Le vacanze stanno per arrivare, le grandi uscite rifiatano, comunque i titoli tripla A molto attesi continuano ad arrivare sui nostri scaffali, come potete vedere dalla recensione di APB pubblicata questo venerdì. Ma non dimenticatevi anche della sorpresa della settimana, l'ottimo tie-in di Toy Story 3, un titolo sbucato dal nulla che con zero hype ci fa rivivere le avventure di Buzz&co. E sempre rimanendo in tema di bei giochi "poco chiacchierati" rispetto ai soliti noti ci siamo diretti ad Hogwarts per la recensione del nuovo LEGO Harry Potter. In chiusura una manciata di approfondimenti e anteprime davvero interessanti: tutto quello che avreste voluto sapere ma non avete mai osato chiedere sull'idraulico italiano baffuto più famoso al mondo, la vita, ma soprattutto la morte in Guild Wars 2, e le ultime dallo sviluppo di The Witcher 2. Niente male come settimana tranquilla vero?
Dopo anni di attività, quattro franchise rivisitati e circa 7 capitoli all'attivo, la formula LEGO si dimostra ancora fresca e interessante in questo ennesimo titolo di Traveller's Tale, LEGO Harry Potter: Anni 1-4. La nostra recensione ad opera di Giorgio Melani ci racconta un titolo veramente ben fatto, che rappresenta forse la migliore interpretazione della serie, apportando le giuste evoluzioni alla struttura di base, ampliandone esponenzialmente i contenuti e introducendo il fondamentale elemento della magia, che apre la porta a un'enorme quantità di nuove soluzioni ludiche. Non si tratta ovviamente di un gioco perfetto, nè adatto a tutti, il target di riferimento è quello giovanile, ma i molti pregi, tra cui l'inedito multiplayer via split screen, ci fanno dimenticare le criticità storiche marchio di fabbrica di Traveller's Tales come l'impreciso sistema di controllo, per un gioco che riesce nel suo intento principale, divertire, cosa questa che lo rende un titolo estremamente appetibile e consigliato.
Ladri, sbirri e idraulici
Ne abbiamo scritto davvero tanto negli ultimi tempi, finalmente abbiamo recensito APB (All Points Bullettin) di Real Time Worlds, il titolo guardia e ladri che prometteva una ventata di aria fresca nello stantio mondo degli MMO di oggi. L'idea è semplice ma affascinante: una città, divisa in più aree, a fare da campo di battaglia per l'eterna sfida tra criminali e poliziotti; un mondo persistente dall'infinita serie di quest giustificate da una più o meno sottile linea narrativa, in questo caso non al fine di arrivare a chissà quale scontro finale o end game ma per creare un ambiente competitivo dove l'azione è senza sosta e ininterrotta.
Purtroppo la nostra prova mette in evidenza una serie di problematiche che minano profondamente il gioco, tanto a livello di meccaniche quanto di bilanciamento e che non permettono di godere di un'esperienza gratificante dall'inizio alla fine e che si sperano vengano corretti con i fisiologici aggiornamenti, tenendo bene in mente il feedback degli utenti.
Facciamo tutti un grande applauso, anzi standing ovation!, per il mega speciale su vita, morte e miracoli di Mario: ben 44000 caratteri per riassumere l'evoluzione dei suoi giochi, venticinque anni di platform game, dal primo salto su un Goomba ai recenti viaggi interplanetari. Ci sono tutti i giochi che hanno fatto la storia dell'idraulico, dal primo Mario Bros, spin off di Donkey Kong a schermata fissa, targato 1983 fino all'ultimo capolavoro per Nintendo Wii, passando per l'età d'oro a cavallo tra gli anni '90 e il nuovo secolo, con titoli capolavoro assoluto come Super Mario World e ovviamente Super Mario 64. Ma il nostro articolo è interessante non solo perchè parla dei giochi in termini di gameplay, ma soprattutto perchè ci racconta i dietro le quinte della produzione, raccontando le storie di chi ha contribuito a far diventare Mario quell'icona mondiale che tutti conoscono e amano. Fatevi un favore, approfittate del weekend per leggere questo vero e proprio atto d'amore per i videogiochi in salopette e baffoni neri; non ve ne pentirete.
Giocattoli magici
La nostra anteprima di Guild Wars 2 ci racconta come funzionano la vita e la morte su Tyria, ovvero come i ragazzi di ArenaNet hanno cercato di stravolgere il concetto di morte del proprio personaggio per rendere l'esperienza di gioco il meno punitiva possibile, o meglio il meno frustrante possibile, fermo restando che in particolari condizioni, che non sono nè rare, nè speciali, si muore e citando l'autore del pezzo, buonanotte al secchio
!
Lo stravolgimento di alcune consuetudini tipiche di tutti gli MMO sono palesi, ogni classe ora ha abilità curative, o meglio può supportare il resto del party, tanto per eliminare la noia insita nella classe healer che di norma combatte poco visto che in quasi tutti i giochi il suo ruolo si riduce a controllare lo stato dei giocatori e lanciare le cure del caso per impedire che muoiano. Inedito anche il momento della dipartita, che una volta a terra ci permette di tentare di combattere per evitare il colpo di grazia nemico usando abilità particolari, e se questo riesce si torna in vita da subito sul posto. Le speranze per bissare il successo del primo capitolo ci sono tutte, speriamo di avere al più presto notizie certe sulla beta e sulla data di uscita.
Toy Story 3 è uscito questo mercoledì e noi nello stesso giorno abbiamo pubblicato la recensione del gioco omonimo. Come dicevamo in apertura il prodotto di Avalanche (quelli di Just Cause 2) è stata una vera e proprio sorpresa, visto che di solito i giochi su licenza cinematografica non sono mai troppo curati e ben fatti (pietoso eufemismo).
Il gioco è diviso in due parti, una canonica, non troppo riuscita a dirla tutta che ripercorre le avventure del film e un'altra libera davvero ben fatta e congegnata. Un vero e proprio free roaming ambientato nel mondo di Toy Story al quale è possibile partecipare scegliendo uno tra Woody, Buzz o Jessie. Lo scopo è quello di espandere e accogliere nuovi giocattoli in questo mondo immaginario portando a termine varie missioni per accumulare soldi e quindi, in maniera periodica, acquistare nuovi edifici, personaggi con altre missioni e perfino nuovi mondi, quello del dottor Zurg e degli alieni ad esempio, che aprono in maniera sistematica nuovi pezzi dello scenario da esplorare, nuove missioni e anche temi grafici. Un piccolo gioiello, per grandi e per piccini, proprio come Pixar e i suoi bellissimi film.
Chiudiamo con voci dal sottobosco, ovvero il punto sullo sviluppo di un titolo molto atteso come The Witcher 2: Assassins of Kings, sequel di uno dei migliori RPG usciti negli ultimi anni. Il nostro articolo ci racconta le ultime novità sul gioco, come il rinnovato level design, più ampio, decisamente aperto con la possibilità di muoverci liberamente un pò dappertutto e il sistema di combattimento molto più fluido, con concatenazioni di combo da creare e un metodo di targeting dei nemici più funzionale. Insomma siamo di fronte a un prodotto di grande livello, specialmente in termini grafici, a Colonia potremo sapere qualcosa in più di Geralt, intanto gustatevi questo nostro speciale.