Tron, Breakout, Rez, ovviamente lo squash. Sono questi gli ingredienti che dovete mescolare per ottenere C-Smash VRS, improbabile, quanto affascinante titolo (pseudo)sportivo in uscita il prossimo 23 giugno su PlayStation VR 2.
Grazie alla demo pubblicata proprio in questi giorni sul PSN, siamo riusciti a farci un'idea sommaria del progetto, nonostante si sia trattato di un assaggio relativamente striminzito rispetto alle molteplici modalità che dovrebbero arricchire la versione finale. Ciò, tuttavia, ci è bastato per farci un'idea globale di ciò che si presenta come una simulazione lievemente bizzarra, che non potrà che attirare l'interesse degli amanti delle esperienze in VR, oltre che di chi soffre il fascino di prodotti futuristici e lievemente astratti come il già citato Rez e Lumines.
Non a caso nominiamo appaiati questi due giochi. Entrambi, difatti, hanno visto la collaborazione di Ken Ishii, DJ e produttore nipponico che ha concorso a crearne le colonna sonora, qui nuovamente coinvolto per rendere ancora più particolare e stilosa la creatura di RapidEyeMovers, team responsabile della produzione.
Una prova di C-Smash VRS breve, resa ulteriormente difficile dalla relativa scarsità di utenti a cui lanciare il guanto di sfida, ma che ha stimolato in noi un certo hype per un gioco che, tra le altre cose, non mancherà di farci sudare un po'.
Un remake in salsa VR
C-Smash VRS, in realtà, è una sorta di remake. L'antico progenitore è Cosmic Smash, esperimento del 2001 pubblicato prima in formato arcade e poi su Dreamcast, a grandi linee identico nella forma non fosse per la tipologia di fruizione che, come facilmente ipotizzabile, all'epoca non contemplava la realtà virtuale. Oggi come allora, si tratterà principalmente di colpire dei rettangoli blu con una pallina, utilizzando la racchetta stretta nella mano dominante e sfruttando pareti, pavimento e soffitto per tracciare traiettorie che tentino, in un colpo solo, di eliminare quanti più bersagli possibile.
In altri termini, riutilizzando i termini di paragone citati poco sopra, si tratta di Breakout con la racchetta da tennis, in uno scenario, asettico e monocromatico, che ricorda alla lontana la realtà digitale ammirata in Tron e relativo seguito.
La realtà virtuale rappresenta ovviamente un valore aggiunto, dal momento che amplifica la sensazione di trovarsi in una stazione spaziale del futuro adibita a questo strambo sport, oltre ad incrementare il coinvolgimento con l'ovvia complicità della coppia di PS VR2 Sense. Se la mano dominante stringe la racchetta, che, come potrete immaginare, dovrete agitare ed inclinare come fareste nella realtà per colpire una pallina, l'altra è utile solo nel servizio, per attirare verso di voi la sfera con l'angolazione che preferite. Nel caso si decida di giocare seduti, o in piedi ma sul posto, l'analogico torna eventualmente utile per muovere l'avatar longitudinalmente. Al contrario, se avete una stanza sufficientemente ampia, potrete muovervi in prima persona, abbandonando anche l'utilizzo dello stick.
Il gameplay è di facile lettura e allo stesso tempo relativamente limitato, con un schema dei controlli che fa completamente a meno dei tasti, non fosse per i grilletti utili per selezionare le voci del menù. Chiunque può apprendere le basi del gioco, chiunque può fare una partita, riuscendo anche a colpire con poca difficoltà qualche rettangolo posto dall'altra parte della stanza virtuale.
Questa sostanziale semplicità viene in parte mitigata dall'aggiunta di piccoli ostacoli, che rendono le partite in singolo lievemente più impegnative e varie. Barriere, bersagli mobili e altri che andranno colpiti più volte per essere abbattuti, sono alcune delle variazioni sul tema che abbiamo potuto saggiare in questa breve demo che, oltre ad una lunga sezione tutorial, divisa in livelli, proponeva solo una delle molte modalità multiplayer che arricchiranno la versione finale di C-Smash VRS.
Non senza un pizzico di fatica nel trovare uno sfidante, l'obiettivo di questa partita era di colpire tutti i bersagli posti alle spalle dell'avversario, prima che lui facesse altrettanto. Si trattava quindi di superare il tennista posto dall'altra parte della stanza, tentando al contempo di indirizzare il colpo affinché colpisse i rettangoli presenti. È stata in quest'occasione che ci siamo resi conto di quanto C-Smash VRS possa essere anche faticoso, dal momento che terminate le partite di prova, ci siamo scoperti sudati e a corto di fiato.
Il gioco, tuttavia, non ci sarebbe parso così affascinante, pur nella sua (momentanea) semplicità, senza l'apporto della colonna sonore, attualmente composta da sole due tracce, entrambe firmate da Ken Ishii, come detto. Il suo contributo, con le sue sonorità techno e futuristiche, regala a C-Smash VRS un tocco di stile non da poco, rendendo tanto più coinvolgente e adrenalinica ogni partita. Del resto, non è un caso se tra un rovescio e un dritto si viene travolti dalla voglia di ondeggiare per seguire il ritmo della musica.
C-Smash VRS ha delle interessanti potenzialità. Difficilmente nella sua versione finale proporrà un gameplay profondo e sfaccettato. Eppure, chi cerca un buon titolo competitivo, immediato e dotato di stile, farebbe bene a tenerlo in considerazione. Gli sviluppatori hanno garantito che sarà presente anche una modalità in singolo, ma va da sé che il gioco sarà principalmente indirizzato al multiplayer online, modalità per cui sono state concepite diverte tipologie di partita, di cui grazie a questa demo abbiamo potuto provarne solo una. Stile grafico, soundtrack e precisione con cui vengono replicati gli input dalla coppia di Sense, lasciano tuttavia presagire un prodotto ben concepito e realizzato. Staremo a vedere in sede di recensione se colpire blocchi, pur in diverse salse, basterà per garantire un divertimento duraturo e valido anche sul medio e lungo periodo.
CERTEZZE
- Stile minimale alla Tron
- Colonna sonora coinvolgente
- Sistema di input semplice e funzionale
DUBBI
- Serviranno server sempre pieni per far vivere questo gioco
- Profondità e varietà delle modalità tutta da comprovare