Sdoganato, rivoluzionato e riportato in auge da J. K. Rowling col suo Harry Potter, il genere letterario "young adult" risale in realtà a molto, molto tempo prima. Oggi la denominazione abbraccia un significato molto più ampio, tuttavia già nel 1800 si definiva "young adulthood" quella fase della vita, tra i quattordici e i ventuno anni, in cui gli adolescenti essenzialmente si emancipano, superano la pubertà e si affermano nella società. La narrazione "young adult" si impernia quindi sulla formazione dei protagonisti, che spesso si ritrovano ad affrontare vere e proprie sfide - non solo metaforicamente - che scandiscono canovacci coinvolgenti e qualche volta tragici: solo superando queste difficoltà, e spesso ricorrendo a importanti sacrifici, i giovani protagonisti imparano preziose lezioni di vita. Alla luce di ciò, questi adolescenti tendono a comportarsi e a ragionare in modo più maturo: è un aspetto importante della narrazione che rende queste storie appetibili anche a un pubblico adulto.
Per fare un esempio coi videogiochi, Ni no Kuni: La minaccia della strega cinerea è assolutamente un JRPG di tipo "young adult" in cui il giovane protagonista Oliver vive numerose avventure che lo aiutano a crescere e a maturare, sebbene resti più o meno della stessa età per tutta la storia. In effetti, quello dei JRPG è un genere che si sposa con l'approccio "young adult" (basti pensare a Persona 5) anche se i mondi in cui si svolgono queste storie sono complessi, sfaccettati e ricchi di particolari che si presterebbero bene a qualsiasi tipo di adattamento videoludico senza necessariamente seguire la storia del romanzo o del racconto di partenza. Dopo Harry Potter, il genere "young adult" ha invaso i cinema con le trasposizioni di romanzi e racconti che magari conoscevano in pochi, affidati a registi e attori famosi che hanno attirato l'attenzione su queste pellicole e ci hanno mostrato mondi nuovi e curiosi che sarebbero potuti diventare interessanti videogiochi. Vediamo insieme cinque franchise che ci hanno particolarmente colpito.
The Divergent Series
Disponibile su Infinity per chi se la fosse persa, questa sfortunata serie è cominciata nel 2014 e si è conclusa anzitempo nel 2016: ispirata ai tre romanzi di Veronica Roth, la saga cinematografica avrebbe dovuto contare quattro film, tuttavia lo scarso successo del terzo - Allegiant - ha condotto alla cancellazione dell'epilogo. Per qualche tempo si è parlato di una serie televisiva che avrebbe dovuto chiudere il cerchio, ma poi non se n'è fatto più nulla. I tre film hanno lanciato la giovane attrice Shailene Woodley che interpreta la protagonista Beatrice "Tris" Prior: il cast è effettivamente piuttosto blando, se escludiamo la sempre ottima Kate Winslet nei panni del villain, ma la premessa e il futuro distopico in cui si svolge la storia sono davvero interessanti. In questa Chicago separata dal resto del mondo, la società è divisa in fazioni: ogni cittadino sceglie la propria fazione a sedici anni, perseguendo una particolare virtù. Tris è una divergente, cioè non ha una predisposizione naturale verso una fazione piuttosto di un'altra. In una società tenuta rigidamente sotto controllo come questa, i divergenti rappresentano un'anomalia pericolosa da eliminare, e per questo motivo Tris dovrà imparare a nascondere la sua natura e, contemporaneamente, scoprire che cosa c'è oltre le mura che circondano la città.
Percy Jackson e gli dèi dell'Olimpo
I due film, invero bruttarelli, che sono arrivati al cinema hanno proiettato un'ombra piuttosto cupa su una serie che in realtà avrebbe meritato molta più attenzione. Rick Riordan ha scritto cinque romanzi incentrati sul giovane protagonista Percy, il quale fa la sua comparsa nelle altre saghe dello stesso autore, per esempio nelle avventure norrene di Magnus Chase. Percy Jackson è un semidio, per la precisione il figlio di Poseidone, e come tanti altri ragazzi è cresciuto senza conoscere l'identità di suo padre a causa di un patto stretto dagli dèi dell'Olimpo. Una volta scoperta la sua natura, Percy entra in un mondo surreale in cui i miti greci si fondono con la vita di tutti i giorni. Sfortunatamente, cominciano anche i guai, perché gli dèi complottano gli uni contro gli altri e alcuni semidei come lui non hanno preso bene l'abbandono dei loro genitori. Come dicevamo, i due film coprono neanche metà della saga principale e, sebbene abbiano reso famoso il protagonista Logan Lerman, e vantino un cast di prim'ordine, interpretano anche in modo piuttosto bislacco l'immaginario di Riordan. Sono anche le storie più deboli: purtroppo non vedremo mai l'epico sviluppo della saga che, a un certo punto, si discosta molto dall'idea di un Harry Potter in salsa greca per assumere una fisionomia tutta sua.
