Call of Duty: Modern Warfare, il provato della beta multiplayer

Con Call of Duty: Modern Warfare Infinity Ward sembra voler dare una svolta alla serie COD, nel senso che vuole differenziarsi dai capitoli degli altri studi in modo più radicale di quanto fatto in passato. Provata la beta multiplayer, chiusa poche ore fa, questa impressione, nata dal materiale rilasciato negli ultimi mesi, si è rafforzata ancora di più.

Non che manchino i punti di contatto con altri capitoli, in particolare con il suo omonimo Call of Duty: Modern Warfare, ma qui l'identità del gameplay è decisamente più marcata e l'approccio generale è molto più tattico rispetto, ad esempio, al predecessore solo multiplayer, quel Call of Duty: Black Ops 4 ancora oggi giocato, nonostante il calo d'interesse registrato negli ultimi mesi.

Tra le novità che spiccano maggiormente, anche perché ha un'importanza centrale per il gameplay, c'è il peso dei movimenti dei personaggi, che non sembrano più schizzare per le mappe, ma rendono in modo molto più marcato la loro presenza fisica in ogni azione che compiono, sia essa un semplice scatto, l'afferrare un'arma o strisciare lungo una copertura. L'azione ne risulta rallentata rispetto a quanto ci si aspetti da un Call of Duty, ma a guadagnarne è la strategia di gioco, che ora va curata con maggiore attenzione. Anche le mappe sembrano riflettere questa nuova impostazione, ricche come sono di edifici e oggetti da utilizzare come coperture. Il tutto è pensato per consentire spostamenti più ragionati e meno impulsivi mentre si va alla ricerca dei nemici.

Qualcuno potrebbe affermare che il rischio che si corre è quello di riempire i server di camper, ma in realtà ci sono diversi modi per neutralizzarli, anche se, come facilmente intuibile, correre in campo aperto senza preoccuparsi di nulla porta spessissimo a essere uccisi ignobilmente. Chissà come reagiranno i fan della serie a questa scelta così radicale, che ha effetti sensibili sul gameplay. Sicuramente chi ama un gameplay più veloce, diciamo più arcade, avrà da ridire, ma di nostro abbiamo apprezzato moltissimo il cambio di ritmo, che aggiunge qualcosa anche all'atmosfera delle partite.

Gameplay

Consci di non poter vincere senza mettere in campo un minimo di assennatezza, ci siamo trovati più volte a osservare con grande attenzione il luogo in cui ci trovavamo, per studiare dove piazzare l'arma in modo da ridurne il rinculo, o per capire da dove sarebbero arrivati i nemici ascoltando il rumore dei loro passi. Abbiamo anche iniziato a dare più importanza al gioco di squadra, visto che agire in completa solitudine non si è mai rivelata una tattica vincente.

Purtroppo in molti casi a essere fastidiosi sono stati gli altri giocatori, soprattutto quelli che hanno provato a giocare a Call of Duty: Modern Warfare come se fosse un altro COD.

Immaginiamo che, visto il brand, si aspettassero una maggiore aderenza ai suoi canoni, ossia una maggiore velocità generale dell'azione. Il risultato è stato quello di ritrovarsi dentro ad alcune partite con dei giocatori conigli che saltellavano di qua e di là, facendosi massacrare senza pietà, mentre gli altri provavano a essere più aderenti a quello che è lo spirito del nuovo gioco. Qualcosa di simile è successa con i droni, usati davvero a sproposito da moltissimi giocatori, a volte solo per dare fastidio. Immaginiamo che il tutto sia dovuto non solo al rifiuto delle novità, che va sempre messo in conto, ma anche alle aspettative e all'abitudine: in fondo la serie COD produce seguiti da tre generazioni di console, quindi molti considerano certi aspetti del gameplay come sedimentati e immutabili. Fortunatamente non è così. Rimane da vedere come Infinity Ward riuscirà a far convivere le due anime della fanbase, ossia se proverà a convertire tutti al nuovo gameplay, oppure se di aggiornamento in aggiornamento farà sempre più concessioni alla vecchia formula, come ad esempio fatto con la reintroduzione della mini mappa nella beta, chiesta a gran voce nonostante cozzi con le nuove dinamiche di gioco.

Personalizzazione

Parlando di questioni più spicce, la beta di Call of Duty: Modern Warfare compredeva solo alcune modalità, accessibili tramite matchmaking: Deathmatch a Squadre, Deathmatch a Squadre 10v10, Dominio, Dominio per 20 giocatori e Quartier Generale.

In totale si poteva giocare su tre mappe (in realtà cinque se consideriamo le varianti notturne), tutte di dimensioni differenti: Hackney Yard, Azhir Cave e Grazna Raid. Ogni giorno è stata inoltre attivata una modalità speciale che ha permesso di provare altre caratteristiche di gioco.

Parlando di personalizzazione, la beta di Call of Duty: Modern Warfare ha permesso di provare il sistema Gunsmith, che consente di aggiungere fino a cinque diversi accessori alle armi, ognuno con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Vista la pletora di oggetti sbloccabili, ci sarà ampio spazio per la sperimentazione, così da ricercare l'arma perfetta per il proprio stile di gioco. In termini di meccaniche, si è invece rivelata funzionale al nuovo stile di gameplay la possibilità di cambiare equipaggiamento a metà match, così da lasciare spazio per ripensamenti dell'ultima ora.

Dal punto di vista tecnico è impossibile non notare la stabilità generale del gioco, che non si è mai bloccato nonostante sia ancora in beta, mentre sospendiamo il giudizio sul lato visivo vero e proprio, che ci riserviamo di trattare adeguatamente in fase di recensione.