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Babylon’s Fall, la recensione di un'esclusiva dimenticabile

La recensione di Babylon's Fall ci parla di un videogioco in esclusiva a lungo atteso che purtroppo delude le aspettative per molti motivi.

RECENSIONE di Simone Pettine   —   11/03/2022

Il mito della Torre di Babele può essere letto e interpretato in vari modi: fa un po' sorridere come da oggi verrà associato anche a un assai poco memorabile progetto portato avanti da Square Enix in compagnia di Platinum Games. Se infatti Dio punì gli uomini per la loro arroganza, dato che volevano innalzarsi fino al cielo (è una possibile interpretazione, almeno), questa volta non c'è stato neppure bisogno dell'intervento divino: la benedetta torre, videoludicamente parlando, è collassata su sé stessa da sola.

Non si reggeva in piedi, metafora di un progetto "live service" del tutto criticabile oggigiorno, non tanto perché sbagliato a priori, quanto poiché realizzato sacrificando qualsivoglia aspetto sensato nel gameplay, nella progressione, nel comparto tecnico. Nella nostra recensione di Babylon's Fall, insomma, troverete più conferme che sorprese, nonché le ragioni di un'occasione mancata. E capirete anche perché i vostri timori - dal primo annuncio a quell'insipida beta - si siano rivelati tristemente fondati.

La trama, per così dire

Gli eroi di Babylon's Fall pronti all'azione
Gli eroi di Babylon's Fall pronti all'azione

Soprassediamo per un momento sulle modalità narrative Babylon's Fall, per concentraci invece sul contenuto in sé. Una trama c'è, e verte sul destino dell'antico regno babilonese. Un tempo, infatti, Babilonia dominava il mondo intero; oggi ne restano la memoria e soprattutto i tesori, nascosti tra le rovine dell'enorme Ziggurat. Impadronirsi di quell'antico potere è però tutt'altro che semplice, poiché la torre è difesa dai Gallu, creature mostruose e guerriere pronte a fare a pezzi gli incauti nuovi arrivati. Persino l'Impero Domiziano riesce a contenerle con estrema difficoltà... a tal punto da necessitare un afflusso continuo di "eroi" ridotti in schiavitù per affrontarle.

Qui sta il punto: il giocatore, in Babylon's Fall, segue le vicende di uno qualsiasi di questi guerrieri, chiamati Sentinel. Innanzitutto l'editor, dopo l'accettazione di mille avvisi, messaggi e consensi, permette di scegliere tra tre differenti etnie, Agavian, Huysian e Galeilion, ciascuna con una "lore" specifica. Idealmente la suddivisione ricorda un po' il classico schema tripartito: guerriero versatile, tank e attaccante a distanza; in realtà questa scelta si rivela del tutto ininfluente per la stragrande maggioranza dell'avventura, poiché quando comincia a mostrare i suoi effetti dal punto di vista del gameplay (nella personalizzazione specifica del Gideon Coffin, di cui si dirà) si è già arrivati all'endgame.

Tornando alla storia: il protagonista è uno dei tanti schiavi arrivati a Neo Babilonia. Al pari di tutti gli altri sventurati, gli viene installato sulla schiena il Gideon Coffin, al tempo stesso strumento di controllo da parte dell'Impero, del quale è impossibile liberarsi, e utile arma da utilizzare in battaglia. Inizia la missione del tutorial: liberare una certa zona dai Gallu presenti, e va bene. Vengono presentati i comprimari (tutti identici, tutti anonimi), mentre un vero e proprio cattivone di turno è del tutto assente, e va bene. Dopo all'incirca la prima ora, il giocatore continua a ripetersi "d'accordo, una volta fatto questo inizierà finalmente la storia vera e propria, finalmente vedrò qualcosa d'interessante". Trascorre un'altra manciata di ore, solo che il momento in questione non arriva mai. La trama di Babylon's Fall è tutta qui: si continua a completare una missione dopo l'altra, senza che cambi mai davvero qualcosa in particolare, in una linearità esasperante, prevedibile e noiosa. Quasi sarebbe stato meglio che una trama non vi fosse affatto, con semplicemente un hub anonimo da cui avviare missioni altrettanto anonime.

