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Darksiders III: la demo di Colonia è superiore alle aspettative

Avendolo visto poco più di un mese fa, ci aspettavamo ben poco dalla prova di Darksiders III alla Gamescom di Colonia. Invece i Gunfire Games hanno saputo sorprenderci.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   23/08/2018

Siamo stati in Texas, a casa loro, e abbiamo provato il loro pargolo per più di un'ora. Credevamo bastasse per farci un'idea precisa di Darksiders III prima dell'uscita, anche perché non manca molto all'arrivo nei negozi dell'atteso terzo capitolo della serie. Eppure i Gunfire Games, probabilmente spinti da sacro furore, sono stati in grado di ribaltare le nostre aspettative, mostrandoci un gioco ben più rifinito di quello che avevamo testato ad Austin, e in grado di evolversi così velocemente da poter offrire ancora innumerevoli sorprese nei prossimi giorni. Certo, hanno giocato una carta piuttosto sicura mostrandoci la prima zona giocabile dell'avventura, ma ciò non sminuisce il fatto che la demo della fiera tedesca sia la ciliegina di una torta ben più gustosa di quanto potessimo immaginare e sperare. Il terzo capitolo della saga è chiaramente un prodotto nato da una passione estrema per la serie, i suoi personaggi, e ciò che rappresentano.

Furiosa e invidiata

Scendiamo nei dettagli: non abbiamo potuto osservare il filmato introduttivo del titolo nello stand di THQ Nordic, ma è risultato comunque evidente come la fase giocata davanti ai nostri occhi fosse l'inizio dell'epopea di Fury, vista la struttura da tutorial e i rimandi alle scorribande di Guerra. Già, perché Fury parte in un'area cittadina distrutta che richiama con forza i toni del primo Darksiders (gioco a cui questo capitolo è sicuramente più vicino rispetto al secondo), e praticamente subito ha a che fare con mostruosità demoniache che gironzolano per le strade, e ostacoli che insegnano a usare le funzionalità alternative della sua "frusta", come la capacità di tramutarla in una sorta di liana nelle vicinanze dei giusti appigli. L'approccio al design dei Gunfire è il solito: vengono introdotte alcune meccaniche, ci si ritrova a doverle usare in scenari gradualmente sempre più complessi per imparare rapidamente a padroneggiarle, e in seguito queste diventano parte di un insieme di abilità indispensabili per affrontare i numerosi puzzle o le fasi platform presenti.

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Nel caso del "corso per amanti della liana", però, l'espediente utilizzato è più d'impatto: si parla di un boss vero e proprio, piazzato dopo pochi minuti e appartenente proprio ai sette bersagli a cui la protagonista dà la caccia, ovvero i Sette Peccati Capitali. Dopo qualche balzo e ondeggiamento, dopotutto, Fury si ritrova a dover massacrare di botte Invidia, una sorta di corvo umanoide con un pessimo carattere e poderosi attacchi magici. Non certo un avversario imbattibile, anche se fin da subito Darksiders III mette le cose in chiaro, intervallando le fasi in cui Invidia scaglia varie magie ad area a momenti pieni di piattaforme (la battaglia si svolge in un edificio che viene gradualmente sempre più devastato), ove diventa necessario raggiungere il bersaglio prima che scateni sul giocatore una devastante magia dall'alto. Insomma, una battaglia d'allenamento che non rinuncia allo spettacolo, ma al contempo non risulta a prova d'imbecille.

Il bello della demo non era però la battaglia contro il boss, bensì la sua capacità di esporre con grande naturalezza l'idea di "mappa interconnessa" di cui i Gunfire ci avevano parlato durante l'evento texano. Il concept infatti, come avevamo già detto, nasce dalla volontà di creare un "metroidvania tridimensionale", ma non ci sarà una precisa mappa da seguire stavolta: Darksiders III cerca di orientare il giocatore con una serie di punti d'interesse visibili da varie zone (un gigantesco albero in lontananza, una cattedrale, e così via) e di collegare questi luoghi con chiari passaggi inizialmente non percorribili senza le giuste abilità. Certo, una struttura simile può mettere in difficoltà alcuni giocatori, ma è una scelta consapevole che aumenta moltissimo il senso di scoperta e la spinta all'esplorazione, e non possiamo che appoggiarla.

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La chicca, più che altro, è legata alla non linearità dell'avventura, visto che una volta raggiunto il fulcro della mappa pare che sarà possibile scegliere più percorsi, e portare quindi Fury a combattere i Sette in ordine variabile, pur mantenendo fissi alcuni snodi della trama (di base, la volontà dei Gunfire è rendere la campagna unica per ogni giocatore). Un'altra cosa, poi, ci ha impressionato: la presenza di nuove manovre nelle combinazioni base di Fury. La prima prova ci aveva divertito molto per la sua elevata difficoltà, ma eravamo rimasti parzialmente delusi dalla semplicità delle combo, specie con a disposizione un'arma interessante come la frusta sopracitata. Beh, i Gunfire ascoltano tutti i feedback interessanti, pare, perché ora Furia può attirare a sé i nemici con una delle combinazioni base, e sembra che gli sviluppatori stiano ancora decidendo se introdurre o meno un'altra serie di manovre legate alle armi secondarie (direttamente correlate ai poteri elementali chiamati Hollow, che sono quattro in totale) e a quella principale.

Ogni settimana che passa Darksiders III viene ritoccato e migliorato, e seppur sia ormai chiaro che la mappa e la campagna principale siano già belle che completate, fa piacere vedere i ragazzi di Gunfire costantemente all'opera, per far uscire un prodotto il più rifinito possibile. C'è poco altro da dire a riguardo: ormai il titolo dedicato a Fury ha dimostrato di potersela giocare con i suoi predecessori, e le nostre aspettative sono molto alte. Speriamo davvero che il team texano possa rispettarle.

CERTEZZE

  • Migliora a vista d'occhio
  • Mappa interconnessa e molto ben strutturata
  • Design intelligente che stuzzica l'ingegno

DUBBI

  • La qualità complessiva è ancora tutta da definire, e il gioco è molto complesso