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Dragon Ball Super: la storia dei film, da Z a Broly

Ripercorriamo la storia dei film di Dragon Ball e l'evoluzione del Super Saiyan Leggendario.

SPECIALE di Simone Pettine   —   23/02/2019

Il franchise Dragon Ball vanta una notorietà impressionante nel mondo degli anime e dei manga, ma limitiamoci un momento a ragionare sul primo dei due: tutti i fan della serie hanno visto, da adulti, adolescenti o bambini che fossero, almeno un film appartenente alla Serie Z. In Italia venivano trasmessi con una cadenza piuttosto regolare negli anni '90, e questi ricordi riaffiorano con prepotenza ora che Dragon Ball Super: Broly sta arrivando nei principali cinema del paese, con l'ottimo doppiaggio di Anime Factory (divisione anime di Koch Media). Furono ben quattordici i film della serie Dragon Ball Z: quale filo conduttore li legava tra di loro? In quanti è comparso Broly, il Super Saiyan Leggendario? Che legami sono rimasti tra le pellicole precedenti e le nuove della serie Dragon Ball Super? Facciamo il punto della situazione, sempre tenendo d'occhio il guerriero Saiyan dai capelli verdi.

I film di Dragon Ball Z: la potenza di Broly

Guardandosi alle spalle, si scopre con un po' di tristezza che molti pochi antagonisti della serie Dragon Ball Z sono poi diventati personaggi canonici del franchise di Akira Toriyama; basti prendere come esempio Cooler, il fratello di Freezer che appare ne Il destino dei Saiyan e poi ancora ne L'invasione di Neo Namek, oppure Tarles, fratello di Goku e protagonista de La grande battaglia per il destino del mondo. Personaggi esclusivi delle rispettive pellicole quindi, che intrattenevano lo spettatore nel corso della proiezione e poi nel peggiore dei casi finivano dimenticati. Non è così per Broly: il figlio di Paragas si è da subito ritagliato un posto speciale nel cuore dei fan, vuoi perché un po' più memorabile rispetto a tutti gli altri nemici canonici della serie, vuoi per il fascino dell'ultimo Saiyan superstite, vuoi per la sua forza davvero incontrollabile e spropositata, dove mai nessuno dei "buoni" sembra mai essere riuscito ad arrivare.

Dragon Ball Z Super Saiyan Leggenda Broly 2

Il primo film dedicato a Broly della serie Dragon Ball Z risale al 1993, ma in Italia è arrivato solo nel 1998, e sin dal titolo era abbastanza eloquente: Il Super Saiyan della Leggenda. Furono tanti i motivi del successo del film: una storia di vendetta e rancore, quella di Paragas contro la stirpe reale dei Saiyan; guerrieri che al momento nella serie anime erano al massimo della loro forza, ai limiti tra il Super Saiyan e il Super Saiyan di Secondo Livello; l'inizialmente taciturno e poi spropositatamente potente Broly, con un colore dei capelli che da subito lo aveva evidenziato come Saiyan sui generi. Il film ebbe un tale successo che ne furono subito realizzati altri due, dopo un momentaneo anno di pausa dedicato al ben più dimenticabile La minaccia del demone malvagio. Broly tornò quindi prima in Sfida alla leggenda e poi ne L'irriducibile bio-combattente, pellicole chiaramente mirate a sfruttare ancora un po' il personaggio, ma senza raggiungere davvero i livelli de Il Super Saiyan della Leggenda.

Il ritorno di Broly e la fine della Serie Z

Nel primo dei due film dedicati al ritorno di Broly, e cioè Sfida alla Leggenda, Goku era addirittura assente: questo perché ambientato sette anni dopo la sconfitta di Cell, con relativa morte del protagonista. Gli avversari principali del Super Saiyan Leggendario erano di conseguenza Gohan, Goten (bambino), Trunks (bambino) e Videl; resta comunque memorabile la scena finale con la tripla Kame-hame-ha della famiglia di Goku e relativo schianto di Broly contro il Sole. Perfettamente anonimo, invece, L'irriducibile bio-combattente: ricordiamo molto semplicemente un nuovo scontro tra un Broly ricreato artificialmente e un team dei buoni composto da Goten, Trunks e C-18. Fu anche l'ultimo dei film della serie Z a tornare sul tema del Super Saiyan Leggendario, e probabilmente è stata una fortuna. Da questo punto in poi la serie Dragon Ball Z offrì ancora tre film, tra cui uno molto interessante: Il diabolico guerriero degli inferi, prima apparizione del potente Gogeta, fusione di Goku e Vegeta, contro il demone Janemba.

