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Biomutant: l'anteprima dalla Gamescom 2018

Quando manca ancora parecchio all'uscita, in occasione della Gamescom 2018 abbiamo scoperto nuove informazioni interessanti su Biomutant

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   23/08/2018

Fin dal suo annuncio, Biomutant si è presentato come un progetto ambizioso, atipico e divertente. Un articolato action RPG con un vasto mondo post-apocalittico, combattimenti d'arti marziali e improbabili armi imbracciate da buffi animali antropomorfi? È chiaro che, con un tale biglietto da visita, il progetto del team svedese Experiment 101 abbia subito destato l'attenzione di molti. A un anno di distanza dalla prima presentazione pubblica, la Gamescom 2018 ha però riservato una buona notizia e una cattiva notizia. Partiamo dalla cattiva: l'uscita di Biomutant è stata posticipata alla prossima estate, e tra i motivi - ci confidano gli sviluppatori - c'è il timore di passare in sordina durante quello che nei prossimi mesi sarà un periodo affollato da blockbuster, nomi altisonanti e giochi molto attesi. La buona notizia è che già oggi questo progetto realizzato da diciotto persone sembra estremamente solido, frenetico e ricco di contenuti, e seppure ancora grezzo e a tratti impacciato, ha davanti abbastanza tempo per permettere di limare gli spigoli di quello che è stato senza dubbio tra i giochi più interessanti della fiera tedesca.

Biomutant 2

Tanta roba

Nel raccontare le fonti di ispirazioni dietro le meccaniche di Biomutant, il director Stefan Ljungqvist non si fa problemi a scomodare i pezzi da novanta. Devil My Cry, Ratchet & Clank, Monster Hunter, Metro e Zelda: Breath of the Wild sono solo alcuni dei nomi menzionati durante la presentazione del gioco alla Gamescom 2018. Biomutant è effettivamente questo: un minestrone di idee, meccaniche ed elementi di design che tuttavia, assieme, danno vita a un gioco d'azione con una sua chiara identità. Al centro dell'ampio open world ci sarà un gigantesco albero della vita, dotato di cinque grandi radici che si allungano in altrettante aree differenti. Ognuna di queste zone ha un'ambientazione diversa abitata da nemici particolari, e sconfiggendo il boss che erode la radice dell'albero è possibile risanare quell'area e, alla fine, l'intero mondo post-apocalittico. Le somiglianze con la Hyrule di Zelda: Breath of the Wild si estendono anche al tipo di narrazione ed esplorazione non lineare. Anche in Biomutant sarà possibile liberamente scegliere in che direzione andare e l'ordine con cui visitare le differenti aree del mondo, mentre enorme importanza avranno le missioni secondarie, che man mano porteranno a esplorare zone sempre più distanti e ampie. Anche per questo motivo la storia principale sarà spesso astratta o appena accennata, così da lasciare a chi gioca la libertà di esplorare la mappa e scoprire i retroscena del mondo, dei suoi abitanti e del suo personaggio. Personaggio che andrà creato attraverso un editor immediato eppure profondo, che altera l'aspetto estetico in base alle sue caratteristiche. Aumentare la forza fisica dà al personaggio una maggiore massa muscolare, mentre aggiungendo punti all'intelligenza, la sua testa si allungherà e ingrandirà sempre di più.

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Il cuore dell'esperienza sarà tuttavia il sistema di combattimento, che mescola acrobatici scontri corpo a corpo con armi da fuoco con cui colpire dalla distanza. Le animazioni possono essere interrotte per passare in qualsiasi momento da un'azione all'altra, schivando, saltando e attaccando in maniera fluida e coreografica. Un sistema di combo permette di riempire un indicatore e scatenare una tecnica speciale differente in base all'arma che si sta utilizzando, ci saranno nemici che richiederanno diversi approcci e tipi d'attacco, mentre alcuni mostri più grossi potranno essere cavalcati in stile Monster Hunter per causargli più danni nel minor tempo possibile. Di carne al fuoco ce n'è parecchia: i boss più importanti tenderanno ad avere dimensioni enormi e pattern d'attacco differenti, interagendo con lo scenario circostante nei modi meno prevedibili. Nella sequenza mostrataci, ad esempio, il boss di turno staccava i pali della corrente elettrica per poi utilizzarli come frusta contro il giocatore, prima che quest'ultimo gli entrasse nello stomaco per colpirlo. C'è l'immancabile sistema di crafting per alterare il proprio armamentario, oltre a mech completamente personalizzabili (che utilizzando un apposito editor possono assomigliare, tra i tanti, a un Metal Gear oppure a un enorme panda-robot). Al ciclo giorno/notte saranno poi collegati certi nemici e personaggi, mentre un sistema di mutazioni conferirà al proprio avatar abilità fuori di testa. Una di queste vede il proprio alter-ego circondarsi da un'enorme bolla, che può essere utile per rimbalzare in giro per lo scenario, attutire cadute dall'alto o travolgere gruppi di nemici e oggetti rotolando come in Katamari Damacy. Ci saranno location innevate, ambientazioni sottomarine, deserti estremamente caldi o zone con forte radioattività, e ognuno di questi luoghi richiederà un equipaggiamento particolare per poter essere esplorato agilmente. Al momento tali ambientazioni appaiono un po' spoglie di contenuti e personaggi, ma gli sviluppatori hanno già confermato che queste mappe saranno presto popolate da attività e personaggi in cerca di un buon affare oppure utili a dispensare nuove missioni.

Biomutant Gameplay

Non stupisce che dietro Biomutant ci siano alcuni degli sviluppatori che in passato hanno lavorato a Just Cause. Il nuovo gioco di Experiment 101 è sopra le righe e straborda di idee e meccaniche, puntando tutto su combattimenti divertenti e missioni secondarie che stimolano l'esplorazione, in un'esperienza che dà enorme libertà al giocatore e rischia di essere una delle grandi sorperse del prossimo anno.

CERTEZZE

  • Tante meccaniche e idee ispirate da titoli celebri
  • Sistema di combattimento all'apparenza divertente e profondo

DUBBI

  • Mondo di gioco ancora spoglio