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Il futuro degli MMO?

Guild Wars 2 sfida i giganti dell'online. Cosa dobbiamo aspettarci nella beta?

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   30/05/2011

Il mondo di Tyria è cambiato parecchio negli ultimi 250 anni. Dopo il risveglio di Primordus gli Asura sono tornati in superfice e altri draghi sono ricomparsi causando le alluvioni che hanno decimato la razza umana, distruggendo le città costiere e la capitale di Kryta. Ma gli umani non sono gli unici a soffrire tra le quattro razze che popolano il mondo e la situazione, quando entreremo in gioco, sarà decisamente problematica.
Abbiamo deciso, nonostante il prossimo incontro diretto dovrebbe essere ancora lontano pochi mesi, di fare il punto della situazione sulle informazioni attualmente a disposizione, aggiungendo quelle più significative rilasciate con il contagocce in questa prima parte dell'anno.

Il primo senso è la vista

Guild Wars 2 introduce un nuovo engine, un nuovo sistema di quest, migliora il combattimento e si trasforma finalmente in un MMO, un mondo con aree persistenti e ampie capaci di accogliere una moltitudine di giocatori. Ma c'è una cosa che resta saldamente ancorata al passato: si tratta del prezzo. Anche questa volta infatti, acquistata la nostra copia, non dovremo pagare un centesimo in più per poter giocare. Al di là della storia il cambiamento più evidente è senza dubbio la veste grafica che in questo secondo capitolo vuole essere un punto di riferimento per il genere. Già la piccola demo del Gamescom 2010 ha mostrato grossi passi avanti con un impressionante boss da combattere.

Il futuro degli MMO?

Ma negli ultimi mesi quanto è stato mostrato ha spesso lasciato a bocca aperta, non tanto dal punto di vista prettamente tecnico quanto per la qualità del design. Strade vitali, palazzi abbarbicati, specchi d'acqua suggestivi e un'atmosfera all'altezza degli RPG più blasonati hanno alimentato il desiderio di migliaia e migliaia di giocatori, molti dei quali rientrano ovviamente tra i sette milioni che hanno comprato una copia del primo titolo e relative aggiunte. Ma anche dal punto di vista tecnico non ci sarà da lamentarsi con effetti grafici di ultima generazione, luminosi di ogni genere, meccanismi funzionanti, bandiere svolazzanti e dettagli a profusione. Certo dobbiamo considerare che quanto è stato mostrato è solo un piccolo angolo di Tyria, ma l'ovvia speranza è di vedere la stessa cura per tutte le locazioni che visiteremo. Insomma, si prospetta un balzo grafico più che notevole e lo stupore aumenta se consideriamo che non ci sarà alcuna sottoscrizione. Inoltre l'estetica non sarà certo l'unico elemento a cambiare.

Un mondo da vivere

Guild Wars 2 implementa un sistema di quest completamente nuovo che trasforma i dialoghi forzati e le quest da punto esclamativo in eventi spettacolari che accadono intorno a noi e a cui potremo partecipare. Inoltre, cosa molto importante, tutti i giocatori che prendono parte a un dato evento ottengono esperienza e bonus anche se non sono in squadra gli uni con gli altri. Ci capiterà per esempio di trovare un castello invaso e avremo la possibilità di liberarlo dagli aggressori. Poi, una volta dentro, potremmo trovarci nella condizione di doverlo difendere da un nuovo attacco restando sempre spalla a spalla con quei giocatori che si sono trovati in quel momento in quell'angolo di mondo. Questo nuovo approccio, combinato con ambienti più vivi e spettacolari, dovrebbe dare linfa vitale all'esplorazione ed eliminare la necessità di formare un party mantenendo comunque il giocatore in un contesto vivo e basato sulla cooperazione.

Il futuro degli MMO?

D'altronde per gli sviluppatori è importante che il giocatore si trovi in un contesto sociale ma deve anche avere un certo grado di indipendenza tanto che, sin dal 2008, hanno sottolineato che sarà possibile fruire di gran parte dei contenuti anche in solitaria. Istanze e missioni infatti dovrebbero calibrarsi automaticamente in base alla composizione del party in modo da non lasciare il farming o il PvP come unica alternativa a chi si trova a giocare da solo per scelta o per necessità. Ogni nostra attività ci concederà ovviamente dei bonus. Gli eventi consentiranno di guadagnare Karma per aumentare lo status del personaggi e il PVP, sia strutturato che libero, darà punti esperienza e ne darà abbastanza da poter arrivare dal primo all'ultimo livello esclusivamente combattendo per il proprio schieramento. Sarà The Mists, il reame sospeso tra i mondi, il luogo destinato all'open world PVP e vedrà grandi battaglie imperniate sul conseguimento di una serie di obiettivi. I giocatori potranno unirsi al combattimento in qualsiasi momento visto che non ci sarà ne limite di numero ne limite di livello quasi come se fosse una guerra vera. Invece il PvP classico invece sarà strutturato in combattimenti 5 contro 5 e seguirà l'evoluzione del sistema Gilda contro Gilda del primo Guild Wars. Tutti i giocatori potranno creare sul momento un personaggio di qualsiasi razza e classe che verrà spinto, equipaggiamento incluso, al massimo delle potenzialità.

