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Dragon Quest Treasures, l'anteprima di uno spin-off incentrato su mostri e tesori

Square Enix ci riporta nel mondo di Dragon Quest XI con Dragon Quest Treasures uno spin-off incentrato su mostri e tesori per PC e console!

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   05/08/2022

La serie di Dragon Quest ha una caratteristica davvero inconfondibile: i suoi mostri. I protagonisti della serie magari possono anche restare poco impressi, ma le creature di Akira Toriyama - che disegna la serie (Square) Enix da, tipo, tutta la vita - sono troppo, troppo caratteristiche. Chi non conosce l'iconica Slime, i Kougar o i draghi panciuti che più che incutere timore fanno scoppiare a ridere?

Per certi versi, i mostri di Dragon Quest sono più famosi dei suoi stessi protagonisti e non sorprende che, anni fa, siano stati incentrati degli interi spin-off su di loro. Mentre i fan della serie aspettavano da tempo un nuovo Dragon Quest Monsters: Joker, Square Enix ha tirato una palla curva, come scoprirete nel nostro speciale di Dragon Quest Treasures, un gioco che, però, sembrerebbe avere qualche freccia al suo arco.

Erik e Mia all'avventura

Dragon Quest Treasures, Erik e Mia da bambini
Dragon Quest Treasures, Erik e Mia da bambini

Sappiamo già quale sia la domanda che vi sta frullando in testa. Ci sembra quasi di vedervi digitarla qui sotto, nella sezione dei commenti, e suona pressappoco così: "Devo giocare Dragon Quest XI per capire la storia?". La risposta è no, perché se è vero che i protagonisti di Dragon Quest Treasures sono Erik e Mia, ed Erik era fondamentalmente il braccio destro del protagonista nel JRPG originale, questa storia si svolge quando i due erano bambini, molto prima dei fatidici eventi poi narrati in Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta, quando Erik è già adulto.

I loro caratteri sembrerebbero però i medesimi, ma della storia sappiano ben poco, tranne che all'inizio del gioco Erik e Mia vivono in una nave vichinga e sognano di esplorare il mondo, quando incontrano Porcus e Purrsula, due strane creaturine che li conducono in una cripta dove i nostri riesumano i Dragon Dagger e, a causa di una serie di circostanze, finiscono nel mondo fluttuante di Draconia.

Draconia è un arcipelago costituito da diverse isole sospese nel cielo, tutte caratterizzate da biomi e ambienti molto diversi. Per tornare a casa, Erik e Mia dovranno trovare le sette Sfe-- err, Pietre del Drago, solo che non sono gli unici a cercarle: dovranno, infatti, vedersela con pirati e corsari che vogliono impadronirsene per i loro loschi scopi. Sarà quindi una corsa contro il tempo, ma Erik e Mia avranno anche l'occasione di diventare ricchissimi dato che Draconia nasconde molti altri tesori.

Non sappiamo ancora quanto sia strutturata la narrativa di Dragon Quest Treasures, un GDR che sembra essere incentrato soprattutto sul gameplay, ma che allo stesso tempo sembra avere un cast piuttosto eccentrico visivamente, specie per quanto riguarda gli antagonisti, che includono un pirata scheletrico e la sua ciurma. Aspettatevi una storia strampalata, avventurosa e piena d'ironia, come da tradizione.

Caccia al tesoro

Dragon Quest Treasures, gli assurdi mostri della serie sono i veri protagonisti
Dragon Quest Treasures, gli assurdi mostri della serie sono i veri protagonisti

L'ossatura del gameplay ruoterà tutta intorno alla ricerca dei tesori che Erik e Mia dovranno dissotterrare e riportare alla base, dove saranno valutati ed esposti: questa parte del gioco è praticamente un trionfo di fanservice, perché Square Enix ha già anticipato che Erik e sua sorella troveranno repliche di armi, armature e manufatti appartenenti a un po' tutti i Dragon Quest della serie. A cosa servono i G guadagnati da questi tesori... beh, ancora non lo sappiamo.

