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La mia vita per Aiur

1998: il monopolio di Command & Conquer viene spazzato via da StarCraft. 2008: si prepara un nuovo tsunami, StarCraft 2.

DIARIO di Andrea Pucci   —   20/05/2007

P.S.: avete visto il nuovo Rambo in azione? Sly s'è buttato sul trucido andante. Da commentare in seguito.

Dopo tanti sussurri e mezze frasi, ecco piombare con il fragore di una bomba atomica la notizia che qualunque buon giocatore su personal computer aspettava da quasi dieci anni: StarCraft 2 è ufficialmente in produzione, non solo, è in fase avanzata di realizzazione. Blizzard si è portata avanti con il lavoro e, mentre tutti eravamo concentrati a contare il numero di abbonati a World of Warcraft, ha avuto tutto il tempo di prepararci la sorpresona. Davvero un bel regalo, e a giudicare dai primi filmati e immagini, assolutamente in linea con il capitolo precedente (squadra vincente non si cambia).
Il primo StarCraft me lo ricordo bene, specialmente in multiplayer. Nel 1998 in LAN giocavamo a Red Alert e Total Annihilation (uscito l'anno prima). In particolare quest'ultimo era bello, ma stentava a conquistare i più per la complessità e le innumerevoli variabili di gioco. Io e i miei soci di allora facevamo i game master passando le giornate ad animare le partite dei clienti, proponendo nuovi mod, giochi, skin e tutto quello che potevamo scovare online, quando Internet era ancora appannaggio di pochi eletti e si navigava con il modem analogico (o al massimo in ISDN).
Come dicevo poco sopra, non era stato facile spostare un po' di gente da Red Alert, che stava dando segni di cedimento come numero di ore giocate, a Total Annhilation. Proprio quando sembrava che si fosse imposto un nuovo principino dei giochi strategici in multiplayer, ecco atterrare StarCraft sul pianeta Terra, con quelle bellissime confezioni "di una volta" formato lusso, con copertina multipla, personalizzata per ogni razza. I ragazzi cominciarono ad entrare in sala giochi gridando "GO! Go! Go!", "rock 'n' roll" e "my life for Aiur". E Total Annihilation morì lì, tra gli spazi siderali e le guerre tra bestiacce Zerg, Protoss e Marines.
StarCraft vinse su tutti i fronti, per anni. Ci volle la sua espansione (Brood War) per cambiare un po' la scena delle partite in LAN. Fu StarCraft che costrinse il presidente sudcoreano dell'epoca a chiamare in Blizzard per chiedere che cosa avessero combinato dato che un terzo della popolazione passava le sue giornate su Battle.net a giocare in multiplayer ad un gioco spaziale. Sarà possibile fare il bis? Oggi non so, tante cose sono cambiate. Però ho fiducia che Blizzard saprà giocare bene le sue carte e ha già dimostrato con altri progetti nel bene e nel male di fare le scelte giuste (vedi il successo di World of Warcraft o il coraggio di cancellare il progetto StarCraft Ghost perchè non adeguato alle aspettative). A questo punto, da ingordo, non mi resta che attendere l'annuncio di Diablo 3.