Contenuti a non finire

Anche il combattimento è stato rivisto e ora è più fisico e parzialmente svincolato dalle meccaniche di classe a cui siamo abituati. I ragazzi di Arenanet hanno infatti deciso di non adottare il sistema che vede quasi sempre una classe sacrificata in quanto tank o healer evitando così tutto ciò che ne consegue come i revamp che da un giorno all'altro sbilanciano l'intero gioco per non perdere gli amanti di un particolare personaggio.

Il futuro degli MMO?

E così ognuno potrà curare, fare danni e agire da tank, e potrà farlo in un combattimento più frenetico e meno ripetitivo di quelli a cui siamo abituati nel panorama dei MMO. In Guild Wars 2 è infatti possibile mandare avanti i guerrieri per riparare la retroguardia dalle frecce ed è possibile interagire in molti altri modi con il mondo di gioco. Inoltre i personaggi ora subiscono gli urti spostandosi credibilmente all'indietro o ammortizzando un colpo particolarmente forte e possono anche cambiare le armi in corsa senza dover calibrare l'equipaggiamento all'inizio del combattimento. Ogni arma ha ovviamente delle peculiarità - ad esempio da corpo a corpo o da tiro - ma è anche vincolata a specifiche tattiche che consentono, come le pistole, di scappare sparando nel tentativo di finire i nemici o comunque di dissuaderli dall'inseguimento se si tratta di altri giocatori. Tra le novità più interessanti rientra anche la progressione del personaggio che è sempre basata sull'evoluzione delle skill ma incorpora anche elementi di gioco di ruolo permettendo di costruire una "personalità". Durante creazione del personaggio saremo chiamati a scegliere alcuni tratti come feroce o pacifico e dovremo rispondere a una serie di domande, differenziate per classe, che influenzeranno dialoghi e quest. Per esempio i Norn, ovvero i mezzi giganti tribali, avranno a che fare con l'eroismo e con la natura mentre i cinici e selvaggi Charr dovranno indicare la figura del padre e scegliere un plotone della legione a cui si sentono vicini.

Il futuro degli MMO?

Inoltre l'esperienza di gioco sarà sostenuta da un quantitativo dialoghi pari a quello, è stato dichiarato dagli sviluppatori, di sessanta pellicole cinematografiche e da oltre mille eventi presenti sulla mappa di gioco, che dovrebbero garantire una discreta longevità e allontanare il momento in cui sarà necessario ripetere la stessa istanza alla massima difficoltà. Ovviamente, prima di festeggiare, ci sono altri elementi da valutare, come la varietà delle situazioni e la qualità del divertimento, ma le premesse non possono che scaldare il cuore di ogni vecchio appassionato di MMO che da anni spera nell'arrivo di nuove meccaniche e nell'aumento della qualità dell'esplorazione. Infine un altro elemento innovativo da non sottovalutare è il sistema che dovrebbe ricalibrare il nostro personaggio in modo da consentirci di aiutare chi si trova a un livello più basso. E questa feature dovrebbe funzionare anche al contrario, consentendo anche a un personaggio appena creato di avere equipaggiamento e skill "pompati" in modo da affiancarsi agli amici di livello più alto.

In definitiva

Guild Wars 2 cercherà di compiere un grosso balzo in avanti introducendo un mondo persistente, un sistema di eventi estremamente interessante e uno di combattimento rinnovato. Inoltre il titolo avvolgerà il tutto in un motore di ultima generazione e non farà pagare un centesimo per le sottoscrizioni, spingendo sul rilascio di espansioni e contenuti extra.

Il futuro degli MMO?

Insomma, risulta davvero facile restare colpiti da un seguito che sembra migliorare sotto ogni aspetto e che vuole anche introdurre cambiamenti sostanziali nel mondo dei MMO. Ma non è detto che tutti gli ingredienti combacino, e creare la giusta alchimia non è mai facile in un prodotto di queste proporzioni. Inoltre dobbiamo considerare che gli alti investimenti, i tempi di sviluppo dilatati di ben tre anni e nessun ritorno in termini di abbonamento mensile rappresentano senza dubbio un grosso rischio. Un rischio che però ArenaNet ha deciso di correre dimostrando di saper osare in un panorama sempre più statico e disperatamente bisognoso di nuove idee.

CERTEZZE

  • Grafica di alto livello
  • Sistema di eventi innovativo e coinvolgente
  • Combattimento più credibile e vario
  • Tonnellate di contenuti

DUBBI

  • Bilanciamento delle classi
  • Non è detto che tutti gli elementi si incastrino a dovere