40

Tre è il numero perfetto

Con la terza uscita, Saints Row tenta il colpaccio sfruttando la temporanea latitanza di GTA dalle scene videoludiche

PROVATO di Andrea Palmisano   —   20/08/2011
Tre è il numero perfetto

Sebbene mai in grado di raggiungere i livelli qualitativi e di vendite del paradigma de genere di casa Rockstar, la serie Saints Row prodotta da THQ è riuscita ad ottenere nel corso del tempo un più che consistente numero di fan, i quali hanno apprezzato la deriva particolarmente umoristica e sopra le righe accompagnata dal gameplay più accessibile del free roaming realizzato da Volition. Dopo averlo soltanto osservato durante l'E3, in occasione della GamesCom di Colonia abbiamo invece avuto modo di provarlo con mano per la prima volta, grazie ad una sessione di gioco durata circa un'ora che ci ha permesso di chiarirci un po' le idee su un prodotto comunque ancora incompleto e piuttosto lontano dal rilascio sul mercato.

Lascia stare i Santi

La prima parte della demo era incentrata su una missione di rapina di una banca da parte dei Saints; tutto sembra filare liscio, e probabilmente la banda già immagina di avere i soldi in tasca, quando invece le cose prendono una piega decisamente diversa e ben presto si passa ad imbracciare le armi, tra proiettili che fischiano da ogni direzione. Il resto del livello è una specie di montagna russa di eventi con l'arrivo degli Swat, il supporto di elicotteri da abbattere uno dopo l'altro con relative esplosioni, il tentativo di fuga con la cassaforte e via dicendo; situazioni assolutamente assurde, esagerate ed esilaranti, accompagnate spesso da scene di intermezzo di pregevole realizzazione che riescono nello scopo di sottolineare ulteriormente l'atmosfera sopra le righe che è l'ingrediente principale del gioco. Concluso questo spezzone siamo poi passati all'area di gioco più tradizionale, ovvero tra le strade della nuova città di Steelport che farà da teatro alle vicende. In realtà solo una fetta di questa era accessibile, e alcune missioni ancora work in progress erano bloccate, ma buona parte dei contenuti destinati ad essere presenti nella versione finale erano invece a disposizione. Sicuramente particolarmente divertente la fase di personalizzazione del proprio personaggio, attraverso un editor davvero duttile e capace di andare ad intaccare una marea di elementi dell'aspetto dell'alter ego; noi abbiamo puntato su un muscolosissimo uomo di 100 anni dalla pelle verde con voce femminile, le guance truccate e il rossetto nero, ma davvero si potrebbero perdere decine di ore soltanto in questa sezione per provare tutte le varianti.

Tre è il numero perfetto

Con il nuovo raffinato look siamo quindi usciti per strada, e ovviamente la sensazione di familiarità con il tipo di gameplay è assolutamente evidente; Saints Row: The Third si gioca esattamente come i precedenti, che a loro volta si giocavano come i GTA. Ecco quindi che si possono prendere auto e mezzi sbattendo fuori dall'abitacolo i conducenti, dirigersi verso le missioni evidenziate con un'icona sulla mappa, e affrontare tutta una varietà di situazioni che nella maggior parte dei casi hanno come ingrediente principale sparatorie e omicidi di vario tipo. Ma non solo, sia chiaro: in quelle denominate insurance fraud per esempio è necessario recarsi ad un incrocio e farsi investire quante più volte possibile, ma ce ne sono tantissime altre di diversa natura e destinate a dare maggiore varietà all'avventura. Destinata a tornare è anche la modalità Mayhem, in cui l'obiettivo è semplicemente quello di causare più danno possibile. Un capitolo a parte meritano le armi: certo, pistole mitragliette e fucili non mancheranno, ma che ne dite di un mega dildo viola di gomma o di un cannone spara polipi esplosivi? In realtà a parte le dissacranti e iper trash invenzioni di Volition per quanto riguarda le situazione offerte, le meccaniche e il gameplay sono quindi decisamente familiari e convenzionali; un elemento di cui chi era in attesa dell'evoluzione del genere dei free roaming deve tenere in considerazione, dal momento che non sarà di certo Saints Row: The Third a decretare il passo in avanti del filone. Anche dal punto di vista tecnico la produzione THQ alterna buone cose ad altre meno impressionanti, come per esempio la presenza piuttosto evidente di bad clipping durante le fasi di guida; su tale difetto però preferiamo lasciare il beneficio del dubbio attendendo la versione finale. Tutto sommato quindi Saints Row: The Third alla prova dei fatti ci ha lasciato l'impressione di essere un prodotto competente, ben realizzato, estremamente caratterizzato per quanto riguarda lo stile delle situazioni offerte e la esagerazione dell'umorismo; sarà probabilmente destinato a fare la gioia degli amanti dei titoli free roaming, a patto di non attendersi nulla di nuovo per quanto riguarda le meccaniche di gioco.

CERTEZZE

  • Caratterizzazione unica e sopra le righe
  • Grande varietà di missioni
  • Sembra decisamente divertente

DUBBI

  • Motore grafico da migliorare sotto alcuni aspetti
  • Non aggiunge nulla alle meccaniche del genere