GeForce NOW si avvia verso una nuova fase della sua storia. Il servizio di cloud gaming targato NVIDIA aprirà presto le porte all'architettura Blackwell e i data center del team verde si preparano ad accogliere la nuova RTX 5080: la GPU di punta sarà il cuore pulsante di appositi SuperPod in grado di portare nell'etere funzionalità come DLSS 4 e Multi Frame Generation, accompagnate da compressioni sempre meno aggressive e da tanta, tanta intelligenza artificiale.
Il nuovo GeForce NOW si pone l'obiettivo di assottigliare il confine tra gaming locale e remoto, portando nel cloud tutte le tecnologie della serie RTX 5000.
Siamo arrivati in quel di Colonia per provare con mano tutte le novità offerte dal servizio dell'azienda californiana e siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni.
RTX 5080 in cloud
Il cuore di questo update è tutto racchiuso nei SuperPod equipaggiati con RTX 5080, in grado di generare 62 TFLOPS di potenza computazionale, con ben 48 GB di memoria dedicata al frame buffer. L'obiettivo dichiarato di NVIDIA è quello di abilitare nuovi scenari di rendering e funzionalità AI sul fronte del cloud, oltre a preparare il servizio ai futuri workload strettamente legati all'IA nel gaming.
Come è ormai noto, l'architettura Blackwell introduce il pacchetto di tecnologie che accompagna tutta la serie RTX 5000, a partire da DLSS 4 con Multi-Frame Generation, ray tracing avanzato e tutte le funzionalità di neural rendering.
Non mancano i passi in avanti sul versante della potenza, con ripercussioni sul frame rate e sulla risoluzione: l'aggiornamento dei data center abilita infatti lo streaming fino a 5K a 120 FPS, con un profilo più votato alla competitività a 1080p con picchi fino a 360 FPS, il tutto accompagnato da NVIDIA Reflex come base per contenere il click-to-photon nel perimetro dei 30 ms, grazie anche alla capillarità dei server sul territorio.
Debutta la modalità Cinematic Quality Streaming, che punta tutto sulla fedeltà visiva. Viene garantito il supporto a YUV 4:4:4 con HDR 10-bit, all'encoder AV1, a nuovi filtri AI e una nuova nitidezza dell'HUD. L'insieme di queste tecnologie promette di aumentare la qualità dell'immagine e di rendere ancora più fedele la gamma cromatica.
Novità infrastrutturali anche sullo storage: Install-to-Play permette di scaricare i giochi su storage cloud basato su tecnologia NVMesh, con l'obiettivo di dare seguito a un'esperienza sempre più vicina a quella "locale". Gli abbonati Ultimate e Performance otterranno 100 GB di storage per sessione, con add-on di archiviazione persistente da 200 GB, 500 GB o 1 TB, utili a mantenere le installazioni e, per i titoli senza Steam Cloud, anche i salvataggi.
Infine, grazie alla collaborazione con Discord ed Epic Games, GeForce NOW permetterà di accedere a Fortnite direttamente dal noto software VOiP con un semplice click e senza la necessità di avere un account Epic attivo.
La prova su strada
Sulla carta, le novità di GeForce NOW sono tante. Ma come si comporta nella realtà? Senza scomodare tutti i vantaggi portati in dote da Blackwell, come DLSS e Multi-Frame Generation, di cui abbiamo parlato a lungo nelle recensioni delle schede grafiche della serie RTX 5000, la cosa che ci ha più colpiti di questa nuova iterazione del servizio di cloud gaming, è sicuramente la qualità dell'immagine proposta, in particolare sulle diagonali più estese offerte dagli Smart TV.
La "Cinematic Quality Streaming" non è solo un'etichetta di marketing: il supporto ai nuovi codec e l'intervento dell'intelligenza artificiale impattano tantissimo sulla qualità dell'immagine. Considerando la piattaforma di prova, rappresentata da un 55 pollici OLED targato LG e dall'app nativa di GeForce NOW sulla quale abbiamo fatto "girare" Black Myth: Wukong con dettagli Cinema e RT Ultra, il confronto tra il servizio precedente e questa nuova iterazione è incredibile e il balzo in avanti è immediatamente percepibile: laddove, in precedenza, l'immagine risultava "impastata" con pixel ben visibili, soprattutto in movimento, l'aggiornamento a RTX 5080 porta una definizione paragonabile a quella di un desktop nativo.
Il distacco è ancora più palpabile se si utilizza come metodo di paragone una PlayStation 5 Pro: alla prova con Cyberpunk 2077, GeForce NOW ha mostrato i muscoli sul fronte della risoluzione e del frame rate, accompagnando il tutto con un path tracing avanzato impossibile da sostenere per la console di Sony.
Grandi passi in avanti sono stati fatti anche per risolvere il problema della latenza. Va precisato che la prova è stata effettuata in ambiente controllato e con una buona connessione, ma in presenza di un dispositivo esterno che misura la latenza direttamente sul display. Nel corso del test con Valorant, abbiamo ottenuto un ritardo medio di appena 17 ms, un risultato persino al di sotto di quanto dichiarato dalla stessa NVIDIA e, considerando il fattore "streaming", sicuramente molto positivo.
Purtroppo non abbiamo potuto testare il servizio di "cloud storage" che dovrebbe aprire le porte delle nostre librerie Steam, indipendentemente dalla compatibilità diretta con GeForce NOW.
Non mancheremo di approfondire questa importantissima novità nelle prossime settimane.
Il balzo generazionale del cloud
La nuova versione di GeForce NOW sarà disponibile a partire da settembre e promette di spingere ancora più in alto l'asticella di un servizio che già ad oggi è riconosciuto come uno dei migliori nell'ambito del cloud gaming.
Le nostre prime prove hanno ulteriormente innalzato il livello di aspettativa per quello che si prospetta essere un vero balzo generazionale sul fronte del gaming remoto: non solo risoluzioni e frame rate più elevati, ma una qualità dell'immagine mai vista prima e tanti servizi accessori, tutto allo stesso identico prezzo di prima.
L'abbonamento GeForce NOW Ultimate rimane infatti prezzato a 21,99 euro al mese o 109,99 euro per sei mesi, mentre il piano Performance è disponibile a 10,99 euro al mese o 54,99 euro per sei mesi.