Nell'ultimo anno Bioware ha preso la buona abitudine di invitare i giornalisti ad appositi eventi ad hoc durante i quali permetterci di provare gli sviluppi fatti da Star Wars: The Old Republic, MMORPG in produzione da moltissimo tempo e oramai giunto a una certa maturità contenutistica.
Ne abbiamo parlato diverse volte nel corso dei mesi passati e il palcoscenico dell'E3, con i suoi ritmi sincopati e le presentazioni lampo, non è certo quello migliore per tornare a farlo. Però alcune novità siamo comunque riusciti a raccoglierle e nelle righe che seguono uniremo le informazioni provenienti da una presentazione dal tono generico ma sede di un importante annuncio, con quelle di una prova di circa venti minuti avvenuta sulla superficie del pianeta desertico Tatooine.
Finalmente l'end game
L'annuncio del primo giorno del'E3 2011 per chi segue il panorama MMO è certamente stato quello relativo ai raid di Star Wars: The Old Republic: Bioware ha rivelato che si chiameranno Operations, saranno ovviamente destinati ai giocatori di alto livello e per il momento sono stati presentati esclusivamente sotto forma di video. Il filmato mostratoci per l'occasione era dedicato al raid Eternity Vault, ambientato all'interno di una prigione dell'Impero dove i detenuti, imprigionati da una speciale tecnologia, iniziano a liberarsi creando una crisi che starà al giocatore - in compagnia di altri utenti - risolvere. Non si è visto moltissimo ma già aver iniziato a parlare di un aspetto così critico e importante, è un chiaro segno della volontà di svelare anche gli ultimi aspetti rimasti oscuri. In tal senso siamo stati testimoni anche di una quest di livello avanzato dove quattro personaggi della Repubblica di livello 31 dovevano affrontare il generale Bouris Ulgo, un disertore che si dovrà sconfiggere su Aldeeran nel corso di un boss fight piuttosto articolato. Ulgo non sarà infatti immediatamente raggiungibile ma andrà stanato dal campo magnetico in cui si protegge, distruggendo i generatori sparsi per l'enorme sala del trono teatro dello scontro e stracolma di nemici divisi a gruppetti.
Passando su Tatooine, all'hands on, abbiamo preso il controllo di un Sith Marauder di livello 26, impegnato nella classica missione di recupero all'interno del territorio dove abitano i nativi Sand People. Per gli spostamenti da un punto all'altro della mappa ci siamo avvalsi della speeder biche, richiamabile in qualsiasi momento e in sostituzione alla classica cavalcatura; né più né meno. Mai visto prima anche il companion a nostra disposizione, un Bounty Hunter che completava le opzioni tattiche del personaggio, specializzato nel combattimento ravvicinato, piazzandosi sulla media distanza e colpendo anche più di un bersaglio per volta. Abbiamo infine provato la nuova interfaccia, che porta in alto parecchi tasti di richiamo delle schermate di gestione del personaggio, rendendo più snella la navigazione. Un incontro non trascendentale in senso assoluto, quindi, ma un appuntamento interlocutorio in attesa di poterci mettere nuovamente le mani sopra in modo estensivo. E aspettando sapere qualche nuova informazione su date di inizio di una beta su larga scala e poi di uscita per questo Star Wars: The Old Republic.
CERTEZZE
- Finalmente le prime info sui raid
- Passi in avanti grafici e dell'interfaccia
- Boss interessante
DUBBI
- End game ancora tutto da provare
- Bioware spinge molto sul concetto di rigiocabilità e creazione di nuovi personaggi: un aspetto non facile da supportare a dovere