The Hunger Games
Oggi è più facile ricordare Jennifer Lawrence per aver interpretato Katniss Everdeen nei quattro film ispirati ai tre romanzi di Suzane Collins (e Mystica nei recenti X-Men) anche se nel 2012 ha vinto un Oscar come migliore attrice per il film Il lato positivo, uscito soltanto pochi mesi dopo The Hunger Games. C'è da dire che la Lawrence, straordinaria quando vuole, ha davvero infuso un grande carisma nel personaggio di Katniss che, grazie a lei, è diventato iconico. La saga di The Hunger Games affronta alcuni temi molto scomodi: è ambientata in un futuro distopico in cui la capitale della fittizia nazione di Panem, Capitol City, esercita il potere sui distretti adiacenti, sottomettendoli e costringendoli alla povertà con la minaccia dei cosiddetti Hunger Games, tornei annuali in cui si affrontano nella stessa arena due adolescenti scelti a caso in ogni distretto. Solo uno di loro potrà vincere questa battle royale, e ovviamente Katniss si ritrova a partecipare insieme a un coetaneo cui si legherà sentimentalmente. Nel giro di due film, tuttavia, The Hunger Games cambia quasi completamente faccia, e diventa un tragico racconto di guerra in cui Katniss è costretta ad affrontare una dura realtà in cui si sposano le contraddizioni della pubblicità, dello show business e della manipolazione mediatica.
The Maze Runner
Il protagonista di The Maze Runner - Il labirinto, primo film della trilogia, si chiama Thomas, ma il suo nome è l'unica cosa che ricorda dopo essersi svegliato in una strana struttura insieme ad altri ragazzini come lui. Essendo agile e snello, Thomas viene assegnato a un gruppo di ricognitori che hanno il compito di esplorare il labirinto adiacente e di tornare alla base entro il tramonto, poiché nessuno supera la notte dentro il dedalo. Naturalmente Thomas scoprirà che non tutto è come sembra e che questo labirinto, e la struttura in cui è intrappolato con gli altri ragazzi, nasconde un segreto agghiacciante. Sebbene non vanti un cast particolarmente stellare, The Maze Runner è uno dei film "young adult" più convincenti, anche perché i registi e gli sceneggiatori non l'hanno tirata troppo per le lunghe, limitandosi a portare sullo schermo solo i primi tre dei cinque romanzi di James Daschner: gli ultimi due sono infatti semplici prequel e la saga di Thomas, interpretato da Dylan O'Brien, si conclude nell'arco dei tre volumi e dei corrispondenti tre lungometraggi sottotitolato Il labirinto, La fuga e La rivelazione.
Ender's Game
La lunghissima saga di Orson Scott Card, composta da una ventina di romanzi e racconti, è quella che più si avvicina al mondo videoludico, visto che già il titolo suggerisce un elemento importantissimo della storia, e infatti era in sviluppo un videogioco che tuttavia è stato cancellato. Il film traspone il primo romanzo, Ender's Game appunto, e vede il bravo Asa Butterfield nei panni del cadetto Andrew Wiggins, detto Ender. Siamo in un futuro imprecisato in cui la Terra combatte una specie aliena chiamata Formic, sconfitta già una volta grazie al sacrificio di un eroico pilota che nel film è nientepopodimeno che sir Ben Kingsley. Non è l'unico attore famoso nel cast: Harrison Ford e Viola Davis interpretano rispettivamente il colonnello Graff e il maggiore Anderson, che riconoscono in Ender un grande talento per le strategia di combattimento spaziale e decidono di reclutarlo in un programma di addestramento in cui gli adolescenti, divisi in squadre, si esercitano tramite sofisticati giochi VR. Ender, che ha vissuto un'infanzia difficile, conosce amici e rivali e scala la graduatoria, diventando sempre più bravo e popolare. Purtroppo, però, la guerra tra i terrestri e i Formic nasconde un segreto destinato a cambiare tutto. Come, però, non lo saprete mai, se non leggendo i libri, perché il film non ha incassato a sufficienza da convincere Lionsgate a produrre i sequel e la serie televisiva inizialmente previsti. Peccato!