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Il Demon Hunter ma non solo...

In diretta dal BlizzCon 2010, vi accompagniamo a scoprire l'ultima classe e tutti i dettagli inediti dell'atteso titolo Blizzard

PROVATO di Umberto Moioli   —   23/10/2010

Finalmente soli. Il BlizzCon 2010, con StarCraft II felicemente nei negozi da luglio e World of Warcraft: Cataclysm in fase di rullaggio sulla pista di partenza, non poteva che essere l'appuntamento per consacrare a protagonista assoluto Diablo III. Seguito già attesissimo, si intenda, ma ancora opera ampiamente in progress che negli ultimi due anni era stata mostrata a spizzichi e bocconi, rimaneggiata e mai del tutto svelata.

Il Demon Hunter ma non solo...

Quello che abbiamo potuto vedere e provare oggi, a prescindere dall'ovvia importanza di un'introduzione come la quinta e ultima classe, il Demon Hunter, è un prodotto che finalmente inizia ad avere una sua completezza progettuale specialmente in termini di personaggi, classi e relative abilità, scostando al contempo l'abito che copre la componente competitiva quel tanto che basta da intravedere un sistema ad Arene non centrale nell'economia dell'esperienza, magari, ma di sicuro interesse considerando le potenzialità del nuovo Battle.net. Quanto segue è quindi frutto della nostra prova diretta e delle informazioni rilasciate da Jay Wilson, a capo del progetto, e buona parte del suo team compreso il lead world designer, Leonard Boyarsky.

Figli dell'oscurità

La grande parte del rumore, come detto, è stata fatta dall'annuncio del Demon Hunter. Ma quali sono i motivi dietro la realizzazione di quest'ultimo combattente messo a disposizione degli utenti? Come immaginabile serviva una classe che agisse dalla distanza ma che non dovesse alla magia la sua principale capacità di causare danni, qualcosa che potesse essere allo stesso tempo un richiamo preciso a quanto provato dai giocatori in altre occasioni e un'entità dotata di una sua personalità, non un clone qualsiasi. Partiti dallo stereotipo del Ranger classico, in Blizzard hanno quindi aggiunto prima una serie di elementi tipici del combattimento corpo a corpo, avvicinandosi però troppo a quello che nell'immaginario collettivo è l'assassino, facendo poi un passo indietro e scegliendo invece di dargli carattere partendo dal suo background: il Demon Hunter è stata infine costruita come una classe di cacciatori di demoni, appunto, personaggi non baciati da alcun tipo di dono ma addestrati da loro simili a trovare e abbattere quelle stesse creature che hanno loro portato via la famiglia e tutto quanto avevano di più caro.

Il Demon Hunter ma non solo...

Un passato oscuro e un legame con il male per un archetipo messo in contrapposizione a quello del Monk e inizialmente dotato, come visibile da alcuni artwork preliminari, di innesti demoniaci prima che questo aspetto venisse riportato alla sola dimensione della corazza, lasciando anche l'ultimo arrivato completamente umano in accordo con la mitologia della serie. I motivi visivi della classe saranno quindi l'oscurità, con cui sembra avere grande dimestichezza anche in accordo con alcune abilità e i relativi effetti, una certa sensualità nei movimenti e infine una spruzzata di richiami al medioevo, ritrovabili da subito nella doppia balestra impugnata anche nel trailer di lancio. A questi si mescolano i temi narrativi che saranno quelli della vendetta, come ovvio, non senza però alcune suggestioni legate alle storie dei cacciatori di taglie, stando a quanto detto, e alla quasi sadica ricerca dei modi più efficaci per far soffrire ai suoi bersagli le stesse pene fatte soffrire alle loro vittime.

In termini di ambientazioni e questing la demo di Diablo III sperimentabile sullo showfloor non apportava grandissime novità, portando in dungeon già assaporati in passato e ricordando semplicemente quanto frenetico sia il ritmo di gioco, coinvolgente l'insieme di meccaniche. Aspettando di approfondire molto presto le novità disponibili anche su quei fronti, nei panni del Demon Hunter abbiamo potuto sperimentare il mix di abilità più prevedibili, come il cavallo di ritorno Multishot o la trappola di aculei Spike Trap, ma anche il particolare scatto Vault, grazie al quale superare anche alcuni ostacoli come dei muri di fuoco, portandosi così a distanza di sicurezza dagli avversari, e i due colpi esplosivi mostrati ovvero Bola Shot, con le bolas agganciate al collo del malcapitato, e Granades, con gli esplosivi lanciabili anche in modo da sfruttare l'uso di un motore interamente tradizionale e quindi legato allo sfruttamento di precise routine per la gestione della fisica.

Potere (ma non troppo) alla matematica

Una giornata piacevole quella passata in compagnia del Demon Hunter, c'è poco da dire: il feeling è unico come per le altre classi e tutto il lavoro fatto rende le spalle parecchio larghe per questa reiterazione di un modello classico. Perché classico, a volerla dire tutta, quanto descritto sino ad ora lo è moltissimo così come potrebbe non piacere a qualcuno - diciamo, potrebbe non soddisfare sino in fondo - l'assenza di un colpo di testa, una scelta a sensazione all'interno del paniere delle classi selezionabili. Il coraggio nello sviluppo di Diablo III Blizzard se l'è tenuto per altri aspetti, a partire dalla disposizione delle abilità che, persi completamente gli alberi classici e alcune formule intermedie, come quella a tab sperimentata nei mesi passati, saranno raggruppate all'interno di un'unico contenitore che si appoggerà, la novità a tal proposito del giorno, a una seconda finestra per mostrare quali skill sono disponibili per essere sbloccate dal giocatore in quel momento.

