Versioni testate: Xbox 360 e PlayStation 3
L'accoglienza e il trasporto che riservano produzioni fantasiose e ispirate come il fantastico mondo di Harry Potter - un romanzo formato da sette lunghi libri stilati dalla delicata penna della britannica J. K. Rowling e trasformatosi in altrettante pellicole cinematografiche - non hanno probabilmente eguali. Si tratta, infatti, di esperienze volte essenzialmente all'intrattenimento che però racchiudono al proprio interno un trasporto emotivo assolutamente infantile e, proprio per questo, probabilmente irresistibile.
D'altra parte, altrettanto legato per parecchi versi al circoscritto periodo dell'infanzia (e non solo), esiste il fenomeno del LEGO: stando ai dati degli ultimi anni si tratta di uno dei franchise più floridi e remunerativi del pianeta oltre che senza dubbio alcuno uno dei più riusciti giocattoli a costruzione della storia del genere umano; per tanti motivi, come se non bastasse, ha assunto nel tempo la connotazione di vero e proprio stereotipo. In ambito ludico i tie-in ispirati ai magici racconti ambientati nel castello di Hogwarts non si sono finora certo espressi al meglio.
Magia fresca
L'occasione migliore arriva probabilmente con LEGO Harry Potter: Anni 1-4, appunto una sapiente fusione tra questi due prestigiosi brand, un lavoro iniziato dagli esperti studi di Traveller's Tales Games. Oramai più che veterana nel suo campo, Traveller's Tales Games è già stata capace di sfornare svariati connubi accostati al pianeta LEGO, riuscendo a offrire al pubblico prodotti ispirati e di notevole successo ma nonostante questo dal punto di vista critico non sempre perfetti. Grazie a un gentile invito offerto da Warner Bros. Interactive ci siamo recati nei loro studi di Milano per dare un primo sguardo all'operato del team, riuscendo a testare una versione piuttosto avanzata rispetto a quella completa che esordirà dal prossimo maggio sul mercato console e PC.
Rispetto agli ultimi prodotti proposti dalla software house, LEGO Harry Potter: Years 1-4 punta dritto sull'originalità e la freschezza del gameplay, cercando in qualche modo di arginare una certa ripetitività vista soprattutto negli ultimi capitoli sviluppati dalla casa di origine britannica. Pertanto le basi, solide, sulle quali si poggia questa inedita concezione risiedono principalmente in tre distinti fattori: la crescita costante dei personaggi, che sviluppano abilità e incantesimi con il passare delle ore di gioco, l'interazione con le ambientazioni sotto vari aspetti e la rinnovata modalità cooperativa. Per prima cosa TT Games non si è fatta sfuggire l'occasione di sfruttare le magie e gli incanti di cui l'incredibile opera letteraria è dotata, inserendo tutte queste intriganti caratteristiche attraverso una processuale e didascalica crescita dei personaggi, specialità che per forza di cose all'inizio dell'avventura si mostrano senza grosse opportunità e quasi ridotte all'osso.
Cosa ci aspetta
Solo quindi dopo un numero di ore piuttosto consistenti, Harry e i suoi fidati amici (si parla di più di cento personaggi giocabili) possono cominciare a prodigarsi con raffiche di Petrificus Totalus e di Incanto Patronus (abilità selezionabili attraverso la consona ruota dei poteri), una volta appresa dalla lezioni dei maestri la necessaria esperienza volta alla gestione delle arti magiche. Secondo importante tassello è offerto dalla possibilità di usufruire, più che in passato, di ciò che contorna i personaggi: la scuola di magia stazionata nello sconfinato castello di Hogwarts è, infatti, un pullulare di possibilità per tutti gli allievi che oltre al proprio percorso scolastico e di apprendistato possono incorrere in tanti mini giochi e notevoli divagazioni, ovviamente tratte in toto dai primi quattro libri della Rowling su cui si poggia l'intera impronta della produzione. Grande focus assume infine la rinnovata introduzione della modalità cooperativa, fissata sul gioco in locale e su piattaforme Xbox 360 e Playstation 3 anche sfruttabile tramite il gioco in rete attraverso i servizi di Xbox Live e PlayStation Network.
La novità più consistente riguarda l'ottimizzazione della visuale per il gioco in coop, capace di occupare la centralità e la totalità dello schermo nel momento in cui i due personaggi controllati si trovano nell'arco di poco spazio, perciò circoscrivibile e perfettamente mappabile sullo schermo senza divisione, per poi separarsi con un sinuoso e piacevole distacco verticale per consentire a entrambi i protagonisti di recarsi nelle varie locazioni della mappa.
Tecnica e conclusioni
Dal punto di vista tecnico, nelle versioni osservate e cioè quelle appartenenti alle console di nuova generazione, l'ultima fatica firmata Traveller's Tales Games si pone con una invadente continuità rispetto alle passate produzioni del genere sempre realizzate dalla medesima software house.
Offrendo da una parte ottimi modelli poligonali addolciti come da tradizione da una fedele riproposizione e sempre e comunque strettamente in tema LEGO, mostra dall'altra, però, locazioni spesso e volentieri un po' troppo scarne nonostante la buona ispirazione in tema di level design e la precisione delle piccole componenti a corredo.
Finalmente degne di nota sono parse le esplosioni e tutti gli effetti particellari derivanti da illusioni e particolari magie, per un quadro grafico in definitiva più che sufficiente e supportato come di consueto anche da colori vivaci e d'impatto.
LEGO Harry Potter: Anni 1-4 ha le carte in regola per rappresentare il miglior esponente della categoria di titoli che sulle basi del LEGO affianca le caratteristiche di altri franchise di successo, in particolare per le nuove idee introdotte da Traveller's Tales Games che pare aver sfornato davvero un prodotto completo sotto praticamente ogni aspetto. Non resta che attendere la recensione completa, che debutterà su queste pagine in contemporanea con l'esordio del titolo nei negozi ricordiamo fissato per il prossimo maggio su piattaforme Xbox 360, Playstation 3, PC, Wii, DS e Playstation Portable, la quale avrà il compito di determinare la disamina finale e chiarire così gli ultimi dubbi.
CERTEZZE
- Varietà del gameplay
- Modalità cooperativa
- Fedeltà dell'ispirazione
DUBBI
- Graficamente non eccelso
- Simile ai predecessori