La febbre pre lancio di Cyberpunk 2077 ha colpito molteplici sviluppatori. Chiaro, quel tipo di ambientazione futuristica ha da sempre una notevole attrattiva, ma il tam tam mediatico continuo attorno al titolo di CD Projekt ha innegabilmente spinto un gran numero di team a puntarci sopra, forse con l'intento di cavalcare l'onda lunga del marketing di quel periodo. Peccato che quest'onda abbia incontrato scogli non indifferenti una volta lanciato il gioco, e oggi rappresenti tutto fuorché una notevole spinta a livello di immagine.
Per carità, questo non significa che un titolo che dal cyberpunk prende a piene mani non possa risultare più che interessante, e infatti Glitchpunk, che abbiamo recentemente visto in azione ai Daedalic Days, è stato indubbiamente tra i punti più alti dello show digitale del publisher e sviluppatore tedesco. Al lavoro sul gioco c'è una piccola squadra di programmatori chiamata Dark Lord, e viste le risorse limitate questa volta non abbiamo a che fare con un tentativo di emulare i Deus Ex e affini, bensì con un'opera che cerca di essere una versione evoluta e futuristica di... Grand Theft Auto 2.
Sci-fi a volo d'uccello
Sono stati gli stessi sviluppatori a tracciare da subito una linea di demarcazione tra il loro gioco e la ben più nota opera dei CD Projekt durante la demo commentata: Glitchpunk non vuole essere un'esperienza GDR particolarmente complessa con una visuale alternativa, bensì offrire un gameplay loop molto vicino a quello di GTA 2, dove il fulcro dell'esperienza consiste il più delle volte nel creare il caos, rubare veicoli e completare varie missioni con scontri a fuoco. Una struttura semplice e funzionale, che non è però priva di peculiarità in questo specifico caso.
Vi sono ad esempio potenziamenti cibernetici per il proprio personaggio, che offrono abilità speciali in combattimento e bonus di vario tipo; una versione "potenziata" del livello da ricercato, con un'aggressività crescente delle forze dell'ordine; un'interfaccia intuitiva che permette di gestire molteplici oggetti diversi, e infine una distruttibilità elevata per massimizzare la spettacolarità degli scontri. Insomma, molti elementi presi di peso dal secondo Grand Theft Auto, ma con tutte le finezze rese possibili dalla tecnologia moderna.
La cosa più interessante? Un'intelligenza artificiale piuttosto evoluta e correlata alle meccaniche di gioco: le varie fazioni presenti interagiscono tra loro e reagiscono sensatamente agli scontri per strada, dunque è possibile sfruttare l'hacking per metterle l'una contro l'altra, e ottenere enormi vantaggi nelle sparatorie prendendo temporaneamente il controllo dei giusti personaggi. A questo si aggiunge una polizia in grado di dare il via a lunghi inseguimenti, e la chance di agire dalla distanza anche sull'elettronica dei veicoli. Notevole per un titolo del genere.
Mille modi di uccidere
Per la cronaca, anche gli upgrade del proprio alter ego sembrano godere di questo livello di cura. Le abilità attive cambiano sensibilmente lo stile di gioco, con chicche quali super scatti, invisibilità parziale, o la possibilità di rubare l'identità altrui. Certo, l'efficacia oggettiva di certi poteri durante le missioni resta tutta da verificare, ma immaginiamo comunque garantiscano una discreta varietà d'approcci ai compiti offerti.
L'enfasi resta, prevedibilmente, sulle armi, con negozi multipli e svariate bocche da fuoco o lame dal raggio e dagli effetti variabili. La volontà di concentrarsi sull'azione violenta non significa però che non vi siano quest elaborate da completare. Parlavamo prima di gruppi che reagiscono alle azioni del giocatore; beh, pare che questa reattività sia anche legata alle scelte fatte in certe missioni dagli obiettivi variabili: in ogni compito principale dovrete scegliere dalla parte di quale gang stare, e in base ai bivi selezionati i capitoli della trama avranno specifici finali, che andranno poi a modificare l'intera storia del gioco. Gli sviluppatori hanno anche precisato di voler unire un po' di immancabile critica sociale a momenti più o meno demenziali, che secondo loro ben si sposano all'ambientazione distopica del loro titolo.
Certo, tutte queste caratteristiche per ora sono poco più che promesse, e sia la qualità narrativa, che le potenzialità complessive del progetto vanno valutate a fondo. Curioso comunque che un videogame con così poche risorse alle spalle e ispirato a un vecchio classico metta sul tavolo qualità simili, quando molti tripla A non sono riusciti a farlo.
Glitchpunk sarà pure ispirato al secondo Grand Theft Auto, ma sembra volerlo modernizzare in ogni singolo aspetto, sfruttando la sua ambientazione futuristica per mettere in campo anche una narrativa piuttosto elaborata. La reattività delle gang e della polizia, e la apparente complessità del gameplay, poi, potrebbero dargli veramente una marcia in più, anche se resta tutto da verificare.
CERTEZZE
- Gameplay intuitivo ma più complesso del previsto
- Ambientazione comunque ricca di potenzialità
- Scelte multiple e intelligenza artificiale reattiva
DUBBI
- Validità del gameplay e dalla campagna da verificare