nostra prova infatti abbiamo notato che alcuni personaggi (scelti in base al carisma probabilmente) sono stati rimpiazzati con modelli per nulla verosimili (mentre nomi e ruoli sono rimasti invariati), parliamo di personaggi cone quello di Westmoreland, della dolcissima dottoressa Tancredi e del direttore del carcere Pope, ma non sono i soli.
Carne fresca alla cella 4
Parlando in termini di gioco Prison Break: The Conspiracy si presenta come un'avventura in terza persona che mischia diversi elementi di successo in una struttura piuttosto riuscita. Il nostro personaggio, di base può solo muoversi e tirare pugni (che per altro non hanno effetto di sorta se non si è ingaggiato un combattimento). E' in base al contesto che invece può effettuare molte più azioni, come scavalcare barriere, arrampicarsi, muoversi sui tubi e sabotare alcune attrezzature.
Tutto questo ovviamente andrà fatto alla chetichella, lontano dalle torce e dagli sguardi delle guardie che durante la pattuglia saranno insospettite dai nostri passi. Se qualcuno ci pizzica e non riusciamo a trovare subito un riparo si giungerà alla fine della sequenza e si ripartira dall'ultimo checkpoint, di solito sempre molto agevole. Di tanto in tanto può capitare di imbattersi in sequenze quick time event, nelle quali bisogna premere correttamente e alla svelta quello che ci viene suggerito a schermo, pena anche in questo caso la ripetizione della sequenza.
I combattimenti invece si praticano mediante l'uso di quattro tasti, due per attaccare in modo veloce e potente, uno per eseguire piccoli scatti lontano dall'avversario, e l'ultimo per la parata che può avere anche una funzione di contrattacco se premuto al momento giusto.
Quando scoppierà il casino da che parte starai, uomo bianco?
A Fox River per sopravvivere bisogna avere protezione, e ogni cosa ha un prezzo, un favore vale un favore. E' per questo che saremo chiamati a svolgere i compiti che ci assegneranno i detenuti illustri, personaggi come John Abruzzi, T-Bag e C-Note. Gli equilibri sono molto sottili e noi avremo bisogno di più aiuto possibile.
Nei momenti di calma invece potremo girare liberamente nel cortile e dedicarci ad attività da veri galeotti. Possiamo farci fare dei tatuaggi, oppure possiamo allenarci con pesi e sacco per migliorare la nostra resistenza nei combattimenti. E se siamo a corto di grana possiamo partecipare a quelli clandestini: pare che facciano spettacolo due uomini in divisa celeste che si azzuffano in mezzo agli altri.
Fox River è piuttosto riconoscibile nelle location principali, e molto probabilmente la mappa di gioco è disegnata in modo simile a quella del film. Nel titolo comunque ci sono molti luoghi mai visti nel film, ma appunto per questo non si farà fatica a crederli plausibili nell'immaginario della serie.
La nostra prova ci ha lasciato convinti della riuscita di Prison Break: The Conspiracy, anche se alcuni difetti sono già venuti a galla, difetti che probabilmente lo condanneranno al girone dei giochi onesti e gli impediranno l'accesso a quelli da ricordare. Qualità che nessuno comunque chiede a un adattamento di una serie televisiva e che lo fa per altro anche in maniera convincente.
CERTEZZE
- Lodevole lo sforzo di ricreare lo spirito di Fox River
- Equilibrato il mix di elementi action e stealth
- Un adattamento piuttosto credibile del telefilm...
DUBBI
- ...ma come tutti i tie-in rischia di venire dimenticato presto
- Molti personaggi non c'entrano nulla esteticamente con quelli della serie