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A qualcuno piace caldo

Dopo l'eccellente Shift e l'ambizioso World, Need for Speed fa un passo indietro per riproporre ai fan della serie gli elementi che per primi ne hanno decretato il successo.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   24/09/2010

Versione testata: PlayStation 3

Durante l'evento organizzato da Electronic Arts il giorno prima dell'apertura del Tokyo Game Show 2010, abbiamo potuto provare una versione probabilmente definitiva di Need for Speed: Hot Pursuit. La postazione si trovava al centro di un'enorme e lussuosa sala del Keio Plaza Hotel, con otto poltrone situate in modo da permettere ad altrettanti giocatori di partecipare a una partita in multiplayer online. Come ci è stato fatto notare più volte, questo nuovo episodio della serie corsistica EA pone grande enfasi sugli aspetti "sociali" dell'esperienza, con un sistema che memorizza le nostre preferenze in fatto di gare e circuiti, proponendoci una lista di corse online che si adattano alle esigenze del momento (ad esempio, se abbiamo solo pochi minuti a disposizione e vogliamo fare una partita veloce).

A qualcuno piace caldo

L'organizzazione degli eventi avviene tramite la solita mappa a cui Need for Speed ci ha abituato, e che chiaramente si adatta tanto al multiplayer quanto all'esperienza in singolo. Vediamo dunque le gare sul territorio e possiamo selezionarle per prendervi parte, dando inizio a un processo di "crescita" che tramite i punti esperienza ci permetterà di sbloccare nuove auto. A proposito di auto, la dotazione di Hot Pursuit ci è sembrata sufficientemente completa, con un gran numero di bolidi che differiscono per accelerazione, manovrabilità e velocità finale. La cosa interessante è che una volta in pista questi elementi producono delle differenze sostanziali fra una vettura e l'altra, e ad esempio si nota immediatamente la maggior semplicità nel mandare in derapata un mezzo leggero piuttosto che uno pesante. Bisogna comunque dire che una volta avviata la power slide il carattere arcade del gioco si fa sentire in tutta la sua permissività, rendendoci capaci di scivolare praticamente in ogni curva e per diversi secondi, quasi si trattasse di Ridge Racer. Le derapate svolgono una funzione ben precisa, ovvero quella di rimpinguare la nostra barra della nitro, la cui spinta diventa fondamentale man mano che le gare si fanno più difficili.

All'inseguimento!

Per quanto concerne l'online, abbiamo sfidato altri sette giocatori all'interno di alcuni circuiti, concentrandoci soprattutto sulla chiacchierata modalità "guardie e ladri", in cui un team di poliziotti è impegnato nell'inseguimento di una banda di piloti fuorilegge. Lo svolgimento di queste gare funziona un po' come il classico Chase H.Q., dunque le auto della polizia devono prima raggiungere e poi speronare ripetutamente i malviventi, eliminandoli uno a uno prima del punto d'arrivo. Ognuna delle due categorie dispone di una serie di "abilità" attivabili tramite la pressione del d-pad, ad esempio i poliziotti possono richiedere un posto di blocco per rallentare i fuggitivi, rilasciare un EMP sulla strada per bloccarli dopo averli sorpassati o chiamare un elicottero. L'azione risulta veloce e coinvolgente fin dalle prime battute, carica di quel senso di "urgenza" tipico degli inseguimenti e capace di trasformare anche il più piccolo errore in una tragedia da recuperare a ogni costo.

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Nel tentativo di riguadagnare terreno nei confronti dei malviventi, si finisce comunque anche per combinarne delle belle: in un paio di occasioni ci siamo scontrati frontalmente con ignari guidatori, producendo schianti devastanti che ci hanno fatto perdere diversi secondi preziosi. La seconda modalità online che abbiamo provato era decisamente più classica, e infatti ruotava attorno al semplice taglio del traguardo per primi. In tutti i casi, il sistema di controllo tramite Dual Shock si è comportato molto bene, rivelandosi sufficientemente preciso e soprattutto privo di zone morte. Per quanto concerne la realizzazione tecnica, siamo rimasti davvero colpiti dal livello di dettaglio dei tracciati e dalla stabilità del frame rate, entrambi fattori che testimoniano l'indubbia solidità del motore grafico. Lo scenario con la foresta, in particolare, vantava una conta poligonale di tutto rispetto e offriva dei paesaggi davvero suggestivi, in grado persino di distrarci dalla guida. A proposito di guida, la visuale standard da dietro l'auto sembrava un po' troppo bassa e in alcuni frangenti intralciava un po' la vista della strada, ma con ogni probabilità gli sviluppatori inseriranno un buon numero di alternative. In conclusione, Need for Speed: Hot Pursuit dà l'idea di essere un episodio fondamentalmente tradizionale per la serie targata Electronic Arts, arricchito però da un gran numero di feature interessanti e da un comparto tecnico di tutto rispetto. A novembre verificheremo la bontà del risultato finale.

CERTEZZE

  • Tecnicamente ottimo
  • Mondo di gioco ampio e ben strutturato
  • Sistema di guida arcade ma convincente

DUBBI

  • Multiplayer tutto da verificare
  • Visuale esterna a tratti scomoda