Lo scenario che in Babylon's Fall ospiterà la maggior parte delle vostre scorribande
Lo scenario che in Babylon's Fall ospiterà la maggior parte delle vostre scorribande

Di tanto in tanto è possibile assistere a cutscene realizzate col motore di gioco, o a immagini statiche accompagnate da testi: le une e le altre intendono spiegare determinati aspetti del contesto, o semplicemente riportano uno scambio di battute tra personaggi. Ma i contenuti, oltre a essere fini a sé stessi, non sembrano neanche legati tra loro in modo particolarmente intelligente: è davvero impossibile affezionarsi a un dato personaggio, empatizzare con quella che è e resta a tutti gli effetti una condizioni di schiavitù, provare interesse per le vicende al centro della narrazione. Certo - direte voi - alla fine la trama è importante solo fino a un certo punto. Vediamo allora come se la cava il resto.

Gameplay dall’enorme potenziale (sprecato)

Non spaventatevi, in gruppo i nemici di Babylon's Fall fanno raramente paura
Non spaventatevi, in gruppo i nemici di Babylon's Fall fanno raramente paura

Due idee alla base di Babylon's Fall ci avevano convinto, al netto dei dubbi sulle loro effettive realizzazioni. Innanzitutto, la proposta di un nuovo gioco live service ci aveva incuriosito: la storia insegna che, se ben studiati, titoli di questo tipo possono "rapire" i giocatori anche per anni. A fare gola era stato, però, soprattutto il coinvolgimento di Platinum Games, da solo garanzia della bontà del gameplay.

Ed ecco il problema: il gameplay in questione continua sì a mostrare, anche nel momento in cui scriviamo, un enorme potenziale. Bisognerebbe però intervenire al più presto, laddove possibile, su alcuni bilanciamenti, perché questo potenziale è stato tristemente sprecato. Il sistema di combattimento di Babylon's Fall ha provato a svecchiare alcune meccaniche: restano gli attacchi leggeri e quelli pesanti, da alternare in potenti combinazioni. Lo strumento in dotazione agli eroi, il Gideon Coffin, pensa al resto: tramite i grilletti posteriori del controller (anche con l'implementazione di un discreto feedback aptico) è possibile rilasciare altri due attacchi, all'occorrenza offensivi o difensivi.

Almeno nelle sequenze di attacco, Babylon's Fall è appagante
Almeno nelle sequenze di attacco, Babylon's Fall è appagante

Il bello è che queste azioni non sono alternative agli attacchi standard, ma complementari; un po' una sorta di versione riveduta e semplificata del combat system di Astral Chain. Se state già eseguendo un attacco pesante ma avete visto arrivare l'offensiva nemica, ad esempio, potrete limitare i danni o addirittura azzerarli con la difesa istantanea del Gideon Coffin, che ergerà uno scudo blu attorno all'eroe. Va da sé che questo ingegnoso attrezzo consuma energia, per l'esattezza quella indicata dalla seconda barra a schermo immediatamente al di sotto di quella della salute. Non è dato capire perché sia quella stessa barra energetica, però, a permettere di eseguire le schivate.

Le proiezioni del Gideon Coffin di Babylon's Fall ricordano un po' Astral Chain
Le proiezioni del Gideon Coffin di Babylon's Fall ricordano un po' Astral Chain

Capita sin troppo spesso, nel bel mezzo dell'azione, di ritrovarsi a secco, costretti così a ripiegare sui semplici attacchi di base: questo può non essere un problema contro i nemici più semplici (a meno che non ambiate alla medaglia di platino per ogni sezione di un dato livello, in puro stile Platinum Games) ma può portare al collasso in presenza dei boss, dotati di salute e capacità offensiva impressionanti. Inoltre, pur soprassedendo sulla generale confusione di ogni battaglia, va detto che Babylon's Fall diventa presto quasi inaccessibile per i giocatori solitari, dato che troppe sezioni, troppi nemici sono chiaramente pensati per l'azione di gruppo. Qualcosa è insomma andato storto in fase di progettazione. Combattere armati di Gideon Coffin, alternativamente alle armi tradizionali, in linea teorica è molto divertente; in pratica tutto diventa ben più sbilanciato, confusionario e poco ottimizzato di livello in livello, soprattutto se si è da soli.

