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Darksburg, il provato

Il nostro provato della beta di Darksburg, un ibrido tra Diablo e Left 4 Dead in arrivo a febbraio 2020

PROVATO di Mattia Armani   —   24/12/2019

Abbiamo provato la versione beta di Darksburg, un action RPG fantasy che prende un po' da Left 4 Dead e un po' da Diablo tirando fuori un'esperienza cooperativa e competitiva che mescola incantesimi, guerrieri, cittadine medievali e orde di zombie. Gioca sul sicuro, quindi, puntando su un gameplay familiare a decine di milioni di giocatori e scegliendo come nemico un qualcosa che si adatta a ogni situazione: una schiacciante valanga di artigli e bocche fameliche da affrontare con tre compagni spalla a spalla, senza mai perdere la speranza.

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Un Left 4 Dead in salsa action RPG

Darksburg è pensato per quattro giocatori, come molti altri action RPG in circolazione, ma prende una piega diversa attraverso la possibilità di rianimare i compagni caduti e la divisione in mappe, in stile Left 4 Dead, che devono essere attraversate per intero, giungendo alla salvezza, per ottenere un premio in punti esperienza. Il problema è che il completamento delle missioni è osteggiato da orde di non morti e da mini-boss che ci assalgono senza sosta, costringendoci a misurare con attenzione le poche risorse. D'altronde anche se il gameplay comprende una forma di schivata per tutti e quattro gli eroi disponibili al momento, non permette di evitare sempre i danni e ci costringe a fare i conti anche con il tempo, vitale visto che gli oggetti consumabili con cui recuperare le forze, a differenza dei nemici, non sono infiniti. Lo sono invece le abilità, scandite dai cooldown e non dal mana, che differenziano quattro personaggi dalle fattezze decisamente diverse, ma tutti accomunati da una forte propensione al combattimento. Anche Sister Abigail, una suora ex mercenaria, non disdegna di roteare tra i nemici con un enorme crocifisso, mentre Runolf, guerriero dal cuore buono, è quello che dispone di un'efficace cura ad area.

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Varag, invece, è un vecchio ma agilissimo lupo mannaro che si lancia in balzo tra i nemici, mentre Rose, accompagnata dal suo criceto Twig, è quella che si tiene più lontana dal nemico, grazie alla balestra. Uno a testa, quindi, visto che si gioca sempre in quattro e quando mancano giocatori umani ci pensa l'intelligenza artificiale a controllare quelli mancanti. Ma sappiamo già che il roster salirà presto a 6 eroi, tutti parzialmente personalizzabili grazie a talenti che si sbloccano salendo di livello tra una partita e l'altra. Non cambiano invece le abilità disponibili che sono quattro per tutti, inclusa la ultimate ed escluso l'attacco base. Ma questa impostazione non dipende esclusivamente da una questione di risparmio. L'approccio in stile MOBA di Shiro Games, mira senza dubbio alla ricerca del bilanciamento, già efficace nel suo costringere i giocatori a sfruttare ogni minima possibilità per cavarsela in situazioni che risultano già ardue da affrontare alla difficoltà normale. Basta infatti sprecare una mossa speciale per rischiare una brutta fine e sprecare consumabili può rivelarsi fatale anche al livello di difficoltà chiamato scoperta e pensato, come suggerisce chiaramente il nome, proprio per dare modo ai giocatori di prendere dimestichezza con una sfida decisamente dura. Tanto che le bende non curano, ma elargiscono salute destinata a calare col tempo, e che le cure reperibili sulla mappa, nella forma di funghi, ripristinano un quantitativo risibile di energia vitale.

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Bilanciamento e grafica

La ricerca del bilanciamento di Darksburg, interessante creatura del team responsabile del riuscito strategico Northgard, passa per un gameplay che permette una certa mobilità ma siamo ben lontani da Diablo III e più vicini a un MOBA. Schivare e destreggiarsi è possibile, ma l'arrivo di ondate di non morti, protagoniste anche di una modalità orda a parte, rende decisamente difficile non subire danni. Questo anche perché tra le schiere dei nemici ci sono anche quattro potenti creature che sono capaci di usare abilità, alcune difficili da evitare soprattutto nel mezzo di quella che in certi frangenti è una vera invasione. Diventano poi davvero temibili in modalità versus, con quattro giocatori che possono prendere il controllo del'Esecutore, del Bruto, della Strega Bruciante e del Raven Master coalizzandosi e collaborando con il solo obiettivo di impedire al gruppo di eroi di compiere il loro cammino per la salvezza. Per non parlare poi dei boss veri e propri, come il Barone Manfred, e della fortuna che gioca un ruolo rilevante in un titolo che si lascia giocare con piacere tra momenti di tensione e scontri divertenti, soprattutto quando ci sono altri tre giocatori al nostro fianco e ancor di più quando ce ne sono altri quattro di di fronte.

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Nel primo caso, infatti, la sinergia tra i personaggi permette di ambire a punteggi sempre migliori, per una modalità cooperativa pensata anche nell'ottica delle classifiche, mentre nel secondo caso l'imprevedibilità ravviva un'esperienza che in solitaria, dopo qualche run, può diventare noiosa. D'altronde in mancanza del guizzo agonistico si fanno sentire i limiti alla personalizzazione degli eroi e le sole quattro mappe, di cui una bloccata, tra l'altro tutte piuttosto brevi. Serve quindi un po' di compagnia per apprezzare a pieno la formula di Shiro Games, almeno allo stato attuale dei lavori. Sia chiaro, i personaggi controllati dall'intelligenza artificiale combattono, raccolgono i consumabili e li usano, senza dimenticarsi di tirarci su quando finiamo a terra malmenati da un nugolo di zombie, ma non sono certo all'altezza di un compagno umano e talvolta perdono la bussola, rimanendo per esempio invischiati nel combattimento anche quando il gioco prevede la fuga o l'avanzamento. Inoltre, a prescindere dalla compagnia, si sente il bisogno di qualche contenuto in più, per un titolo che speriamo cresca sensibilmente in questi ultimi due mesi di beta. D'altronde sarebbe un peccato sprecare delle buone fondamenta, impreziosite da una veste grafica deliziosa. Il quantitativo di asset destinati all'ambiente non è esaltante, e questo pesa su alcuni scorci delle mappe che risultano decisamente troppo poveri, ma il comparto tecnico si fa comunque notare grazie a modelli ben caratterizzati, grafica pulita, azzeccati accenni di cell shading e uno stile azzeccato, che si riflette anche sugli artwork e sui menù.

Darksburg è un titolo asciutto e divertente che punta tutto sul bilanciamento, cercando il punto d'incontro perfetto tra l'action RPG e Left 4 Dead. Non manca quindi di potenziale, soprattutto in ottica multigiocatore, anche se nel suo ridurre all'osso il gameplay, il titolo di Shiro Games mette in evidenza lo scarso numero di mappe e di personaggi, tale da farci sperare in un netto aumento dei contenuti da qui a lancio, previsto per febbraio 2020.

CERTEZZE

  • Gameplay rodato, bilanciamento elevato e sfida in quantità
  • In multigiocatore è divertente
  • Comparto grafico delizioso...

DUBBI

  • ...ma l'ambiente risulta un po' povero per varietà e dettaglio
  • Poche mappe e pochi eroi, almeno per ora
  • Da giocare in compagnia