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E3 2020, problemi e opportunità

La cancellazione dell'E3 2020 è il più doloroso e rumoroso, videoludicamente parlando, ritorno alla realtà di questo periodo di crisi. Allo stesso tempo da un problema, come sempre, si creeranno nuove opportunità sia per gli utenti, sia per la stampa specializzata.

VIDEO di Umberto Moioli   —   11/03/2020

La notizia del giorno è l'oramai quasi certa cancellazione dell'E3 2020. Se verrà davvero cancellata o semplicemente spostata lo capiremo tra qualche ora, di certo questo strano anno perderà l'appuntamento più importante, quello più atteso. Quantomeno così come eravamo abituati a conoscerlo. Da un simile scossone non mancheranno i problemi ma neppure le opportunità.

Se l'assenza della kermesse losangelina sarà un grosso danno per appassionati e operatori, è anche vero che possiamo iniziare a parlare di come questo vuoto potrà essere colmato. I giocatori avranno probabilmente modo di assistere a un numero crescente di eventi online, un po' come i Direct di Nintendo oppure il Game Stack organizzato per la prossima settimana da Microsoft. Operazioni come quelle messe in atto per Call of Duty Warzone, con annuncio e rilascio a poche ore di distanza, si intensificheranno. E i social, da quelli più pop come Facebook e Instagram fino alle verticalità come Twitch, diventeranno ancora di più il centro della comunicazione, il luogo dove alimentare la vostra passione. L'intermediazione di stampa specializzata e creator perderà un po' di peso, forse, ma il contatto tra giocatore e produttore aumenterà.

Da parte nostra, per la stampa specializzata, il danno provocato da un'assenza così pesante sarà difficilmente colmabile dagli streaming, non possiamo negarlo. L'esclusività del materiale video raccolto agli eventi, le informazioni di prima mano e le interviste sono la ricchezza su cui fondiamo la copertura degli appuntamenti più importanti dell'anno. Anche per noi, però, ci saranno delle opportunità: più spazio per commentare anziché solo raccontare, nuovi strumenti online di comunicazione e interazione con gli sviluppatori (già sono iniziati i primi press tour online) e la possibilità, magari, di vivere questi appuntamenti virtuali con voi, incontrandoci fisicamente quando finalmente potremo tornare a farlo.