Esperienza e comparto tecnico

Attenzione a cosa desiderate: per sin troppi oggetti in Babylon's Fall bisogna pagare
Attenzione a cosa desiderate: per sin troppi oggetti in Babylon's Fall bisogna pagare

Quanto detto finora può essere tranquillamente esteso all'intera esperienza di Babylon's Fall. L'impressione generale è di trovarsi tra le mani un prodotto pensato per il mercato di almeno una decina di anni, con tutte le problematiche che ne conseguono. L'hub principale, anonimo e complicato, sembra voler disperdere tutti i nuovi arrivati in pochi minuti; le missioni appaiono tutte uguali, alternando aree piene zeppe di nemici (uguali) da raggiungere oltrepassando corridoi lunghi e vuoti (uguali); le ricompense di ogni quest assomigliano più all'elemosina che a veri premi; ancora più grave e ingiustificabile come pezzi di equipaggiamento e materiale utile siano stati nascosti dietro gli acquisti a pagamento, o comunque legati al season pass, a sua volta assai ostile ai giocatori non paganti. Tutto questo in un titolo proposto al prezzo di un Tripla A, non certo in un free-to-play (anche se, a nostro parere, diventerà tale entro la fine del 2022, pur di salvarsi).

Sul comparto tecnico preferiremmo soprassedere. Passi infatti la direzione artistica, la quale potrebbe ancora avere un suo senso. Dal punto di vista grafico, però, Babylon's Fall è davvero bruttino. Un simile colpo d'occhio sarebbe stato giustificabile un paio di generazioni fa, anzi forse allora lo avremmo anche apprezzato, ma nel 2022 assolutamente no; davvero potremmo nominare un bel po' di free-to-play in grado di tenergli testa e di superarlo senza alcuno sforzo. Nulla da obiettare, almeno, per la colonna sonora e per la fluidità su PlayStation 5: l'una e l'altra ci hanno un po' consolato, alle prese com'eravamo già con tutto il resto.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 69,99 €
Multiplayer.it
5.5
Lettori (47)
6.2
Il tuo voto

Babylon's Fall per ora è questo: una buona idea, realizzata con esiti disastrosi. Il tocco di Platinum Games è ai suoi minimi storici, ravvisabile appena nel sistema di combattimento originale (ma mal implementato nella struttura complessiva) e nelle medaglie assegnate al completamento di ogni area piena zeppa di nemici. Chiaramente qualcosa è andato storto, gli sviluppatori hanno lavorato in modo assai svogliato; l'aggiunta di un "live service" sensato solo per i giocatori paganti, poi, ha fatto il resto. Babylon's Fall è divertente per qualche ora, ma presto mostra tutti i propri limiti: tecnici, strutturali, nel bilanciamento e nella progressione. Lo ripetiamo: "per ora" è questo, domani non si sa. È forse ancora possibile selezionare singoli aspetti, i più carenti, per renderli accettabili o almeno funzionali. Certo non si potrà salvare tutto. La Torre di Babele sta insomma cadendo a pezzi, forse anzi è già caduta. Per fortuna il disastro conta appena poche vittime, gli acquirenti incauti. Tutti gli altri si sono già voltati dall'altra parte.

PRO

  • Gameplay dagli spunti interessanti
  • Se piace, assai longevo
  • Con gli amici è più divertente

CONTRO

  • Tecnicamente e graficamente improponibile
  • Trama noiosa
  • La gestione del "live service" ne sancirà il declino