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Distant Worlds 2, l’anteprima di uno strategico 4X ultra hardcore

L'anteprima di Distant Worlds 2, uno strategico 4X ultra hardcore che appare profondissimo, affascinante e impegnativo

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   20/12/2021
Distant Worlds 2
Distant Worlds 2
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Lo spazio ha da sempre affascinato l'essere umano, almeno da quando, guardando il cielo di notte, non è rimasto schiacciato dall'immensità di quella volta oscura piena di puntini luminosi che gli riempiva gli occhi e la mente. In fondo ne sappiamo ancora pochissimo in merito e conosciamo solo un misero frammento di ciò che si cela oltre il visibile, quindi è naturale ipotizzare, scoprire e sognare, trasformandolo in un super oggetto dai confini indefiniti. I videogiochi hanno spesso provato a rendere questa fascinazione, sia leggendola da un punto di vista più filosofico (vedasi Exo One), sia provando a immaginare un futuro in cui l'uomo riuscirà effettivamente a spingersi oltre il sistema solare, colonizzando altri pianeti e facendo la conoscenza di altre specie, più o meno intelligenti.

Il genere dei 4X è uno di quelli che propone da sempre le interpretazioni più affascinanti dell'espansione spaziale, perché le osserva dal punto di vista sistemico, cercando cioè di mettere in relazione tra di loro i vari aspetti della materia così da proporre un modello di civilizzazione possibile, che ne abbracci tutti gli aspetti: quelli economici, quelli militari, quelli scientifici, quelli culturali e altri ancora. Stellaris di Paradox Interactive ha lavorato davvero bene in tal senso, diventando un punto di riferimento per il genere. Ma guardando oltre, ad aver convinto di più è stato un titolo molto più piccolo e meno conosciuto, chiamato Distant Worlds, che dietro a un aspetto molto rozzo nascondeva delle idee davvero incredibili. Per questo eravamo curiosissimi di vedere finalmente in azione Distant Worlds 2 per scriverne una nuova anteprima.

Un gioco profondo

Le astronavi sono ultra personalizzabili
Le astronavi sono ultra personalizzabili

Abbiamo avuto modo di vedere una dimostrazione del gioco lunga circa un'ora, in cui il team di sviluppo ci ha illustrato alcune delle moltissime caratteristiche del gioco. Dovendo riassumere il tutto in un singolo aggettivo diremmo che si tratta di un titolo potenzialmente "profondo", cui affiancheremmo almeno altri due aggettivi: "complesso" e "vastissimo". Per una persona che ha giocato molti strategici, vedere così tanti menù alternarsi sullo schermo, mirati a offrire un campionario di scelte immenso, dà un piacere quasi fisico. Naturalmente bisogna verificare i loro effetti concreti sul gameplay, ma questo vale un po' per tutti i giochi, non certo solo per Distant Worlds 2.

Sappiamo anche che per molti giocatori un eccesso di opzioni rappresenta una barriera insormontabile, ma cosa volete farci? Siamo dei romantici e vedere che qualcuno ancora ci prova a sfruttare il medium videoludico per rappresentare nel modo più accurato possibile i macro sistemi necessari a uno strategico 4X ambientato nello spazio per funzionare, ci colpisce inevitabilmente. Sì, perché il titolo di Code Force è uno di quelli che ci prova davvero, forte di un primo capitolo acclamatissimo, tanto da essere considerato uno dei migliori 4X in circolazione, pur rimasto ad appannaggio di una ristretta nicchia di giocatori, e forte della grande passione del team di sviluppo, che ama profondamente la materia di cui sono fatti i suoi giochi. Sinceramente è difficile rendere la mole di opzioni disponibili in un umile articolo, ma proveremo a darvi il senso di ciò che abbiamo visto.

Gameplay

Ci sono decine di migliaia di pianeti nel gioco
Ci sono decine di migliaia di pianeti nel gioco

Distant Worlds 2 spiazza e affascina sin dalla mappa galattica. Gli sviluppatori ci hanno mostrato una partita già in corso di svolgimento, quindi nel medio gioco, in cui le varie fazioni erano già ben definite a livello di risorse e di strutture. L'universo ci è quindi apparso come uno sterminato campo pieno di icone e collegamenti, dalla natura inizialmente indecifrabile. Piano piano ci è stato spiegato che ogni colonia ha la sua produzione, la sua funzione e, forte di un sistema microgestionale completissimo, può essere indirizzata come si vuole, intervenendo a livello economico e politico. Molti di quei collegamenti erano semplicemente la rappresentazione grafica delle scelte fatte in fase di microgestione.

