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Book of Travels, l'intervista al direttore artistico Jakob Tuchten che ci parla del suo originale MMO

Book of Travels ci ha colpito davvero tantissimo in fase di provato, tanto che abbiamo deciso di intervistare il direttore artistico del gioco, Jakob Tuchten.

INTERVISTA di Simone Tagliaferri   —   30/10/2021

Dei giochi provati nell'ultimo periodo, l'MMO Book of Travels è uno di quelli che ci ha colpiti di più, per il suo stile grafico originale e curato e per le idee che si porta dietro, alcune ottime, altre discutibili, ma tutte sicuramente coraggiose. Vagare per le terre di Braided Shores è un'esperienza quantomai rinfrancante e originale, che riesce a stupire in più di un'occasione, grazie alla cura posta nella parte ruolistica, prevalente su tutto il resto. Per questo siamo stati lieti di poter intervistare il direttore artistico, nonché capo della software house Might and Delight, Jakob Tuchten, che ci ha dato diversi chiarimenti sul gioco e suoi suoi obiettivi, raccontandoci anche delle sue fonti d'ispirazione.

Se volete saperne di più sul gioco, vi invitiamo a leggere il nostro provato di Book of Travels.

La genesi

Book of Travels ha uno stile grafico peculiare
Book of Travels ha uno stile grafico peculiare

Presentaci Might and Delight: quanti siete a sviluppare il gioco, come vi siete formati come team?
Might and Delight fu fondata da un gruppo di sviluppatori tripla A che voleva cambiare e mettersi a sviluppare piccoli giochi con un forte focus su idee audaci e innovative. Abbiamo iniziato con un team ridotto, formato da sette persone, che è cambiato molto nel corso degli anni. Siamo arrivati anche a quaranta persone, mentre oggi siamo circa venti a lavorare su Book of Travels.

Come nasce l'idea di un MMO così particolare da mettere in discussione tutti gli stilemi del genere?
Ci sono sempre piaciute le sfide che ci facessero uscire dalla nostra zona sicura e abbiamo "inventato la ruota" in molti dei nostri progetti precedenti. Sentiamo di aver acquisito molti strumenti interessanti quando lavoravamo alla serie Shelter, incentrata sulle emozioni; strumenti che sentivamo essere utilizzabili per un MMO.

Cosa non ti piace gli MMO contemporanei?
Personalmente non ho nulla contro di essi. In realtà è l'esatto opposto! L'unica critica che ci tengo a muovere è che nel fantasy non è rimasto molto "fantasy". A volte sembra essere il genere più prevedibile, quando dovrebbe essere esattamente l'opposto.

Direzione artistica

Esplorare il mondo di gioco è un piacere
Esplorare il mondo di gioco è un piacere

Book of Travels gode di una direzione artistica meravigliosa. Come l'avete decisa? Quando avete capito che quello pittorico era lo stile giusto?
La direzione artistica è ispirata ai paesaggisti del 1920 circa. Ha una sorta di tocco di art nouveau che abbiamo trovato decorativo e piacevole al punto giusto. Uno degli aspetti chiave che abbiamo studiato sviluppando questo stile è che potesse essere eseguito da molti artisti diversi. È stato fondamentale che non diventasse solo il mio stile personale, ma che molte altre persone potessero dipingerlo a loro volta.

Quali pittori vi hanno ispirato maggiormente?
Dal lato accademico pittori quali Alfred Joseph Casson, Ivan Shishkin e Jean-Léon Gérômee. Ma hanno avuto la loro parte anche artisti più affascinanti e giocosi come Tove Jansson e Jiří Trnka.

Utilizzerete altri stili pittorici nelle altre regioni della mappa? O sarà un'esperienza più coesa? Domanda interessante... a oggi l'obiettivo è quello di mantenere uno stile coerente cambiando le palette cromatiche, i biomi e il design. Tuttavia, nutriamo il desiderio di farlo sembrare un mondo credibile a livello geografico. Non vogliamo la solita terra di lava al sud e le solite montagne innevate a nord.

Aspetti del gameplay

C'è molto da scoprire in Book of Travels
C'è molto da scoprire in Book of Travels

Il gioco è affascinante, ma alcuni concetti e meccaniche possono risultare un po' oscuri prima di farne esperienza diretta. Penso ad esempio alle classi dei personaggi o al modo in cui viene gestita la progressione. Avete pensato a un sistema più soft per introdurre il giocatore alle peculiari meccaniche di gioco e alla sua mitologia? Oppure preferite che sia lui a scoprire tutto da solo giocando?
Consideriamo l'Accesso Anticipato come un'opportunità per calibrare meglio l'esperienza insieme alla comunità. In definitiva, credo che molti sistemi e caratteristiche di gioco cambieranno con il tempo. Book of Travels è una roccia che deve, e sarà, levigata dalle onde.

Provando Book of Travels, ci è sembrato davvero di giocare di ruolo, tanta e tale è l'agency del giocatore rispetto a determinate situazioni. Era questo il vostro obiettivo?
In un certo senso sì. Molti giochi hanno utilizzato dei sistemi da gioco di ruolo carta e penna, ma noi ci sentivamo più ispirati dall'incorporare il giocare di ruolo che le statistiche. Sono contento che lo abbiate notato!

Perché avete scelto un sistema di interazione tra i giocatori basato sull'uso di icone?
In parte perché vogliamo un'esperienza multiplayer dall'aura amichevole e libera dai troll. In parte perché riteniamo che in molti MMO leggere le chat riduca il coinvolgimento. Detto questo, staremo a guardare come sarà ricevuta questa caratteristica e probabilmente aggiorneremo, modificheremo o rivedremo il modo in cui si comunica nel gioco alla bisogna.