Dragon Ball Super Gogeta 1

Esatto, proprio quel personaggio che non trovò mai modo di diventare canonico nella serie fino all'attuale Dragon Ball Super: Broly; Gogeta tornò in produzioni spin-off, in Dragon Ball GT nella forma Super Saiyan di Livello Quattro, ma per anni continuò (e continua ancora oggi) la diatriba sul suo livello di potenza paragonato a quello di Vegeth e la sua canonicità o meno all'interno del franchise. Gli ultimi due OAV della serie Z sono stati in un certo modo completamente dimenticati, soprattutto il secondo dei due: parliamo di L'eroe del pianeta Conuts, dove debuttarono Tapion e il mostro Hildegarn, e poi ancora di Il cammino dell'eroe, che in fin dei conti non fu un proprio e vero film da temi e contenuti inediti, quanto piuttosto un riassunto dell'intera prima serie di Dragon Ball (con Goku bambino) fino all'incontro contro il Red Ribbon (meglio noto nella traduzione italiana come Esercito del Fiocco Rosso). Era il 1996: sarebbero serviti altri dodici anni per il ritorno di Broly in grande stile.

Dragon Ball Super: Beerus, Freezer e il nuovo Broly

I film della serie Dragon Ball Super al momento sono tre: La Battaglia degli dei, La resurrezione di F e Dragon Ball Super: Broly; tutti fanno parte di una nuova strategia di mercato, di una nuova idea di fondo nella gestione dei lungometraggi del franchise e tutti sono stati supervisionati dal maestro Akira Toriyama. La prima grande differenza rispetto ai film della serie Dragon Ball Z: i film di Dragon Ball Super anticipano, seguono o intersecano gli eventi della nuova serie anime, quindi sono a tutti gli effetti canonici nelle tematiche trattate, nella narrazione e nei personaggi presentati (buoni o cattivi). Ciò a cui si assiste sul grande schermo viene poi ritrovato nella serie TV, e viceversa: basta fare un momento mente locale per posizionare i rispettivi tasselli al giusto posto. Prendiamo ad esempio La battaglia degli dei, che introdusse nel 2013 due personaggi fondamentali per Dragon Ball Super come Lord Beerus (o Lord Bills) e Whis l'Angelo: entrambi furono poi riproposti negli episodi dell'anime, che trattò (modificandoli in modo molto leggero) gli stessi identici avvenimenti del film.

Con La resurrezione di F la sincronizzazione divenne pressoché totale: gli episodi dell'anime di Dragon Ball Super diventavano un film al cinema, e il film del cinema veniva suddiviso in alcuni episodi della serie TV. I contenuti e i personaggi restavano gli stessi: l'imperatore galattico Freezer tornava in vita, raggiungeva il nuovo livello di potenza Golden Freezer e affrontava i Super Saiyan God Super Saiyan (meglio noti con il più pratico nome di Super Saiyan Blue). Si arriva così al più recente film del franchise, Dragon Ball Super: Broly. Quel Dragon Ball Super: Broly che oltreoceano ha sbancato al botteghino, raggiungendo in pochi giorni incassi incredibili prima in Giappone, poi in Brasile, infine in America, e che siamo sicuri otterrà un successo strepitoso anche in Italia e in Europa. È un segnale importante: Broly è uno dei personaggi più apprezzati e importanti di sempre all'interno del franchise di Toriyama, un antieroe il cui ritorno i fan attendevano praticamente dal 1994 (quindici anni fa). E il Broly del nuovo film è anche un personaggio radicalmente diverso: più umano, più moderno, più credibile e che lascia aperte molte possibilità per il futuro della serie. Tutto questo e molto altro ancora, però, potrete leggerlo con tranquillità nella recensione di Dragon Ball Super: Broly.