I GDR elettronici nascono con uno scopo preciso: riprodurre le sensazioni provate giocando di ruolo intorno a un tavolo con carta e penna. I vari MUD (Multi user dungeon), Temple of Apshai, Akalabeth e tutti gli altri titoli che hanno fondato il genere come oggi lo conosciamo (o come non lo riconosciamo più, a seconda dei punti di vista), nacquero tutti da appassionati che passavano intere giornate con gli amici dentro a dei labirinti pieni di mostri o in luride taverne ad ascoltare le storie di qualche avventore ubriaco. Quando hanno appreso le basi della programmazione, hanno deciso di provare a replicare la loro esperienza in forma virtuale, creando mondi fantastici in cui hanno riversato tutto ciò che amavano e anche di più.
Oggi la definizione di gioco di ruolo elettronico si è allargata enormemente e spesso vengono inclusi nel gruppo anche titoli che hanno pochissimi legami con l'idea primigenia da cui il genere è nato. Citizen Sleeper mostra come quest'opera sembra voler andare a riscoprire alcuni dei cardini filosofici dei giochi di ruolo. Cerchiamo di capire come.
Decisioni
Lo sviluppatore Gareth Damian Martin aveva già dimostrato una fortissima vena sperimentale con il suo primo titolo, In Other Waters, ma con Citizen Sleeper sembra voler fare un ulteriore passo in avanti in termini di centralità della scrittura e di radicalizzazione del gameplay. Il gioco è ambientato su di una vecchia stazione spaziale chiamata Erlin's Eye, in cui dei reietti cercano di sfuggire dalla spietata macchina del capitalismo interplanetario. Il o la protagonista del gioco è un o una Sleeper, sostanzialmente una coscienza umana digitale in fuga che non vuole farsi catturare dal conglomerato Essen-Arp, che la reclama come sua proprietà.
Creato il suo Sleeper e assegnatagli una delle molte classi disponibili, il giocatore dovrà quindi partecipare alla vita di Erlin's Eye per cercare di sopravvivere, sfuggendo al contempo ai suoi inseguitori. Ciò si traduce nello svolgere dei lavori per mantenersi, nello schierarsi con le varie fazioni presenti, nel curare e migliorare il proprio corpo per non farlo morire e nel prendere tutta una serie di decisioni che avranno un impatto determinante sulla storia.
Citizen Sleeper è giocato tutto da una visuale dall'alto della stazione, in cui le varie aree danno accesso ai diversi eventi, siano essi personaggi con cui parlare, dei sistemi informatici da violare o dei luoghi da visitare. Già dal trailer di esordio, pubblicato in occasione dell'E3 2021, era evidente che sarebbe stato composto da un'immensa mole di testo scritto, caratteristica poi confermata dallo sviluppatore stesso parlando del doppiaggio, che di base non ci sarà (è stato doppiato solo il trailer).
Il sistema di scelte e conseguenze è infatti così ampio e prevede così tante diramazioni, che doppiare il testo sarebbe stato impossibile, soprattutto visto il bugdet limitato a disposizione. Martin ci ha anche tenuto a precisare che, nonostante le apparenze, si tratta di un'opera molto personale che racconta di come sia difficile sopravvivere in condizioni precarie, in un corpo che sembra un tuo antagonista. È anche una storia di speranza e supporto reciproco, che parla di cos'è l'essere umano oggi, pur essendo d'ambientazione fantascientifica.
Gameplay
Citizen Sleeper è strutturato in cicli. Ogni ciclo il giocatore deve decidere cosa fare con il tempo a disposizione. In questo senso ci troviamo di fronte a quella che sembra essere un'esperienza da gioco di ruolo puro, per ricollegarci all'introduzione, che concede all'utente la massima libertà in termine di scelte. Vogliamo andare in un bar a bere qualcosa? Ci interessa svolgere un certo lavoro? Abbiamo bisogno di conquistare la fiducia di una fazione per stringerci un'alleanza? Possiamo fare tutto. Il sistema di gioco sembra apparentemente molto semplice e altrettanto facile da raccontare: all'inizio di ogni ciclo vengono tirati dei dadi, che possono essere assegnati alle varie azioni, così da avere conseguenze diverse.
A tenere traccia dei progressi fatti ci penseranno degli orologi, che sembrano essere una profonda fonte di informazioni per noi e per gli altri, personaggi non giocanti compresi. Stando a quanto si è capito dal vario materiale rilasciato finora, sarà presente anche una storia principale da seguire, che ci condurrà alla scoperta dei segreti più reconditi della base spaziale.
Chi si stesse chiedendo come sarà il sistema di combattimento, sappia che, semplicemente, non esiste. L'unico vero potere del giocatore è l'hacking, che dà la possibilità di penetrare negli archivi informatici della stazione per scoprire nuove aree e sbloccare segreti, oltre che per apprendere informazioni importanti.
Tecnicamente Citizen Sleeper sembra un titolo quanto mai semplice, con soltanto la stazione modellata in 3D. Lo stile visivo che ne deriva è molto asciutto, quasi essenziale, ma nondimeno efficace nell'ospitare muri di testo o ritratti 2D.
Citizen Sleeper sembra essere un gioco di ruolo profondo e sfaccettato, pur nella sua semplicità tecnica. Pare uno di quei titoli creativi e radicali, che solo la scena indipendente si può permettere di concepire e realizzare. Sinceramente il gameplay è tutto da verificare, così come certi aspetti del gameplay ancora poco chiari, ma la strada ci sembra essere quella giusta per avere un'opera memorabile. Almeno si spera.
CERTEZZE
- Sistema di scelte centrale nel gameplay
- Moltissimi eventi e situazioni
DUBBI
- Il gameplay è tutto da verificare