Tutti gli amanti dei giochi di ruolo a mondo aperto e coloro che apprezzano gli scontri a turni dovrebbero tenere sotto controllo Disciples: Liberation. Il gioco di Frima Studio, infatti, promette di unire un'avventura da oltre 80 ore di longevità e un mondo aperto tutto da esplorare con combattimenti a turni tattici nei quali muovere le proprie unità come su di una scacchiera.
Il tentativo dello studio di sviluppo è quello di creare un gioco in grado di soddisfare sia i fan della serie di Kalypso Media, sia i nuovi giocatori, che si avvicinano a Disciples: Liberation alla ricerca di un fantasy oscuro e maturo, nel quale l'utilizzo del cervello è una condizione fondamentale per poter proseguire nell'avventura.
Grazie a Koch Media, il distributore della versione Xbox One, Serie X|S, PS4 e PlayStation 5 del gioco, abbiamo potuto sia assistere ad una presentazione da parte di Louis Lamarche, lo Studio Creative Director, e Eric Latouche, Game Designer di Frima Studio, sia provare Disciples: Liberation grazie ad una beta per PC.
Ecco cosa abbiamo scoperto.
Mappa e ore di gioco
Le dimensioni non contano, ma non c'è dubbio che nei giochi di ruolo a mondo aperto più contenuti ci sono e meglio è. Non a caso Frima Studio ha iniziato snocciolando un po' di dati di Disciples: Liberation che dovrebbero far ben sperare. Si tratta di un gioco con oltre 80 ore di storia principale, 13 regioni da sbloccare ed esplorare, 28 dungeon da saccheggiare, 50 unità, decine di potenziamenti coi quali migliorare la propria roccaforte, centinaia di missioni, diverse scelte morali che dovrebbero portare a finali multipli: in poche parole di carne al fuoco sembra essercene tanta.
Ovviamente non deve trattarsi solo di un all-you-can-eat, ma di un menù che deve prevedere anche una certa qualità degli ingredienti. Da questo punto di vista lo studio ha anche provato ad offrire una certa stratificazione di tutti questi elementi, mettendo nelle mani del giocatore opzioni, possibilità, libertà.
Sia dal punto di vista narrativo, sia da quello manageriale, che poi hanno un riflesso diretto sul profilo strategico del gioco. In base ai rapporti di amicizia con le diverse fazioni di Nevendaar potrete ottenere potenziamenti per le diverse strutture della vostra fortezza, che a loro volta daranno modo di sbloccare nuove unità, magie, armi ed armature. Tutte cose che inevitabilmente andranno ad influenzare il modo nel quale approccerete gli scontri... a meno di voler perdere in maniera inequivocabile.
Gameplay
Disciples: Liberation è diviso, infatti, in tre diversi momenti principali. Il primo è quello dell'esplorazione. In questo caso sarà possibile muovere liberamente Avyanna, la protagonista del gioco, alla scoperta delle 13 regioni di Nevendaar o dei suoi sotterranei, scoprendo nuove zone e interagendo coi vari personaggi che la popolano, alla ricerca di nuovi alleati o nuove battaglie.
I dialoghi, infatti, non saranno solo accessori, ma potranno avere diverse conseguenze, dalla possibilità di rafforzare il rapporto con un compagno alla battaglia. Talvolta, infatti, si potrà decidere di interrompere bruscamente i tentativi diplomatici e di impugnare la spada, decidendo in questo modo da che parte sta la ragione. Anche in questo caso, però, bisognerà fare i conti con le conseguenze: alcuni compagni, infatti, potrebbero non essere d'accordo con questo utilizzo indiscriminato della violenza, abbandonandovi lungo il cammino. Una cosa che potrebbe essere un problema, soprattutto lungo dungeon o durante l'esplorazione di territori appena scoperti. In questo caso, infatti, l'assenza del proprio curatore, o difensore potrebbe scombinare le vostre strategie.
Le battaglie avverranno su scacchiere a pianta quadrata di dimensione variabile e con al loro interno anche degli elementi interattivi, come fonti di salute o barili esplosivi. Sul campo di battaglia possono scendere tanti soldati quanto il valore di "comando" di Avyanna consente; gli altri possono essere utilizzati nelle retrovie, dove potranno essere utili grazie alle loro abilità passive, o tenuti alla fortezza.
Le unità si muoveranno in un ordine predefinito in base alla loro valore velocità e avranno al massimo due azioni da compiere, tranne Avyanna che può arrivare fino a tre. Il tipo di azione che i personaggi potranno fare dipende dalla singola unità e dalle sue capacità. Ci saranno quelle che possono muoversi o lanciare magie, muoversi o colpire, muoversi e usare un'abilità e via dicendo. Sul campo di battaglia varranno diverse strategie, come andare alle spalle per fare più danni, o si potranno infliggere status come debolezza o sanguinamento per avere la meglio più velocemente dei nemici.
La fortezza
Il terzo elemento chiave di Disciples: Liberation si svolge all'interno della fortezza. Questo, infatti, sarà l'hub nel quale dovrete sviluppare la vostra armata e le abilità di Avyanna e dei suoi alleati in modo non solo da diventare la fazione più potente di tutto Nevendaar, ma anche per adattare il vostro esercito al vostro stile di gioco.
In base ai potenziamenti sbloccati, le missioni portate a termine e le fazioni alleate, infatti, potrete prediligere un tipo di sviluppo rispetto ad un altro in modo da ottenere prima unità forti e resistenti o maghi dai poteri eccezionali.
In base a queste decisioni potrete decidere se sviluppare Avyanna per essere la più forte delle vostre unità specializzate o per colmare le lacune del vostro esercito. La protagonista, infatti, potrà evolvere in qualsiasi direzione e saranno le vostre decisioni che le consentiranno di prediligere un aspetto del combattimento rispetto ad un altro.
Mondo oscuro
Nonostante il progetto di Frima Studio non possa contare su di un budget stellare, Disciples: Liberation non è un brutto gioco da vedere. La scelta di aver utilizzato una visuale di gioco isometrica da una parte rende la grafica molto "classica", dall'altra ha semplificato il lavoro da parte di sviluppatori e tecnici, che hanno potuto pensare a introdurre effetti visivi come esplosioni, lampi o altro.
Per il resto si tratta di un lavoro competente, che forse manca di verve e originalità, ma che si lascia guardare volentieri e soprattutto può essere giocato su di un gran numero di PC, anche non recenti, oltre che su PS4 e Xbox One, con ovvi miglioramenti sulle mid-gen e Xbox Series X|S e PS5.
Prima di lasciarvi vi ricordiamo che Disciples: Liberation uscirà il prossimo 21 ottobre 2021.
Disciples: Liberation potrebbe non sembrare il gioco più sexy sul mercato, per via di uno stile poco originale e i colori scuri utilizzati, ma potrebbe nascondere una formula di gioco solida e completa, oltre che decine di ore di gameplay, decisioni, avventure e battaglie, coronate da una modalità skirmish multigiocatore. Disciples: Liberation arriva anche su console, piattaforme sulle quali un'esperienza del genere è molto più rara, una cosa che potrebbe essere un ulteriore punto di forza dell'opera di Frima Studio. Un gioco da non sottovalutare, quindi, nell'attesa che la recensione ci parli nel dettaglio di tutte le qualità dell'esperienza completa.
CERTEZZE
- Tanta carne al fuoco
- Su console non ci sono tanti giochi simili
- Tanta libertà
DUBBI
- Poca verve nel design
- La storia sarà in grado di reggere per 80 ore?