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Una prova spaziale

Alla Gamescom 2011, finalmente, siamo riusciti a giocare a Mass Effect 3

PROVATO di Antonio Jodice   —   19/08/2011

Versione testata: Xbox 360

Gran scorpacciata a base di Mass Effect 3 qui alla Gamescom di Colonia, magari non così ricca di novità, in senso assoluto, ma impreziosita dalla possibilità di provare, finalmente, il terzo capitolo di una delle saghe che ha segnato questa generazione di videogiochi, dal PC alle console.

Una prova spaziale

I primi due step sono stati una videointervista, che vedrete tradotta in italiano nelle prossime settimane, e una presentazione a porte chiuse, che però era la stessa fatta all'E3 e che potete leggere qui sotto. Confermate le news già dette in quel di Los Angeles, con il livello di difficoltà Veterano che diventa l'attuale Normale, il che, unito alla maggior cattiveria dei nemici, dovrebbe rendere il gioco molto più impegnativo. Confermato anche le ripercussioni che avranno sul fisico di Shepard le diverse skill che si decideranno di attivare e che andranno a modificarne l'aspetto fisico. Per il resto, almeno sulla carta, ci aspetta il terzo capitolo di una saga eccellente e che gli amanti degli RPG difficilmente si faranno scappare.
La prova che siamo riusciti ad effettuare, dopo aver superato una coda chilometrica, visto che la fiera al secondo giorno già apre al pubblico, ci metteva nei panni del capitano in quella quest già apparsa in video qualche tempo addietro, in cui bisogna salvare l'unica Krogan fertile esistente nell'universo, così che possa tornare a figliare e così che si possa risolvere il problema dell'epidemia che da secoli rende sterile questa razza. A parte il sistema di controllo, invariato nelle sue caratteristiche base, ovvero con la ruota dei poteri e delle armi che si attivano coi pulsanti posteriori alti, e con anche la consueta mappatura dei tasti, a spiccare è la costruzione molto più verticale delle mappe e il miglioramento evidente del sistema di copertura, adesso davvero più fluido, così come il frame rate. Non siamo arrivati a scene dannatamente affollate, ma i problemi di fluidità sembrano davvero un ricordo lontanissimo, cosa fondamentale in un gioco che poggia così tanto sulla bontà dell'azione.

Una prova spaziale

Ad essere cambiato è anche il sistema di upgrade delle abilità che, per ogni step, indicano chiaramente i potenziamenti i percentuali di ciascuna e la durata in secondi dell'effetto. Così da sapere con precisione come spendere i propri punti esperienza (è anche cambiata completamente l'interfaccia di questa parte dei menu e anche il sistema di levelling, ma su questo inevitabilmente torneremo più avanti). L'altra chicca di questi 15 minuti di goduria è stata la possibilità di ascoltare il doppiaggio in italiano, presente anche in questa demo e ottimamente realizzato, con il ritorno del tanto atteso doppiatore del primo episodio. Insomma, piccoli passi, e un Marzo 2012 che speriamo non tardi troppo ad arrivare.

E3 2011

Versione mostrata: Xbox 360

Una delle nuove saghe, o proprietà intellettuali come amano chiamarle gli americani, che hanno segnato questa generazione di console è Mass Effect. Partita come esclusiva per Xbox 360 e PC, dopo l'acquisizione di Bioware da parte di EA, l'epopea fantascientifica del Capitano Shepard e della sua ciurma di eroi è arrivata anche su PlayStation 3 con quello che è stato riconosciuto da moltissime testate in giro per il mondo come il miglior titolo del 2010, Mass Effect 2.

Una prova spaziale

Qui all'E3 2011 Mass Effect 3 ha fatto capolino sia alla conferenza Microsoft che in quella di Electronic Arts con due sequenze in game inedite. In una stanza dello stand del publisher canadese, abbiamo assistito a una presentazione nella quale sono state ripetute entrambe più un'altra inedita per illustrare tutte le novità che verranno introdotte nel terzo capitolo della saga, quello che dovrebbe chiudere la storia principale e che verrà poi, probabilmente, rilanciata con la prossima generazione di console. I Razziatori sono tornati e questa volta hanno preso di mira direttamente il pianeta Terra, casa madre della razza umana. Il Capitano Shepard, questa volta, dovrà raggruppare soldati e sostegno in tutto l'universo per combattere l'ultima grande guerra su quel pianeta che ha dato i natali alla sua razza...

