Quest'anno per il 35esimo anniversario di Mario, Nintendo ha organizzato una serie di iniziative molto interessanti, pensate per celebrare il suo personaggio più noto. Tra raccolte di giochi immortali, merchandising e tanto altro è spuntato fuori anche un gadget che non vedevamo ormai da decadi: un nuovissimo Game&Watch. I fan più smaliziati e con qualche anno sulle spalle se li ricorderanno sicuramente.
Erano quei giochi digitali con doppio schermo a cristalli liquidi che riproducevano alcuni dei titoli più famosi dell'epoca in forma portatile, una sorta di antesignano del GameBoy che iniziò ad essere venduto addirittura nel 1980. Era avanti per l'epoca, avendo il doppio schermo che solo 25 anni dopo arrivò su Nintendo DS. Ne esistevano in realtà tante varianti, ognuna con le sue specifiche tecniche e ludiche. C'era ad esempio la versione a colori, quella widescreen e il Game&Watch con due mini joypad estraibili che permetteva di giocare in versus.
Come sono nati
L'idea originale del Game&Watch naque nella mente del geniale e compianto Gunpei Yokoi, per altro considerato come il "papà del GameBoy" e una delle personalità di maggior spicco che Nintendo schierava tra i suoi storici dipendenti. Questi giochi elettronici, tra i primissimi in forma portatile, erano sostanzialmente composti da due schermi a cristalli liquidi incastonati in uno chassis di plastica, mentre all'interno lavorava un piccolo processore Sharp (utilizzato anche nelle calcolatrici, per farvi capire la potenza computazionale di questi videogiochi). Esattamente come i moderni Nintendo 3DS e DS si aprivano a libro e funzionavano sia da gioco che da orologio/sveglia (da cui il nome).
Nati per entrare nella leggenda
Riguardo ai Game&Watch sono nati libri, speciali ed enciclopedie che ne hanno raccolto il vastissimo catalogo e ogni tipo di curiosità. Proprio a causa e grazie ai suoi limiti tecnologici gli sviluppatori dell'epoca si trovarono di fronte a sfide apparentemente insormontabili, ma che grazie alla fantasia e all'inventiva vennero brillantemente risolte. Ricordiamo che, oltre a rappresentare l'ingresso della portabilità di massa all'interno del mondo videoludico, i Game&Watch contenevano una serie di invenzioni che ancora oggi ritroviamo nei più moderni joypad e console.
Innanzitutto l'inventore Gunpei Yokoi è ricordato anche per aver ideato per primo la famosa croce direzionale, tutt'ora presente nel pad Xbox e Playstation oltre ovviamente che sui JoyCon di Switch, tanto per citare una delle innovazioni più pesanti. Inoltre, negli ultimi modelli fu introdotto l'accompagnamento audio, cosa non proprio scontata all'epoca. Come citato prima, consideriamo anche che questi apparecchi hanno introdotto il concetto di multiplayer locale e portatile.
I migliori Game&Watch
Come dicevamo, le limitazioni insite nel modestissimo hardware a cristalli liquidi non fermò certo la creatività di Nintendo, che grazie ai suoi geniali sviluppatori riuscì a ricreare in forma portatile alcuni dei suoi classici, con un gameplay ovviamente semplificato ma non meno divertente. Proprio uno dedicato al nostro scimmione preferito è sicuramente tra quelli da ricordare: Donkey Kong 3 "girava" su hardware MicroVS e uscì nel 1984 tra Giappone e USA, vede come protagonisti proprio Donkey Kong e il giardiniere Stanley, già visto in un altro Game&Watch chiamato Greenhouse. Posti uno di fronte all'altro e dotati di uno spray insetticida, l'obiettivo era quello di spostare le api verso il "nemico" per farlo scappare (all'epoca il politically correct era molto relativo).
Tra i migliori inseriamo ovviamente quello di Super Mario, che vide luce sia nella classica versione Crystal a uno schermo che in quella New Wide Screen dall'LCD più grande. Un altro Game&Watch che entrò nei cuori di tanti videogiocatori fu anche quello dedicato al buon vecchio Braccio di Ferro: Popeye uscì addirittura su tre hardware diversi. Il primo che fu reso disponibile nei negozi, nel 1981, fu quello New Wide Screen seguito dalla versione Panorama due anni dopo, infine, a fine dello stesso anno Nintendo creò anche il classico Multiscreen a due LCD.
I più rari e difficili da trovare
Quando si parla di Nintendo è ovvio che il lato collezionistico ha una sua particolare importanza. Nel corso della sua storia, la compagnia giapponese ha saputo stuzzicare continuamente la fantasia dei suoi fan. Al giorno d'oggi tutti i Game&Watch sono abbastanza difficili da reperire a prezzi umani, ma ci sono alcune edizioni speciali e titoli particolari i cui prezzi sfuggono da ogni logica. Nel 1987 venne prodotto in diecimila pezzi (mai commercializzati) uno speciale modello destinato a un torneo giapponese di Famicons F1GrandPrix. Il gioco, con il suo box giallo, raggiunge quotazioni vicine ai 3000 dollari per i prezzi nuovi e attorno ai 1000 dollari per quelli usati, probabilmente il più raro e costoso di sempre.
Al secondo posto c'è sicuramente Flagman, che non brillava certo per gameplay o particolari caratteristiche, ma la sua tiratura limitata l'ha reso praticamente irreperibile e vicino a costare 2000 dollari per un pezzo.
Al terzo posto dei Game&Watch più rari e introvabili di sempre mettiamo un classico: Balloon Fight della serie Crystal si trova a circa 1700 dollari in condizioni "mint", praticamente il costo complessivo di una Playstation 5, una Xbox Series X, una Switch e un televisore da 55 pollici.
Qualche curiosità
Nintendo ha creato una infinità di personaggi e protagonisti per i suoi videogiochi. Uno dei meno conosciuti, ma allo stesso tempo decisamente diffuso all'epoca, era il mitico Mr.Game&Watch. Il simpatico omino nero fu creato come mascotte dell'intera linea di videogiochi Nintendo, ma pur non essendo mai stato protagonista di alcun titolo specifico, ha preso parte a tantissimi giochi Nintendo con apparizioni e cameo. E' per esempio stato inserito in tutti i capitoli di Super Smash Bros come extra sbloccabile, ma compare svariate volte anche nella serie WarioWare, Donkey Kong Country Returns e il suo remake su 3DS, in Super Mario Maker e anche in Super Mario Odyssey sulle icone dei minigiochi.
Nintendo non poteva inoltre non considerare un'altra star del suo roster di celebrità videoludiche: anche Link ha un suo videogioco Game&Watch con un titolo remake di Zelda e Zelda II: The Adventure of Link, dove però il boss viene rappresentato da un drago piuttosto che da Ganon.