Dopo l'esperienza fatta con i Mega Man Zero, Mega Man ZX e gli apprezzati episodi della serie Azure Striker Gunvolt apparsi su 3DS, il team di sviluppo Inti Creates prova a deviare leggermente la sua formula ormai rodata con Dragon Marked for Death, un nuovo action platform a scorrimento e con elementi da RPG che presenta tuttavia una forte componente cooperativa. Al TGS 2018 abbiamo potuto provare una demo del titolo per Nintendo Switch che ci ha permesso di fare pratica con quelli che saranno i quattro personaggi giocabili e le loro rispettive abilità.
Demo in solitaria
Ambientato in un mondo fantasy, Dragon Marked for Death mette il giocatore nei panni di un membro del clan Dragonblood, gruppo di guerrieri in cerca di vendetta dopo che l'Impero Medius ha fatto terra bruciata del loro villaggio natale. Questo semplice pretesto narrativo porterà i giocatori ad affrontare una serie di missioni di varia natura, dall'eliminare dei boss al ritrovare un tesoro, dal difendere una carovana al salvare un nobile tenuto prigioniero. Una volta in gioco, ogni personaggio ha tecniche che possono tornare utili nell'esplorazione del livello o durante i combattimenti. La Empress può concatenare tre attacchi con la spada, eseguire un potente colpo ad aria con la sua Dragon Blade, sparare proiettili infuocati con il Dragon Cannon o superare dei burroni aggrappandosi con l'arpione. Il Warrior è una sorta di paladino, ottimo per un approccio difensivo e di supporto, ma comunque in grado di andare in berserk ed eseguire devastanti attacchi caricati. Lo Shinobi è forse il più divertente da usare, con il suo moveset vario e orientato all'agilità: può scalare le pareti, eseguire doppi salti, planare e lanciare i nemici per aria, prima di colpirli con rapidissimi colpi di shuriken e katana. Infine c'è la Witch, che a seconda delle combinazioni di tasti premute può lanciare diversi incantesimi. Ce ne sono alcuni offensivi - come un tornado o dei proiettili a ricerca - altri di supporto, che permettono di potenziare le magie successive, oppure incantesimi che creano piattaforme su cui è possibile salire.
È evidente che, combinate tra loro, queste abilità possono creare situazioni interessanti: ci saranno aree e forzieri accessibili solo a certi personaggi, mentre alcuni nemici e boss richiederanno particolare gioco di squadra. A tal proposito non sappiamo ancora se il gioco avrà un qualche tipo di supporto alla chat vocale, ma già nella demo era presente un sistema di comunicazione attraverso emote, utilizzando lo stick analogico destro per chiedere assistenza, dare semplici indicazioni o complimentarsi coi compagni. Sfortunatamente la demo presentata al TGS 2018 non permetteva di provare la modalità multiplayer, senza dubbio il punto di forza di Dragon Marked for Death. A differenza di Gunvolt, il gioco sembrerebbe infatti pensato proprio per essere fruito in compagnia (online o in locale con più console), e i pochi minuti passati allo stand di Inti Creates non ci hanno trasmesso quel senso di coinvolgimento e sfida tipico dei precedenti giochi dello sviluppatore giapponese, tra nemici lenti, ambientazioni poco originali e un level design non particolarmente ispirato. È tuttavia ancora presto per giudicare il nuovo progetto di Ryota Ito e del suo team. Nella demo non era possibile accedere ai menù e farsi un'idea del sistema di progressione e personalizzazione dei personaggi, non abbiamo potuto provare le diverse tipologie di quest e, soprattutto, non ci è stato consentito sperimentare le sinergie che si vengono a creare tra i giocatori e i rispettivi personaggi, con la possibilità di creare combo o aiutarsi a vicenda negli scontri più impegnativi.
Per un nuovo Gunvolt, i fan dovranno attendere lo spinoff per Switch, Gunvolt Chronicles: Luminous Avenger iX. Nel frattempo, Dragon Marked for Death rappresenta per Inti Creates una chance per provare a realizzare un'esperienza diversa, pur continuando a muoversi nel genere degli action a scorrimento 2D. Quanto questo tentativo sia riuscito toccherà scoprirlo quando giocheremo la versione finale il prossimo dicembre. Stavolta in compagnia di tre amici.
CERTEZZE
- Quattro personaggi ben differenziati nelle abilità
- Gradevole grafica 2D
DUBBI
- Non sembra spiccare in single-player: il focus è tutto sulla coop
- Da verificare la varietà delle quest