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Abbiamo provato la campagna single player di Broken Arrow, che ci ha convinti ad arruolarci

Broken Arrow è uno strategico in tempo reale su larga scala complesso e sfaccettato, che potrebbe rivelarsi un capolavoro del genere.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   17/02/2025
Alcuni elicotteri riprodotti in Broken Arrow
Broken Arrow
Broken Arrow
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Finalmente siamo riusciti a provare la versione semi definitiva di una parte della campagna single player di Broken Arrow, strategico in tempo reale su larga scala di Steel Balalaika che vede contrapporsi americani e russi in una guerra feroce, con ambientazione contemporanea, combattuta su più fronti. Il gioco completo uscirà a giugno 2025, ma già da ora possiamo dirvi che se siete tra quelli che hanno seguito il progetto nel corso degli ultimi anni, avete fatto benissimo a farlo, perché potrebbe rivelarsi un capolavoro. Ma non affrettiamo i giudizi e vediamo cosa ci aspetta.

La guerra è spietata

Broken Arrow chiarisce immediatamente che non è uno strategico in tempo reale come tutti gli altri e non vuole esserlo. Semplicemente non è interessato a seguire le orme dei vari Dune 2, Command & Conquer, Warcraft e affini, preferendo un approccio più realistico. Lo fa capire già dal tutorial, in cui spiega nel dettaglio le diverse unità e il loro funzionamento, prendendosi più di mezz'ora per mostrarci le relazioni che intercorrono tra le stesse e come è meglio utilizzarle sul campo di battaglia.

Alcuni corazzati di Broken Arrow
Alcuni corazzati di Broken Arrow

Si tratta di un tutorial narrativo in cui facciamo la conoscenza di alcuni dei personaggi che popoleranno la campagna, durante la quale dovremo respingere le forze russe e convincere il resto del mondo ad acquistare le nostre armi.

In Broken Arrow la fase di onboarding, che potremmo tradurre come "fase di inserimento", in cui ci vengono spiegate le regole e ci viene permesso di assimilarle e di trasformarle in processi mentali automatici, indispensabili per iniziare a giocare con efficacia (in modo barbaro lo possiamo definire come quel momento in cui smettiamo di ragionare sul funzionamento di interfaccia e meccaniche e iniziamo a ragionare con l'interfaccia e le meccaniche), è particolarmente lunga perché ci vengono comunicate una serie di informazioni complesse che puntano da subito a definire il loro target e ad avvertire che non ci si trova di fronte a un RTS tradizionale. Stiamo invece per giocare a uno strategico su larga scala che mira a simulare nel modo più convincete possibile le dinamiche del campo di battaglia.

Detto questo, dobbiamo fare un plauso a Balalaika per come è riuscita a coniugare complessità e chiarezza dell'interfaccia che, pur dovendoci fornire molte informazioni, lo fa sempre in modo limpido, senza creare ambiguità e senza mai portarci fuori dal gioco. Naturalmente i fattori da considerare sono tanti, ma era inevitabile che fosse così ed è evidente come si sia fatto un grosso lavoro di organizzazione, che ritorna durante le partite, dove ci si può lasciare andare liberamente al flusso di gioco, consci di avere tutto sotto controllo.

Gli errori si pagano

Gli obiettivi di Broken Arrow ci sono stati ancora più chiari affrontando la prima missione a livello di difficoltà normale (il medio di tre disponibili). Versione breve: siamo stati spazzati via perché abbiamo giocato malissimo. Abbiamo provato a usare degli schemi collaudati, in particolare quello di sfondare ammucchiando unità, ma siamo stati respinti in un batter d'occhio. Pensavamo di poter vincere in scioltezza sfruttando solo la nostra potenza di fuoco, ma era una pia illusione.

In Broken Arrow dimenticatevi di vincere ammucchiando truppe
In Broken Arrow dimenticatevi di vincere ammucchiando truppe

Quindi abbiamo iniziato a osservare meglio il campo di battaglia. La missione richiede, per prima cosa, di verificare se un convoglio delle forze nemiche, nel caso quelle russe, abbia intenzioni pacifiche o bellicose. All'abbattimento di un nostro drone, con la risposta ormai chiara, iniziano le danze. Il nostro obiettivo diventa quello di mantenere alcune posizioni, in attesa dell'arrivo di rinforzi aerei. Queste sono degli incroci strategicamente determinanti per il controllo dell'area. Non riusciamo a tenere le prime due, pur sapendo da dove stanno arrivando le unità avversarie, tenute d'occhio dai nostri scout. Probabilmente dovevamo lavorare meglio sull'uso della fanteria e sulla mobilità dei carri Stryker, ma poco importa dopo essere stati costretti ad arretrare. Lezione imparata.

Come già notato durante la prova della modalità multiplayer di qualche mese fa, i combattimenti di Broken Arrow non si svolgono mai dalla corta distanza, ma coinvolgono ampie aree della mappa.

