Fermi tutti, la notizia è sicuramente una bomba ma già vi vediamo con l'occhio triste nonostante tutto, nonostante Valve abbia oramai ufficializzato l'arrivo di questo nuovo Half-Life: Alyx. Non è il terzo capitolo, ma poco ci manca, visto che è il primo Half-Life dopo il secondo capitolo a nascere inseguendo una nuova rivoluzione tecnica, oltre che probabilmente narrativa. Del resto, dopo tutti questi anni, un normale seguito bidimensionale non sarebbe mai bastato, forse a prima vista sì, ma sul lungo periodo non avrebbe certo sostenuto il peso del passato. Il primo Half-Life, se ricordate, implementò delle soluzioni narrative che hanno fatto la storia, imponendo ad ogni FPS successivo le medesime qualità; Half-Life 2 portò con sé un nuovo motore grafico, uno stile unico e ben riconoscibile, oltre a una simulazione fisica che ci ha permesso di imbracciare un oggetto sensazionale come il Gravity Gun.
Ma allora perché, dopo anni passati a sognare questo momento, non vi vediamo correre felici per strada a festeggiare con un piede di porco in mano? Davvero il fatto che sia un gioco esclusivamente dedicato alla realtà virtuale ha raffreddato all'istante i vostri animi? Pensateci un momento, cosa potevano inventarsi per un nuovo gioco della serie nel 2020 che avesse la stessa carica rivoluzionaria? Valve ha un nuovo visore da spingere, il Valve Index, il loro primo visore senza l'aiuto di aziende come HTC, e per farlo non poteva che rispolverare il suo gioco più famoso, che guarda il caso è proprio Half-Life. In questo Alyx, stando ai rumor e alla logica, tornerà la gravity gun e faranno la loro inaspettata comparsa i Grabbity Gloves, ovvero l'equivalente virtuale dei knucles del Valve Index, i suoi motion controller proprietari. Naturalmente la protagonista sarà Alyx Vance, già vista all'opera come coprotagonista nel secondo gioco e super eroina delle due successive espansioni, se così possiamo chiamarle.
Non sappiamo voi, ma noi non vediamo l'ora di immergerci nel mondo di Half-Life, questa volta, per la prima volta, letteralmente. Parafrasando un famoso calciatore, devi proprio avere un bidone dell'immondizia al posto del cuore per non provare nulla.