Enorme

La caratteristica principale della serie è quella d'aver saputo combinare profili da RPG con una narrazione da vera e propria saga cinematografica, in un contesto fantascientifico coerente e credibile, e combattimenti da vero e proprio gioco d'azione, con molte citazioni da titoli come Ghost Recon e Gears of War, soprattutto. Le prime due sequenze della presentazione son servite per mettere in evidenza alcuni cambiamenti portati, da una parte negli scontri più epici e dall'altra in quelli più comuni e che faranno più spesso compagnia al giocatore. Mass Effect 3 è grosso, molto più dei precedenti episodi. Il Capitano si trova sull'orlo di quello che sembra un reattore (il video è quello presente in questo articolo), che viene colpito richiamando un attacco aereo della Normandy che sfreccia sopra sganciando un missile. Dall'esplosione esce un Razziatore enorme, che riempie lo schermo e inizia a inseguire Shepard per una vallata al tramonto, tappezzata d'alberi e piena di dettagli, tra nubi di polvere e esplosioni da tutte le parti. Scontri come questi saranno all'ordine del giorno nel terzo capitolo.
La seconda sequenza, invece, è servita per mettere in evidenza le novità dei combattimenti standard: molto più veloci, col sistema di copertura più preciso e con le mappe che si svilupperanno anche in verticale, visto che il Capitano sarà in grado di saltare, dove previsto,

Una prova spaziale

dentro cavità aperte nel pavimento, e di saltare sopra voragini e coperture, anche grazie a una capriola che gli consente di scattare verso i ripari. Insomma, dovrebbero essere sequenze molto più dinamiche e in linea coi migliori shooter in circolazione, anche grazie a una rinnovata intelligenza artificiale per tutti gli avversari. Il factotum e i poteri tecnici diventano aggressivi con una lama d'energia che Shepard tira fuori per trafiggere i nemici nei combattimenti corpo a corpo con un'animazione che non facciamo fatica a ipotizzare possa diventare iconica per la serie. La scena era ambientata in un complesso residenziale, composto di tantissimi appartamenti con terrazze percorse da rivoli d'acqua al tramonto. Colori e dettagli meravigliosi con quel gusto tipico della serie e che è un vero e proprio segno distintivo. Questo è stato anche il momento per sottolineare un ritorno ad alcuni aspetti tralasciati nel secondo capitolo, tesi a dare maggiore profondità sotto il profilo ruolistico: nel salire di livello, Bioware ha introdotto quelle che sostanzialmente sono sotto classi, sfumature di abilità che differenzieranno l'evolversi dell'albero di skill del personaggio (immaginate un soldato che, salendo di livello, potremo volere più capace sotto il profilo del comando, piuttosto che nella difesa o nell'attacco, attribuendogli abilità e poteri ogni volta diversi); viene anche introdotto un nuovo livello di customizzazione delle armi che potranno essere modificate a piacimento assemblando tutti i componenti che potranno essere comprati e raccolti in giro per l'universo, ognuno dei quali darà vita ad armi uniche anche nell'aspetto.

E tre!

L'ultima parte, del tutto inedita, era tutta dedicata a quelle sequenze che hanno fatto la fortuna di Mass Effect: la terra, in una città percorsa dall'acqua con grattacieli a perdita d'occhio, è invasa dai Razziatori... giganteschi, mentre si muovono sullo schermo distruggendo tutto. Shepard, insieme al fido David Anderson cerca di mettersi in salvo, raccogliendo forze e superstiti lungo la strada. Il conflitto infuria, navi spaziali si schiantano nei grattacieli e Shepard cerca di fare del suo meglio confrontandosi con Anderson e con alcuni personaggi coi quali interagire cercando di convincerli a seguirlo sulla Normandy. Al solito, ad ogni scelta di dialogo (che su X360 potrà essere selezionata con l'uso del microfono di Kinect) seguiranno conseguenze diverse, alcune drammatiche.
Mass effect 3 sembra confermarsi come uno dei titoli di maggior spessore in uscita entro i prossimi 12 mesi, soprattutto visto che Bioware sembra voler migliorare tutte le caratteristiche tipiche della serie, recuperando anche alcuni elementi RPG che erano stati trascurati nel secondo capitolo, in favore di dialoghi e relazioni tra personaggi. L'Unreal Engine è sfruttato sempre meglio con visuali tra le migliori viste in titoli che lo utilizzano e il solito lavoro fatto su materiali e luci, ora ancora migliorate dalle ombre che non sembrano offrire il fianco a sbavature o retini. Il frame rate pare del tutto stabile anche nelle situazioni più caotiche, tranne quando il numero di nemici sale vertiginosamente (siamo arrivati a contarne 12 su schermo nella sequenza più animata). Dopo quanto visto in L.A. Noire, a dire il vero, proprio le espressioni facciali, che fecero notare Mass Effect tra i giochi di prima generazione, mostrano un po' il passo, risultando inevitabilmente più rigide di quanto sia possibile fare con l'engine di Rockstar e Team Bondi. Il contesto grafico nel globale, però, teme ben pochi rivali nel panorama degli Action RPG su console. Pare banale, ma ovviamente continueremo a seguire Mass effect 3 nei prossimi mesi e fareste male a non seguirci nell'attesa.

CERTEZZE

  • Combattimenti al top
  • Profili RPG recuperati
  • Ambientazione unica

DUBBI

  • Mantenere l'hype
  • Combinare azione e profondità definitivamente