Il Demon Hunter ma non solo...

Tanto lavoro sull'interfaccia delle abilità attive a cui è corrisposto altrettanto impegno su quelle passive, i così detti Traits: passando da un livello a quello successivo si acquisirà la possibilità di sbloccarne di nuovi tra quelli disponibili - al momento circa trenta per ogni classe, ciascuno dotato di tre o cinque livelli, anche se questi numeri sono destinati a diminuire a favore di un maggior ordine - così da aumentare certe statistiche peculiari del proprio personaggio. Il Barbaro, ad esempio, potrà decidere di specializzarsi maggiormente sulla velocità piuttosto che sulla forza oppure agire sul tempo del suo stato da berserker e così via. Non torneranno invece gli Charms di Diablo II che verranno sostituiti dai Talismani, simili nell'aggiungere bonus ulteriori ma ora riposti in un apposito inventario così da non costringere a scendere a compromessi tra la voglia di avere un alter ego più prestazionale e quella di averlo in grado di trasportare quanti più oggetti possibile. Jay Wilson e soci, parlando di tutti questi aspetti legati alle statistiche, hanno comunque voluto precisare come l'impegno del team sia focalizzato nel non ricreare quadri numerici troppo complessi, con decimali o variazioni quasi impercettibili, ma segnando ciascuna scelta con un passaggio piuttosto netto. Uno scenario necessario anche considerando che gli amanti delle infinite possibilità avranno parecchio pane per i loro denti con le Rune...

Le Rune, dicevamo, erano state messe da parte dopo un annuncio un po' frettoloso l'anno passato e ora riappaiono miracolosamente in splendida forma, tali da poter essere considerate quanto di più interessante è stato mostrato a questo BlizzCon 2010 di riferibile alle classi nel loro complesso, mettendo da parte il discorso Demon Hunter.

Il Demon Hunter ma non solo...

L'idea è quella di applicarle non all'equipaggiamento ma alle abilità, così da avere lo stesso effetto di base riproposto in una variante leggermente diversa. Le tipologie di Rune saranno cinque - Indigo, Crimson, Obsidian, Golden e Alabaster - e a seconda dell'ambito in cui verranno applicate daranno effetti inattesi: l'abilità di lanciare le armi da parte del Barbaro sarà ad esempio toccata dalla runa Golden permettendogli di scagliare direttamente gli avversari, da quella Indigo di far acquisire all'oggetto contundente proprietà tali da farlo rimbalzare tra i nemici e da quella Obsidian di aggiungere un effetto rallentante. In modo simile abbiamo visto un Witch Doctor evocare normali rane assassine -?!?!?- poi anche in versione gigante e corrosiva, mentre il Wizard evocava la sua classica Hydra anche con proprietà congelanti, con danno ad area o in grado di ergere un muro di fuoco al suo passaggio. Quante build diverse potranno mai essere fatte combinando solo le abilità e le rune? A sentire quanto detto, si parla di 96.886.969.344 possibili combinazioni; per ogni classe. Troppe per bilanciare in modo eguale ogni possibile variante, portando a una serie di problematiche non tanto legate al gioco in solitaria e cooperativa, quanto a quello tra giocatori, ovvero l'ultimo aspetto trattato.

Buttarsi nella mischia

Saranno le Battle Arena a ospitare il player versus player di Diablo III, spazi ristretti e dotati di una più o meno vasta varietà architettonica in cui trovarsi con gli amici per darsele di santa ragione.

Il Demon Hunter ma non solo...

Niente di più e niente di meno, con l'ovvio focus del gameplay sul gioco di squadra. Dicevamo del bilanciamento e dei possibili problemi: ogni gruppo sarà composto da quattro utenti e alcune abilità per ciascuna classe non saranno disponibili in singolo e in cooperativa. Il filo rosso tra le due parti dell'esperienza sarà comunque mantenuto visto che il personaggio che si userà, a esclusione delle eventuali skill appena citate, sarà lo stesso, magari abbellito esteticamente dai riconoscimenti ottenibili tramite il sistema di ranking che verrà implementato attraverso Battle.net. Sempre il portale per il gioco online di Blizzard dovrebbe permettere un certo livello di personalizzazione all'infuori dei match classificati, anche se questi dettagli ancora non sono stati perfezionati.

Il Demon Hunter ma non solo...

Abbiamo provato le Battle Arenas brevemente, scegliendo tra le sole tre classi sinora disponibili nella demo specifica - Barbaro, Wizard e Witch Doctor - ed è sembrata una buona idea per dare ai giocatori quanto richiesto, senza sconvolgere la giocabilità attentamente limata per l'Avventura e sfruttando al contempo il lavoro già fatto sull'infrastruttura di supporto di Battle.net.
Insomma di tutto e di più a riguardo di un Diablo III in grandissimo spolvero, sempre bello da vedere e giocare ma ora anche dotato di un più chiaro comparto di opzioni e possibilità. E pensare che ancora non sono finiti gli annunci a riguardo per questo weekend... torneremo a parlarne presto!

CERTEZZE

  • Quinta classe, il Demon Hunter, ben ideata e realizzata come tutte le altre
  • Bello da vedere e giocare come nelle occasioni passate
  • L'insieme di meccaniche legate ad abilità, rune, talismani e tratti offrono enorme varietà
  • Finalmente scopriamo qualcosa sul multiplayer competitivo...

DUBBI

  • ... che però è ancora lontano dal suo completamento
  • Il prossimo passo dovrà essere una panoramica sulle introduzioni in termini di quest e narrazione