Le armi delle unità di Broken Arrow hanno una gittata molto realistica
Le armi delle unità di Broken Arrow hanno una gittata molto realistica

La gittata delle armi delle unità è molto realistica e c'è sempre da tenere conto della visibilità delle unità (verificabile con un click). Insomma, le battaglie si svolgono quasi sull'intera mappa e non solo in determinate aree, quindi diventa importantissimo capire quali potrebbero essere i punti di vantaggio più efficaci, tra edifici da occupare, alture da cui osservare i dintorni e caratteristiche morfologiche varie, come i le aree boschive in cui far muovere le truppe in mimetica. Il bello del gameplay di Broken Arrow è che non sembrano esserci tattiche che funzionano in ogni situazione, ma bisogna sempre considerare il contesto e le circostanze in cui si fanno certe scelte, badando sempre alla possibilità che ci siano delle sorprese ad aspettarci (sorprese che possono essere evitate avanzando lentamente e sfruttando al meglio unità come gli scout). Ad esempio potremmo subire degli attacchi improvvisi dalle unità di artiglieria del nemico, poste al di fuori della nostra portata, come avviene nella seconda missione, che si svolge in un'area costiera.

I palazzi delle città non fanno solo da sfondo, ma sono delle ottime coperture
I palazzi delle città non fanno solo da sfondo, ma sono delle ottime coperture

Scoprire la posizione delle truppe nemiche è quindi fondamentale. Lo si deve fare prima di muoversi perché, nel caso in cui manchino queste conoscenze e gli avversari conoscano invece la nostra posizione, è facile che si venga sbaragliati. La vita del giocatore di Broken Arrow è davvero dura.

Un'altra situazione estremamente interessante che si può venire a creare, che sembra quasi ironizzare su come funzionano normalmente gli RTS, seppur involontariamente e indirettamente, riguarda gli assembramenti di truppe. Muovere tante truppe insieme, oppure posizionarle una vicina all'altra, ha come unico risultato quello di esporle ai bombardamenti nemici, che possono spazzarle via con pochi colpi. Che siano essi attacchi aerei, come avviene in missioni successive, o che siano colpi della già citata artiglieria, gli unici momenti in cui le truppe vanno ravvicinate sono quelli di recupero, in cui, messe delle risorse e messi dei rifornimenti a terra, diventa possibile curarle o ricaricarle di munizioni. Meglio farlo in luoghi riparati, ovviamente.

Un progresso enorme

Se non lo avete capito, Broken Arrow favorisce un approccio strategico, ossia basato sullo studio del campo di battaglia e sulla capacità di posizionamento e movimento delle truppe, per contrastare l'agile intelligenza artificiale che, a livello di difficoltà normale o difficile, riesce a prendere delle contromosse davvero efficaci alle nostre azioni. Da questo punto di vista, aspettatevi di fallire spesso le missioni, perché il titolo di Balalaika è davvero spietato col giocatore. Non fa sconti in nessun momento e chiarisce ogni volta che può che gli approcci più superficiali non portano da nessuna parte. In questo senso, torna molto comoda la pausa tattica, che consente una pianificazione e un'esecuzione più accurata delle mosse.

In Broken Arrow sono stati riprodotti un gran numero di veicoli
In Broken Arrow sono stati riprodotti un gran numero di veicoli

Non vorremmo che abbiate frainteso: Broken Arrow dà al giocatore ampie possibilità di studiare delle strategie personalizzate e non sembra avere mai situazioni in cui è ammessa una sola soluzione. Semplicemente, vengono penalizzate le scelte più ovvie e pigre. Se pensate di poter vincere solo costruendo carri armati, perché dotati di maggiore potenza di fuoco, state leggendo del gioco sbagliato. Che siano truppe a piedi, corazzate o aeree, ognuna ha le sue debolezze e i suoi punti di forza. Nessuna è infallibile o imbattibile. Bisogna prendere in considerazione non solo la forza, non solo il danno e non solo la quantità di truppe, ma anche la mobilità delle stesse, il tipo di armamento a disposizione, la velocità con cui possono retrocedere o avanzare. Il tutto rende le battaglie davvero complesse e appaganti, soprattutto sulla lunga distanza, con scenari che diventano difficili da domare, in cui tutti i tipi di truppe interagiscono tra loro creando delle dinamiche estremamente interessanti.

Le mappe sono progettate con grande cura
Le mappe sono progettate con grande cura

Naturalmente, non abbiamo ancora provato il gioco completo, quindi è presto per trarre delle conclusioni definitive. Da quello che avete potuto leggere, però, avrete capito che Broken Arrow finora ci è piaciuto, e non poco, tanto da farci venire voglia di continuare a giocare. Un plauso finale merita il lato tecnico. Anche in questo caso vi sapremo ridire in fase di recensione, ma già da ora possiamo garantirvi che rispetto a quanto abbiamo provato in precedenza, allo stato attuale il titolo di Balalaika appare molto più stabile e fluido, segno che gli anni di sviluppo sono serviti a qualcosa.

In realtà c'è poco da aggiungere a quanto scritto nell'articolo: la campagna single player di Broken Arrow si è rivelata essere un'esperienza migliore di quanto ci aspettassimo, almeno nelle sue missioni iniziali. La speranza è che la versione finale confermi tutte le impressioni che ci siamo fatti con la versione in anteprima. Non è scontato che accada, ma di nostro non vediamo l'ora di poter verificare arrivando a finire il gioco.

CERTEZZE

  • Senza compromessi
  • Tante unità da considerare
  • Tecnicamente è migliorato tantissimo

DUBBI

  • I novizi faticheranno
  • Reggerà fino alla fine