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[GC 2008] Codename: Panzers Cold Wars - Provato

In arrivo il terzo capitolo della saga strategica Codename: Panzers. E questa volta non ci sono i nazisti.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   23/08/2008
Codename: Panzers - Cold War
Codename: Panzers - Cold War
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Ballarò

La versione preview che ci è stata fornita ci ha permesso di testare cinque livelli (nella versione completa saranno diciotto) di questo appassionante strategico che sembra essere della stessa altissima qualità dei suoi predecessori. La prima missione è ambientata all’aeroporto di Templelhof, a Berlino, dove i russi stanno portando il loro primo, massiccio, attacco. Senza troppi preamboli il gioco ci catapulta nell’azione facendoci prendere il controllo di Kirkland, l’eroe della campagna, e del suo manipolo di uomini. La prima cosa da fare è quella di trovare altre squadre disperse nell’area per respingere la fanteria russa lasciata da degli elicotteri. Il sistema di controllo si rivela immediatamente semplice e intuitivo, in linea con le ultime produzioni. Inoltrandoci nella missione possiamo saggiare la bontà dello scenario, con palazzi crollati ed esplosioni sparse che rendono perfettamente l’idea di un campo di battaglia. Avanzando entriamo in contatto con i primi veicoli, degli M41 Bulldog. Questi ci consentono di testare appieno la bontà dei pattern di movimento delle truppe, che non rimangono mai incagliate (come un po’ troppo spesso accade, anche in produzioni di alto livello). Gli ordini vengono sempre eseguiti alla perfezione e senza tentennamenti e solo in sporadici casi notiamo delle scelte infelici dell’IA. Durante la missione siamo chiamati a svolgere uno o più obiettivi primari, che come al solito sono quelli che fanno superare i livelli, e degli obiettivi secondari, da cui è possibile trarre alcuni vantaggi, come rinforzi extra o informazioni segrete.
Nelle altre missioni abbiamo, nell’ordine: attraversato un fiume e combattuto dentro un campo di calcio, penetrato le mura di un castello medievale dopo aver combattuto in un quartiere residenziale, utilizzato come roccaforte dal nemico, ripulito un’area rurale per permettere il passaggio di un convoglio alleato e guidato Hans Gröbel, già protagonista di Codename: Panzers Phase 1 e 2, alla liberazione di Kirkland.

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Annozero

Molta enfasi è stata posta sui leader, truppe capaci di affrontare qualsiasi situazione e dotate di abilità speciali. Niente di diverso da molti altri RTS, soprattutto da quando si è voluta porre più enfasi sul lato narrativo. Comunque anche le truppe anonime sono state ben curate con la possibilità di migliorarle tramite un comodo sistema di miglioramenti che rende più vari i combattimenti e che, anche se già visto altrove, fa sempre piacere. Le unità controllabili direttamente saranno più di venti.
Gli sviluppatori, probabilmente dopo aver giocato Company of Heroes, hanno reso gli scenari completamente distruttibili, grazie all’implementazione di una fisica accurata che permette di sfondare i palazzi e le altre infrastrutture in modo estremamente realistico. Ovviamente quando si hanno a disposizione truppe dalla potenza di fuoco limitata, come nelle prime missioni, è difficile saggiare la bontà del motore grafico, anche se alcune esplosioni con crolli susseguenti sembrano essere state messe appositamente per stupire sin da subito. Le cose migliorano quando si dispone di un esercito dotato di carri armati e bombardieri, che rendono possibile l’abbattimento dei vari edifici con la loro potenza di fuoco supplementare. Il risultato finale è spettacolare e, con i dettagli al massimo, l’impatto è superiore anche a quello di CoH, soprattutto nei momenti in cui le condizioni climatiche sono avverse. Gli edifici non hanno soltanto una funzione scenografica, ma possono essere occupati o abbattuti in modo tale da fornire vantaggi tattici come una maggiore copertura o il rallentamento delle truppe nemiche.

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L'infedele

Il codice preview non ci ha consentito di provare il multiplayer (anche perché è difficile trovare gente online quando un gioco non è ancora uscito), quindi dobbiamo affidarci ai comunicati del publisher per darvi qualche numero: in totale saranno disponibili 20-25 mappe giocabili per tre modalità: Domination, Cooperative e Team Match. Su nessuna delle tre è stato fornito alcun dettaglio specifico.
Tra le altre caratteristiche dichiarate vi annunciamo che il gioco sarà tradotto in italiano, anche se non è stato chiarito se verranno tradotti solo i testi o anche le voci. I requisiti di sistema per farlo girare sono piuttosto alti, anche se dopo quelli di Assassin’s Creed non credo che vi stupirete più di tanto. Preparatevi quindi a dotarvi almeno di un Pentium 4 a 3Ghz o equivalente (consigliato un dual core a 2,2 Ghz), di 1 GB di ram (consigliati due), e di una scheda grafica con 128 MB di ram (consigliata almeno una GeForce 8800 GTS con 256 MB di memoria). Il gioco supporta anche il doppio schermo, in modo da avere da un lato la mappa tattica mentre dall’altro il gioco vero e proprio; superfluo (si gioca benissimo anche con uno schermo solo, non vi preoccupate) ma sicuramente da vedere.

