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Flight Simulator, il Japan Update e lo stato dei lavori

A un mese e mezzo dall'arrivo nei negozi, Flight Simulator si aggiorna per la terza volta in nome di una migliore ottimizzazione, una maggior pulizia e una sempre più incredibile fedeltà grafica

SPECIALE di Francesco Serino   —   06/10/2020

Come sta andando la crescita del nuovo Flight Simulator? Asobo Studios e Microsoft stanno lavorando duramente per migliorare un prodotto ancora giovanissimo, ma destinato a vivere e ad ampliarsi per almeno dieci anni. Con il Japan Update, abbiamo assistito a diversi passi in avanti, ma anche alcuni nella direzione opposta. Andiamo a vedere insieme come stanno le cose!

Iniziamo dall'ottimizzazione. Attraverso queste tre patch i miglioramenti sono netti: il simulatore oggi consuma molta meno memoria, oltre ad utilizzare la CPU in modo più efficiente di prima. Tutto questo si traduce in caricamenti più veloci e un guadagno negli FPS che varia a seconda dei casi ma che può arrivare anche a numeri di due cifre. Passi in avanti concretissimi e molto utili in vista del supporto VR (da qualche ora è possibile iscriversi alla beta, al momento aperta soltanto ai possessori dell'HP Reverb G2), e della versione Xbox che arriverà soltanto quando questo percorso verrà completato.

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Bug ad alta quota

Prima di vedere finalmente Flight Simulator su console, gli sviluppatori dovranno però fare un enorme repulisti dei bug, e qui le cose non sono così positive come nel caso dell'ottimizzazione che invece, come abbiamo visto, è già su una buona strada. È vero che nel corso di questi trenta e più giorni sono stati risolti oltre duecento bug, ma è altrettanto vero che ne sono emersi di nuovi e forse anche più fastidiosi. Flight Simulator si trova in quel momento critico, comune in tutti i simulatori moderni, in cui ogni soluzione sembra portare a nuovi problemi.

Ora come ora, per giocare senza problemi è necessario tenere d'occhio le comunicazioni ufficiali, in modo per esempio da scoprire che aprire la mappa VFR può causare il blocco del programma, o che il pilota automatico dell'A320 potrebbe portare allo spegnimento dei sistemi vitali del velivolo durante il viaggio. Fortunatamente ci sono arei messi meglio di altri, che hanno fatto passi in avanti più che concreti di quelli visti sui loro colleghi alati, permettendoci di aggirare i problemi e di conseguenza continuare a divertirci senza grosse ansie.

Flight Simulator 2020 1

Un cargo pieno di mod

C'è però molto ancora da migliorare: l'affidabilità dei sistemi di pilotaggio automatico per esempio, il modo nel quale le torri di controllo ci guidano nei voli IFR, il campo visivo in alcune aree geografiche e nelle libertà concesse ai creatori di mod. Ingiusto però sarebbe paragonare lo stato attuale di Flight Simulator, il cui debutto ricordiamo è avvenuto solo novanta giorni fa, con quello di altri simulatori molto amati come Prepare 3D e XPlane11, software che hanno avuto anni per migliorare. Nonostante la sua giovinezza e le sue ingenuità - non siamo solo noi di Multiplayer.it a dirlo - questo nuovo Flight Simulator ha dei margini di crescita che gli consentiranno di arrivare molto più in alto della concorrenza.

Non è un caso se tutti i grandi creatori di contenuti, free e a pagamento, si siano spostati sul prodotto Microsoft; come non lo è il fatto che in questi novanta giorni siano già usciti centinaia di aggiornamenti non ufficiali come mod, livree, update agli aerei, versioni migliorate di aeroporti, aree geografiche e monumenti che sostituiscono quelli generati automaticamente. Anche la generazione automatica di edifici e strade, lasciata al machine learning, sta migliorando concretamente, anche se nulla di questo può naturalmente competere con quanto fatto "a mano" o attraverso la photogrammery, specialmente in oriente.

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Big in Japan

Questo terzo aggiornamento include infatti anche il primo World Update. Nel DLC gratuito trovano spazio nuovi stili architettonici asiatici che l'IA può utilizzare per riempire le zone autogenerate, ma soprattutto un completo restyling del Giappone, con sei nuove città realizzate 1:1 come Tokyo, Yokohama, Sendai, Utsunomiya, Takamatsu e Tokushima, sei nuovi aeroporti realizzati con la stessa meravigliosa cura, un completo rinnovo di montagne e fiumi tra cui il Monte Fuji, dozzine di monumenti e ponti unici e che prima erano solamente abbozzati. Inutile dire che volare a bassa quota in una di queste città si rivela essere un'esperienza straordinariamente unica, anche perché come saprete le megalopoli giapponesi hanno una loro identità ben precisa e sono totalmente diverse dalle città già riprodotte attraverso la photogrammery. Parliamo di una vera e propria giungla di edifici tutti diversi tra loro, per dei centri abitati che si estendono a perdita d'occhio. Per quanto possa mozzare il fiato volare sopra Roma o Siena, è in città più tentacolari come possono essere quelle giapponesi che l'engine di Flight Simulator sbatte in faccia dell'utenza tutta la sua innovativa potenza e versatilità.

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Oceanic Airlines

Questo cosiddetto World Update, il primo tra i tanti previsti (e già sappiamo che il prossimo sarà legato agli Stati Uniti), dimostra che non c'è nessun limite a questo folle progetto di ricostruire il mondo intero pezzo per pezzo. Un'opera titanica fatta in parte a mano, in parte via satellite e in parte attraverso il machine learning e della quale in un futuro non troppo lontano potrebbero beneficiare anche altri giochi appartenenti ai generi più disparati. Pensate a un Forza Horizon in grado di utilizzare e a sua volta perfezionare le città già presenti oggi in Flight Simulator, o a un nuovo gioco di guida che consenta di guidare attraverso un intero continente riprodotto con precisione millimetrica. Magari la tecnologia alla base di Flight Simulator potrebbe persino aprire la strada a quel gioco definitivo di Superman che nessuno fino ad oggi ha potuto realizzare.