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Dead or Alive 6, botte e ragazze molto coperte nel nuovo provato

Al TGS ci siamo nuovamente messi alla prova con Dead or Alive 6, nuovo capitolo che sembra ben fatto e forte di alcune interessanti novità

PROVATO di Umberto Moioli   —   23/09/2018

La serie Dead or Alive è particolare: molto spesso è stata al centro di accese discussioni per la rappresentazione molto "giapponese" dei corpi femminili, un gusto che poco si addice all'attuale sentito occidentale, mettendo in parziale ombra un sistema di gioco comunque valido, complesso e capace di appassionare i fan più esigenti del genere picchiaduro. Dead or Alive 6 si è presentato al TGS con una nuova build che mette fine al problema: i costumi delle lottatrici erano nel solco della tradizione e le forme sempre generose, ma scollature e spacchi molto ridotti, per un effetto più morigerato che lo riporta ad un look di cui difficilmente qualcuno si potrà lamentare. Ci sarà modo per il team di aggiungere i costumi classici, ma così come si presenta inizialmente la questione di natura estetica non si pone più. Resta il gioco, che dobbiamo la verità, ci ha parecchio divertito.

Stage Lostparadise Gimmick 04

Gameplay classico con qualche importante novità

Il gameplay di Dead or Alive 6 è tosto e frenetico come sempre: abbiamo fatto un paio di match con altrettanti giocatori incontrati casualmente sullo showfloor del TGS 2018, percependo in maniera netta come la differente abilità di chi abbiamo sfidato si riflettesse colpo dopo colpo in ogni round. Per rendere un po' più semplice la vita dei nuovi arrivati, Team Ninja ha ben pensato di costruire un corposo tutorial che abbiamo provato brevemente e che sembra davvero poter dare le basi per partire con il piede giusto. In modo simile la modalità storia, che invece era disattivata, potrebbe attirare tutti coloro che da un picchiaduro non cercano unicamente la competizione, a patto che riesca a fare un lavoro migliore del capitolo precedente a livello di narrazione e lavoro sui personaggi. Andrà ovviamente valutata la realizzazione di questo pezzo di esperienza, però i propositi ci sembrano corretti.

Nel nostro precedente contatto col gioco avevamo già parlato delle novità legate al sistema di combattimento, in particolare le Fatal Rush e le Break che sembrano poter aggiungere ulteriore profondità, quindi per una descrizione completa vi rimandiamo a quel provato di Dead or Alive 6. Noi a Tokyo abbiamo apprezzato il sistema di danni estetici che, un po' per volta, rendono sempre più affaticati i volti e i corpi dei lottatori, con segni in faccia ben visibili anche durante le animazioni di fine round, prima, e di fine match, poi. Qui molto aiuta la bella realizzazione dei modelli dei personaggi, che non si possono dire realistici ma hanno ugualmente un alto numero di dettagli, si muovono bene e hanno un elevato tasso di espressività. Ben fatti anche gli ambienti: due le arene che abbiamo testato, inclusa una all'interno di un vicolo cittadino dove abbiamo potuto apprezzare una bella realizzazione e soprattutto delle animazioni ad hoc, come quelle di un astante che, travolto dal nostro alter ego, lo ha respinto verso il centro dell'arena. Sono dettagli, certo, ma rendono più spettacolare e godibile l'azione. Tra l'altro il TGS è stato anche l'occasione per annunciare una manciata di nuove aggiunte al roster: Ayane, Marie Rose, Honoka e Bayman si unisco al gruppo, rimpolpando un numero di possibili scelte che non è ancora stellare ma inizia a prendere buona forma.Adosso occorre aspettare il prossimo 19 febbraio, giorno d'uscita del titolo su PS4, Xbox One e PC: il periodo è ricco di titoli e non sarà facile ritagliarsi uno spazio, così come non sarà semplice trovare un pertugio nell'affollatissimo panorama dei picchiaduro. Team Ninja, possiamo però dirlo, sta facendo del suo meglio per non deludere i suoi fan.

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Dead or Alive 6 ha le carte in regola per fare bene: un nuovo motore, modifiche al gameplay tese a far evolvere il gioco in modo da non snaturarlo e le solite battaglie frenetiche. Siamo curiosi di capire che direzione (e che qualità) prenderà la storia ma se il numero di contenuti dovesse supportarlo, ci aspettiamo un bel sesto capitolo. Che a quel punto dovrà però trovarsi un posto al sole in un panorama affollatissimo.

CERTEZZE

  • Graficamente è fatto bene
  • Il solito, buon gameplay
  • Sistema di "danni estetici" molto bello

DUBBI

  • Single player tutto da verificare
  • Non sarà facile avere successo con tanti big in circolazione