Considerate che in totale il gioco conterrà più di duemila sistemi stellari per decine di migliaia di pianeti, quindi le possibilità di espansione sono davvero enormi. Va aggiunto anche che si tratta di un universo vivo, nel senso che, oltre alle fazioni, ci sono creature galattiche, pirati dello spazio, commercianti neutri e colonie indipendenti, tutte da scoprire. L'interfaccia di gioco è molto complessa, composta com'è da decine di voci. L'obiettivo degli sviluppatori è quello di dare al giocatore il maggior controllo possibile sulla partita, che deve sentire come davvero sua.

Non stiamo parlando di una personalizzazione fittizia fatta di skin e cappellini, ma proprio di una cura specifica dell'agency, che mira a rendere le scelte del giocatore centrali per lo svolgimento della partita, rendendo quest'ultima effettivamente sua. Diciamo che, in linea generale, si può seguire la linea di sviluppo che si vuole, puntando al soddisfacimento delle quattro diverse condizioni di vittoria.

Questo si traduce in una rosa di possibilità molto più ampia di quanto visto in qualunque altro titolo del genere (almeno a un primo sguardo, poi vi sapremo ridire quando ci avremo giocato effettivamente), con degli alberi scientifici più articolati e un sistema di relazioni tra le colonie molto più profondo, basato sullo scambio di materie prime, sulle condizioni politiche e sociali generali, sulla presenza di flotte e quant'altro. Anche la diplomazia con le fazioni avversarie sembra offrire moltissime opzioni, con la possibilità di stringere alleanze, dichiarare guerra, intervenire in conflitti altrui e così via.

Nuovo motore 3D

C'è tanto da leggere in Distant Worlds 2
C'è tanto da leggere in Distant Worlds 2

Proprio la gestione delle flotte rende perfettamente l'idea del livello di dettaglio raggiunto dalla simulazione di Distant Worlds 2. Intanto va detto che le varie navi sono completamente personalizzabili, ossia il giocatore può deciderne praticamente tutto, dall'aspetto al posizionamento dei vari strumenti (armi e altro). Volendo è possibile anche abbreviare le operazioni affidandosi a dei progetti già pronti, ma sinceramente siamo curiosissimi di provare l'editor per vedere fin dove ci si possa spingere nella creazione. Comunque sia, una volta messa insieme una flotta, gli può assegnare un ruolo, che ne determina la funzione e il comportamento in combattimento.

Quindi, a seconda delle esigenze più pressanti, si può partire alla conquista di una colonia, in missione esplorativa, si possono riunire più flotte per difesa o offesa, si può andare a caccia di mostri e via discorrendo. Da notare che, rispetto al primo capitolo, gli sviluppatori hanno migliorato moltissimo il motore grafico. Non aspettatevi miracoli, visto che parliamo comunque di una produzione medio piccola, ma quantomeno ora tutti gli oggetti principali del gioco sono in 3D e ci sono diverse telecamere per inquadrare l'azione, che non è più piatta, visivamente parlando, come quella di Distant Worlds. In questa fase gli unici dubbi riguardano l'aspetto dei menù e di alcune schermate di riepilogo, forse un po' rudimentali (anche se immaginiamo non sia facilissimo rendere visivamente appagante così tanto testo). Comunque sia vi sapremo ridire in fase di recensione.

Distant Worlds 2 non solo sembra il degno successore di Distant Worlds, ma anche uno dei 4X spaziali più complessi e articolati che siano mai stati creati, quantomeno da ciò che abbiamo potuto vedere. Sicuramente è un titolo che tutti gli appassionati del genere dovrebbero attendere con trepidazione, perché potrebbe rivelarsi un nuovo classico.

CERTEZZE

  • Meccaniche profonde
  • Moltissime scelte possibili
  • Sistema di personalizzazione

DUBBI

  • I menù non sono bellissimi da vedere