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Back 4 Blood: analisi di tutti i nemici, gli zombie e gli infetti presenti nel gioco

Abbiamo giocato la beta di Back 4 Blood per analizzare nel dettaglio tutti i nemici presenti nello shooter di Turtle Rock Studios.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   09/08/2021

Back 4 Blood si pone evidentemente come il sequel spirituale di Left 4 Dead, arrivando a ben tredici anni di distanza dall'uscita del primo episodio della serie prodotta da Valve e cercando in qualche modo di proporre un'evoluzione di quel tipo di esperienza cooperativa a base di zombie.

Ebbene, abbiamo provato su PS5 la beta del gioco, la stessa che tra alcuni giorni sarà disponibile in versione aperta e ci siamo divertiti ad analizzare tutti i nemici inseriti finora dagli sviluppatori di Back 4 Blood nella campagna: dagli zombie comuni agli infetti speciali. Scopriamo insieme l'inquietante bestiario di Back 4 Blood!

I nemici, fra idee e design

Back 4 Blood, la famosa stanza sicura da cui partire
Back 4 Blood, la famosa stanza sicura da cui partire

La formula di Back 4 Blood riprende quella del già citato Left 4 Dead in maniera puntuale, il che probabilmente rappresenta tanto il punto di forza quanto una chiara debolezza del gioco: chi ha passato centinaia di ore con il titolo d'esordio del team, diversi anni fa, potrebbe provare fin da subito una certa stanchezza e un'inevitabile sensazione di già visto di fronte alle missioni, ma allo stesso modo chi desiderava cimentarsi nuovamente con questo tipo di esperienza avrà pane per i propri denti.

Diciamo subito che gli obiettivi sono quelli che immaginate, ovverosia partire da una stanza sicura e raggiungere quella successiva dopo aver attraversato uno scenario discretamente ampio, sfaccettato e soprattutto strapieno di zombie. I nemici sono posizionati in maniera differente secondo le decisioni di un'intelligenza artificiale deputata proprio a questo compito, ma non mancano meccanismi in grado di innescare orde improvvise e inaspettate, come gli stormi di uccelli, gli allarmi e gli immancabili interruttori da attivare per poter procedere oltre.

Back 4 Blood, gli Sterminatori sparano dall'alto a un'enorme quantità di zombie
Back 4 Blood, gli Sterminatori sparano dall'alto a un'enorme quantità di zombie

Se strutturalmente Back 4 Blood risulta ampiamente già visto, insomma, anche il concept alla base dei nemici che ci troveremo ad affrontare segue in maniera precisa il solco tracciato nel 2008, distinguendo non-morti comuni, diciamo così, che si ammassano senza troppi pensieri cercando di eliminarci sfruttando la superiorità numerica, e creature speciali che vanno affrontate preferibilmente in collaborazione con i compagni, visto che godono di una maggiore resistenza e possono infliggere danni ingenti.

È vero: fra gli oggetti che gli Sterminatori possono equipaggiare c'è anche un comodo taser che consente finalmente di liberarsi da eventuali prese mortali effettuate proprio da questa tipologia di avversari, senza dunque che si sia costretti ad attendere l'eventuale aiuto della squadra, magari quando ci troviamo a una grande distanza e tale evento non fa che determinare l'uccisione di un giocatore.

Back 4 Blood, un'immagine della raccapricciante Acuminata
Back 4 Blood, un'immagine della raccapricciante Acuminata

Tuttavia, come detto, le prerogative sono le stesse di sempre e anche sul fronte delle caratteristiche si nota per forza di cose il riciclo di alcune idee. Il Maleolente, per cominciare, non è altro che una versione ancora più brutta del Boomer, e come quest'ultimo esplode al contatto, proiettando violentemente i personaggi a distanza.