È possibile che si spendano per migliorare le armi e l'equipaggiamento di Erik e Mia, anche se in realtà il giocatore può controllare solo un personaggio e scambiarli in qualsiasi momento. Oppure potrebbero essere legati alla progressione nella storia; per esempio, si dovrà accumulare un certo quantitativo di G per cominciare un nuovo capitolo, ma siamo nel campo delle congetture.

Dragon Quest Treasures, i Dragon Daggers consentono di comunicare coi mostri
Dragon Quest Treasures, i Dragon Daggers consentono di comunicare coi mostri

Sappiamo però come trovare i tesori. A quanto pare, Erik e Mia disporranno di un manufatto chiamato Fortune Finder che si manifesterà sotto forma di freccia ai loro piedi. Sarà un po' come giocare ad "acqua, fuochino, fuoco" perché nelle vicinanze di un tesoro nascosto i nostri mostri cominceranno ad agitarsi e, a quel punto, potremo usare la cosiddetta Treasure Vision per scattare una "foto" del punto di vista dei nostri mostri, che ci indicherà sommariamente la posizione del tesoro. Infine dovremo solo riconoscere il luogo e cercare il bagliore che rappresenta il tesoro sotterrato.

Non sarà finita lì, però, perché le gang rivali cercheranno di rubarcelo con delle vere e proprie imboscate sulla via del ritorno alla base. E sarà in questi momenti che bisognerà darsi davvero da fare in combattimento, anche se Erik e Mia avranno un ruolo solo marginale.

Dragon Quest Treasures, il Fortune Finder indica dove scavare
Dragon Quest Treasures, il Fortune Finder indica dove scavare

I Dragon Daggers, infatti, consentono ai nostri piccoli eroi di comunicare coi mostri e reclutarli. Potranno quindi schierarne fino a tre, che li seguiranno in giro per Draconia: non è chiaro se il mondo sia un open world oppure un insieme di macro-aree divise da caricamenti, ma a quanto pare ogni zona esplorabile sarà estremamente vasta e si svilupperà sia in orizzontale che in verticale. Infatti, alcuni mostri ci conferiranno delle capacità di movimento aggiuntive: potremo appenderci ai Vampistrelli per svolazzare in giro, o usare le Slime per rimbalzare verso piattaforme sopraelevate. Le dinamiche simil-metroidvania dovrebbero aggiungere un po' di pepe all'esplorazione, anche se non è molto chiaro il meccanismo con cui si possono effettivamente reclutare i mostri e aggiungerli alla squadra.

Inoltre, è ancora un mistero il sistema di combattimento, che non sarà a turni come in Dragon Quest XI, ma in tempo reale. Nella fattispecie, i nostri mostri attaccheranno autonomamente i nemici che aggrediranno Erik o Mia, che potranno solo scappare o colpire gli avversari distratti coi loro pugnali e qualche colpo speciale, che probabilmente attinge all'indicatore sotto il loro ritratto. Anche questo è un aspetto del gioco che Square Enix dovrà chiarire nelle prossime settimane: mancano ancora diversi mesi all'uscita di Dragon Quest Treasures, ma quello che abbiamo visto merita sicuramente un approfondimento.

Dragon Quest Treasures, il sistema di combattimento è in tempo reale
Dragon Quest Treasures, il sistema di combattimento è in tempo reale

Dragon Quest Treasures non è un normale GDR a turni come Dragon Quest XI, ma un titolo ibrido che miscela avventura, combattimenti in tempo reale, e una peculiare dinamica di collezionismo che sembra quasi un gigantesco minigioco. Restano ancora moltissimi aspetti da chiarire, a cominciare dal sistema di combattimento, ma è difficile prevedere se il nuovo spin-off avrà lo stesso successo di Dragon Quest Builders o se resterà una simpatica parentesi per i fan della serie.

CERTEZZE

  • Il mondo di Draconia sembra vasto e pieno di sorprese
  • I fantastici mostri di Dragon Quest sono i veri protagonisti

DUBBI

  • Sistema di combattimento in tempo reale da chiarire
  • La storia sarà secondaria rispetto al gameplay?