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Destiny 2: La Regina dei Sussurri, abbiamo intervistato Bungie

Abbiamo partecipato a una tavola rotonda con Bungie per fare quattro chiacchiere sull'eccellente espansione La Regina dei Sussurri.

INTERVISTA di Luca Porro   —   11/03/2022

Abbiamo avuto modo d'intervistare nei giorni scorsi Adam Grantham, Blake Battle e Guillame Colomb di Bungie in merito a La Regina dei Sussurri l'ultima nuova grande espansione di Destiny 2. L'intervista è stata parte di una tavola rotonda in cui si sono toccati diversi spunti interessanti che hanno messo in luce le intenzioni di Bungie di creare una conclusione della saga di Luce e Oscurità degna delle attese del pubblico. Inoltre, a emergere è stata anche la volontà di realizzare in toto quell'esperienza ricca e vasta che aveva contraddistinto la visione originale dietro il primo Destiny, ripresa dagli intenti dichiarati poco prima di Oltre la Luce.

Scopriamo cosa ci ha detto Bungie dello sviluppo di Destiny 2: La Regina dei Sussurri.

Un percorso netto

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Blake Battle di Bungie
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Blake Battle di Bungie

L'intervista è partita con una panoramica generale sull'espansione e sul fatto che erano già state vendute prima del lancio più di un milioni di copie. L'idea di Bungie è stata quella di puntare con decisione su una narrativa corposa e distribuita lungo di campagna principale. Il feedback della community giunto da I Rinnegati in avanti ha dimostrato a Bungie come l'apprezzamento maggiore arrivasse proprio su questo genere di contenuti ricchi di storia e strutturati. Anche a livello stagionale, la volontà è quella di proporre contenuti simili a quanto fatto con gli eventi che hanno condotto i giocatori da Oltre la Luce a La Regina dei Sussurri. Utilizzare le espansioni maggiori come trampolino di lancio e le stagioni successive come creazione dell'attesa tra una grande espansione e l'altra: questo è il mantra da seguire a livello narrativo in Bungie.

Proprio sulla narrativa si sono concentrate le nostre domande agli sviluppatori. La prima riguarda le difficoltà di lavorare su Savathun vista la grande attesa creatasi attorno al personaggio da parte dei fan. Si è trattato infatti dell'arrivo più atteso nella storia del franchise dopo Oryx. Ciò che è emerso è stata la volontà di Bungie di creare il contesto giusto per il suo arrivo. Savathun è un personaggio chiave della narrativa e degli attuali sviluppi della trama, ma è allo stesso tempo un personaggio unico nel suo genere. L'idea di Bungie è stata dunque quella di lavorare per tanti anni al momento migliore in cui concederle una entrata in scena degna del suo peso specifico narrativo.

La maggiore difficoltà, ha spiegato Guillame Colomb, è stata quella di gestire la conoscenza del personaggio da parte del pubblico, dato che molti fan si sono avvicinati in momenti diversi dell'epopea di Destiny e dunque era necessario far arrivare la maggior parte dei giocatori a un livello comune di comprensione della Lore dietro a questa figura. Anche la personalizzazione del personaggio è stata fondamentale per Adam Grantham, con l'idea di rendere Savathun un nemico dell'Alveare ma allo stesso tempo di concederle una eleganza e un modo di fare diamentralmente opposto dagli istinti ferini della sua razza di appartenenza.

Continuando la chiacchierata, il dialogo si è spostato sulla narrativa delle stagioni. Qui Adam Grantham ha spiegato come la volontà di Bungie si quella di ricalcare quanto fatto prima de La Regina dei Sussurri creando una trama generale che si ricolleghi attraverso dei plot twist a ogni stagione che verrà, nonostante il focus narrativo e verticale della singola stagione sia unico e differenziato. Si vuole giungere alla conclusione della saga in un modo consistente e ricco di pathos dal punto di vista narrativo. L'idea è quella di far arrivare al giocatore l'importanza e il peso degli avvenimenti e come essi impatteranno le certezze finora consolidate.

L'intervista ha poi trattato anche alcuni punti del gameplay. L'idea d'inserire una versione Leggendaria della campagna ha trovato ottimi riscontri in pubblico e critica e anche in Bungie si sta pensando all'introduzione di una campagna Leggendaria anche per Lightfall. Senza sbilanciarsi, il team di sviluppo ha spiegato che questo genere di soluzioni permette anche l'aumento consistente di livello Potere e dunque sono svariate le possibilità di manovra che una introduzione del genere lascia sia ai giocatori che agli sviluppatori. Il tutto senza snaturare l'essenza narrativa del contenuto ludico.

Crafting

Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Savathun
Destiny 2: La Regina dei Sussurri: Savathun

Anche il crafting ha avuto spazio nella chiacchierata con Blake Battle che ci ha spiegato come l'idea di Bungie sia quella di conciliare la possibilità dei giocatori di crearsi un'arma con gli attributi che vogliono e allo stesso tempo anche l'emozione di ricevere quella stessa arma con i drop casuali dell'RNG. L'inserimento così tardivo di questa funzione e il fatto che al momento non sia disponibile per tutte le armi, si delinea proprio in quest'ottica, ovvero cercare di rendere il gioco il più possibile bilanciato anche nelle possibilità offerte al giocatore.

Infine le ultime parole hanno riguardato la direzione artistica, con il Tronomondo di Savathun che ha visto diverse ispirazioni arrivare dallo stile gotico francese, ma anche dal medioevo in generale. Si è cercato di creare un senso di dualità di sensazioni tra l'horror di alcune sezioni e l'esperienza magica di un parco di divertimenti enorme in cui il giocatore può trovare sollazzo anche nell'esplorazione.

La nostra recensione di Destiny 2: La Regina dei Sussurri arriverà a breve, restate con noi.