Allo stesso modo, l'Acuminata si pone come una sorta di incrocio fra uno Spitter e un Hunter, capace com'è di rimanere incollata ai muri e dunque di sputare i suoi succhi acidi da una grande distanza, bersagliandoci finché non riusciremo a eliminarla con i nostri proiettili, oppure immobilizzandoci con il suo muco.

Back 4 Blood, ecco il Colosso con il suo braccio deforme e gigantesco
Back 4 Blood, ecco il Colosso con il suo braccio deforme e gigantesco

Altro giro, altra somiglianza: la Talpa, con il suo lungo collo deforme, è una variazione sul tema della Witch e come lei può emettere suoni in grado di richiamare rapidamente un'enorme orda, mentre il Colosso somiglia per certi versi al buon vecchio Tank, dotato com'è di un grosso braccio che usa a mo' di martello da guerra contro le sue vittime, con anche la possibilità di afferrarle e stritolarle.

Dopodiché c'è la novità degli enormi boss mutanti alti sei metri che spuntano dal terreno e lanciano sugli Sterminatori grossi massi, ma che vantano una mobilità piuttosto limitata e compaiono spesso in prossimità di zone al chiuso (vedi la stazione abbandonata) a cui non possono accedere, dandoci la possibilità di trovare un rapido riparo mentre continuiamo a bersagliarli.

Si tratta ovviamente solo di una delle tante tattiche "spicciole" che potremo mettere in atto nella campagna di Back 4 Blood, a patto di poter contare su di un team un minimo coordinato per far fronte ai tantissimi zombie e ai nemici speciali che ci troveremo ad affrontare, molti dei quali ancora non rivelati.

La speranza è che proprio negli elementi avvolti dal mistero i ragazzi di Turtle Rock Studios abbiano inserito qualche importante variazione sul tema, perché appunto il rischio è quello di presentarsi al lancio con un'esperienza fondamentalmente già vista e con pochi elementi inediti in grado di donarle una nuova freschezza. Staremo a vedere.

Presupposti narrativi

Back 4 Blood, lo sguardo inquietante di uno zombie
Back 4 Blood, lo sguardo inquietante di uno zombie

Come probabilmente saprete, Back 4 Blood è ambientato nell'ormai tradizionale scenario post-apocalittico in cui un misterioso parassita ha trasformato la maggior parte delle persone in zombie, costringendo una piccola percentuale di sopravvissuti a rintanarsi per evitare di essere divorati dai morti viventi che hanno invaso le strade e messo le città a ferro e fuoco.

In questo contesto così oscuro e disperato si erge un gruppo di eroi coraggiosi, gli Sterminatori: persone che hanno scoperto di essere in qualche modo immuni all'agente patogeno e che vogliono darsi da fare per provare a riportare il mondo alla normalità, ripulendo le zone infestate a colpi di arma da fuoco nell'attesa che gli scienziati rimasti trovino un qualche rimedio contro l'infezione.

Gli Sterminatori

Back 4 Blood, ecco gli Sterminatori
Back 4 Blood, ecco gli Sterminatori

Avviata la beta, il titolo di Turtle Rock Studios ci catapulta a Fort Hope, un insediamento che funge da hub e che potremo esplorare per modificare le carte a nostra disposizione (una delle novità del gioco, per cui vi invitiamo a leggere il nostro provato di Back 4 Blood) e accedere alle partite, partecipando a una sessione in corso oppure creando una nuova lobby, sia coinvolgendo eventuali amici presenti online che perfetti sconosciuti tramite un sistema di matchmaking che per il momento funziona piuttosto bene.

In questi test preliminari potremo selezionare quattro degli otto Sterminatori presenti nella versione completa: Hoffman, un tizio di mezza età specializzato nella gestione delle munizioni; Walker, un ex ranger dell'esercito che può infliggere danni aggiuntivi e aumentare la propria precisione di tiro; Hollie, una sorta di Harley Quinn che ha votato la sua vita a combattere gli zombie; e infine Evangelo, agile e sfuggente, che parla tanto e sa dare il proprio contributo alla squadra.