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Codename: Panzers - Cold War sarà disponibile per PC.

Aggiornamento Games Convention 2008

Gli amanti di strategia bellica (per gioco, sia chiaro...) possono prepararsi ad accantonare Risiko: entro l'anno giungerà infatti sugli scaffali Codename Panzers: Cold War, nuovo capitolo della saga targata Atari.
Per la prima volta, la serie abbandona la cornice della Seconda Guerra Mondiale, dando spazio ad un contesto socio-politico di fantasia. Le due forze in campo, come suggerisce il titolo, saranno ovviamente l'Unione Sovietica e la Nato; a far esplodere il putiferio sarà l'incidente di Tempelhof, fatto realmente accaduto, che ha visto lo scontro quasi fatale tra un aereo da trasporto americano con un caccia sovietico. Scoppia così la Guerra Fredda, che come dimostra la maestosità degli scontri, diventa subito terribilmente “hot”.
La campagna (affrontabile anche online in cooperativa con un amico) sarà formata da 18 missioni, la maggior parte delle quali a capo delle milizie statunitensi; tuttavia, al fine di garantire una perfetta visione di insieme, saranno inseriti una manciata di livelli in cui prenderete il comando dell'esercito sovietico.
Una volta scesi sul campo di battaglia, constatiamo con soddisfazione come le missioni siano tutt'altro che lineari. Quella mostrataci in anteprima presentava una moltitudine di obiettivi, quali la conquista di una base nemica, e il suo successivo annientamento tramite un bombardamento aereo. Oltre a quelli primari, esistono obiettivi secondari: il loro completamento regalerà informazioni extra, oppure unità di rinforzi.
La gestione del proprio esercitò sarà totale: dalla fanteria, che sarà suddivisa in classi, fino ovviamente ai carro-armati, equipaggiabili con un gran numero di cannoni. Per le missioni di ricognizione, è stata addirittura inserita la possibilità di camuffare i Panzer.
La vera novità è però rappresentata dal “prestigio”, il cui incremento è subordinato al vostro comportamento in campo di battaglia. Uccidere un gran numero di nemici, quindi, diventerà indispensabile, visto che ci permetterà di sbloccare nuovi veicoli, richiamare rinforzi, e sfruttare il supporto aereo.
Per quanto concerne il multiplayer, fino a 8 giocatori potranno scontrarsi su 25 mappe nelle seguenti modalità: Dominio, Free for All (tutti contro tutti) e Team Match (Deatmatch a squadre).
In conclusione, Cold War, nonostante un parto travagliato (era stato annunciato per marzo 2008), sembra non aver smarrito le caratteristiche che hanno fatto di Codename: Panzers una delle serie più seguite nel panorama Pc. Il gioco raggiungerà finalmente gli scaffali a dicembre, mentre gli utenti console potrebbero presto ricevere novità circa una possibile uscita nei primi mesi del 2009.

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La storia siamo noi

Siamo nel 1949. La Seconda Guerra Mondiale è finita da circa quattro anni e il mondo appare diviso in due blocchi, quello occidentale guidato dagli Stati Uniti e quello orientale guidato dalla Russia comunista. L’Armata Rossa è diventata molto potente e i vertici russi, capendo di essere in vantaggio rispetto agli avversari, aspettano soltanto il momento giusto per sferrare il loro attacco, momento che arriva con l’incidente di Tempelhof, ovvero lo scontro quasi fatale tra un aereo da trasporto statunitense con un fighter sovietico. Ovviamente non importò a nessuno quali fossero le cause reali dell’incidente, visto che il fatto venne sfruttato come casus belli per dare inizio ad una guerra più vasta e terribile di quella appena conclusa. Uno dei primi ordini che vennero impartiti dai vertici di entrambi gli schieramenti fu: i lettori di siti e riviste di videogiochi devono crescere senza sapere nulla di questa guerra, altrimenti potrebbero smettere di acquistare giochi ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale. E così fu.
Non correte ad infilarvi in qualche bunker anti-atomico, scherzavamo! Ma come siamo simpatici su questo network? Sprizziamo umorismo da tutti i pori! Ovviamente la guerra non c’è mai stata e gli sviluppatori hanno ipotizzato uno scenario fantastorico per ambientare il loro nuovo strategico in tempo reale. Il nostro scopo sarà quello di sconfiggere le truppe russe guidando le truppe della NATO in modo da salvare il mondo e non far riempire i panini dei fast food di carne di bambino, molto gradita nei decenni che seguirono la grande guerra, almeno fino all’avvento della Perestrojka.