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Disaster Report 4: Summer Memories, il provato

Abbiamo provato Disaster Report 4: Summer Memories, gioco basato su un terribile terremoto

PROVATO di Simone Pettine   —   22/03/2020

Abbiamo provato Disaster Report 4: Summer Memories, sia su PlayStation 4 che su Nintendo Switch, e siamo qui per le nostre prime considerazioni. Del resto anche voi potrete farvi rapidamente un'idea sulla nuova produzione targata Granzella: una demo è ora disponibile su entrambe le due console citate, e la versione definitiva del gioco arriverà il prossimo 7 aprile 2020 anche su PC. Inizialmente doveva essere un'esclusiva PlayStation 4, ma poi le cose sono andate come sono andate. E dunque, proprio in questo periodo in cui siamo costretti in casa da un'epidemia, perché non parlare di un videogioco basato su un cataclisma, sia a livello narrativo che di gameplay?

Trama

La trama di Disaster Report 4: Summer Memories, al pari di quella dei suoi predecessori pubblicati su PlayStation 3 nella scorsa decade, verte su un evento catastrofico: un terremoto spaventosamente distruttivo che ha investito una non meglio precisata grande città del Giappone. Il protagonista (o la protagonista, a seconda della scelta iniziale del giocatore) si ritrova in questo contesto, senza alcun punto fermo, e dovrà prendere decisioni più o meno rapidamente, interagire con gli altri personaggi presenti e trovare una via di fuga all'interno della città distrutta, puntando chiaramente alla salvezza. Sappiamo che Disaster Report 4: Summer Memories, nella sua versione definitiva, presenterà circa 60 personaggi differenti. Nel corso della breve demo che abbiamo avuto modo di provare, ne avremo incontrati sì e no una decina, ma tutti sufficientemente differenti e caratterizzati. Le interazioni possono essere saltuarie e richiedere pochi secondi di dialogo, in altri casi invece il personaggio in questione assegna una vera e propria missione secondaria da portare a termine. A volte, ci è parso di capire, senza completarla non è possibile proseguire affatto nell'avventura principale; in un certo modo, la fruizione più corretta del titolo richiede dunque di parlare con tutto e tutti (anche gli oggetti offrono spunti per i soliloqui del protagonista). Non sappiamo quante ore di gioco porterà via Disaster Report 4: Summer Memories per arrivare ai titoli di coda, ma di certo un minimo di rigiocabilità sarà garantita dalle molte linee di dialogo presenti, e alle varie opzioni disponibili per portare a compimento una certa azione. Per esempio, noi abbiamo concluso la demo offrendoci come "cavie" per passare al di sotto di un edificio collassato, così che le gentili figure femminili presenti non rischiassero in prima persona la pelle.

Mondo di gioco e gameplay

Il mondo di gioco di Disaster Report 4: Summer Memories ci è sembrato immediatamente credibile e ben caratterizzato: nei momenti iniziali dell'avventura il protagonista sta semplicemente prendendo l'autobus (noi abbiamo deciso di essere diretti verso Suiren Park, ma anche la destinazione può essere stabilita, almeno in linea teorica, dal giocatore). La prima scelta che viene posta è semplice: cedere o non cedere il posto alla simpatica vecchietta che è rimasta in piedi dopo l'ultima fermata? Di lì a poco, naturalmente, tutto il contesto volgerà al peggio.

Disaster Report 4: Summer Memories, il provato

Dopo il catastrofico terremoto, la città è nel panico: il primo hub principale consiste in una piazza con quattro strade principali, e il piccolo Suiren Park in un angolo. Qui il gameplay mostra le sue prime possibilità: esplorare in giro cercando di evitare che un palo finisca in testa al protagonista, parlare con tutti i personaggi disposti a scambiare quattro chiacchiere, raccogliere gli oggetti utili (pochi e ben nascosti), capire dove diamine bisogna andare per proseguire nella narrazione.

Disaster Report 5

Gli eventi principali dell'avventura compaiono quasi a caso, avvicinandosi ad alcune persone specifiche; inoltre deve verificarsi un ben preciso evento prima che gli altri siano fruibili. Questo, in mancanza per il momento di guide, indicatori e altro, rende la progressione estremamente frustrante: si cammina altrettanto a caso, cercando di capire quale personaggio voglia parlare con il protagonista, e finito il giro lo si ricomincia da capo per vedere se nel frattempo è cambiato qualcosa. Una progressione tanto lineare quanto poco intelligente e stimolante, che difficilmente cambierà nella versione finale.

Comparto tecnico

La demo di Disaster Report 4: Summer Memories presenta un comparto tecnico che, con un bel po' di educazione e buona disposizione d'animo, potrebbe essere definito obsoleto e stantio. Molto spesso render, modelli poligonali, dettagli ambientali e anche effetti particellari e illuminazione sono semplicemente scadenti, e stiamo parlando della versione PlayStation 4; ma la situazione su Nintendo Switch, cui pure abbiamo dato un'occhiata, non è affatto migliore. Qui la speranza è che gli sviluppatori abbiano fatto in tempo almeno a "dare una mano di vernice" su uno steccato arrugginito, ma onestamente siamo già preparati al peggio. Ed è un peccato, perché tutto sommato l'idea alla base del franchise e di questo nuovo capitolo dell'action survival è anche molto interessante. Comunque tra circa un paio di settimane tutti i dubbi verranno fugati.

Disaster Report 4: Summer Memories per il momento ci lascia piuttosto dubbiosi. La demo che abbiamo provato ha presentato un gioco dalle idee estremamente interessanti e originali, un mondo vivo e personaggi tutti diversi, angosciati da problemi personali prima ancora che dal terremoto appena avvenuto. Tuttavia non è chiaro come verrà gestita la progressione nell'avventura principale, perché nella versione di prova era presente solo una piazza, probabilmente il primo "mondo" di gioco; e qui si proseguiva un po' a caso, parlando con tutti e scegliendo dialoghi che comunque lasciavano un po' il tempo che trovavano. Una maggiore profondità è sicuramente auspicabile, perché tutto sembra ammantato da una certa superficialità fastidiosa. Sul comparto tecnico ci siamo invece già pronunciati, e per quello servirà un vero e proprio miracolo, che chiaramente al 99% non arriverà.

CERTEZZE

  • L'idea alla base del titolo è molto interessante
  • Tanti personaggi
  • Tante linee di dialogo e possibilità di scelta

DUBBI

  • Progressione confusa, apparentemente "casuale"
  • Comparto tecnico fuori dal tempo
  • Dubbi sulla longevità e ripetitività di fondo