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Like a Dragon: Ishin, provato al TGS l'atteso remake!

Al Tokyo Game Show 2022 abbiamo provato Like a Dragon: Ishin!, remake dello spin-off a lungo desiderato dagli appassionati di Yakuza.

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   16/09/2022

Per molti fan della serie Yakuza (che dobbiamo abituarci a chiamare Like a Dragon d'ora in poi), l'annuncio di questi giorni sembra ancora impossibile. Ryu Ga Gotoku Ishin!, episodio spin-off ambientato nell'antico Giappone e a lungo desiderato dagli appassionati in Occidente, sta finalmente per lasciare i confini giapponesi. Lo farà addirittura con un remake che ammoderna l'originale con una nuova grafica, nuovi contenuti e un'esperienza di gioco al passo coi tempi. Se l'operazione vi ricorda quella dei due Yakuza Kiwami, avete fatto centro, tant'è che in Giappone il gioco si intitolerà Ishin Kiwami (dove, ricordiamolo, kiwami si può tradurre dal giapponese come "la versione migliore").

Se a febbraio potremo mettere le mani su Like a Dragon: Ishin!, il merito è anche e soprattutto di giochi di successo come Ghost of Tsushima e Sekiro: Shadows Die Twice: "Per anni eravamo convinti che un gioco ambientato nell'antico Giappone non aveva speranze di vendere nei mercati occidentali", ci ha raccontato durante la nostra prova di Like a Dragon: Ishin! al Tokyo Game Show 2022 il nuovo responsabile del Ryu Ga Gotoku Studio, Masayoshi Yokoyama. "Poi però sono usciti giochi come Ghost of Tsushima e Sekiro che hanno avuto un'ottima accoglienza, e questo ci ha fatto cambiare idea, convincendoci che Ishin potesse vendere bene".

Per un'enorme fetta di vecchi e nuovi appassionati della serie, Like a Dragon: Ishin! sarà a tutti gli effetti un gioco inedito, un'avventura per certi versi familiare ma per altri parecchio anomala, e che arriverà anche localizzato con sottotitoli in italiano.

Storia e personaggi

Ryoma Sakamoto, il protagonista di Like a Dragon: Ishin con il volto di Kazuma Kiryu
Ryoma Sakamoto, il protagonista di Like a Dragon: Ishin con il volto di Kazuma Kiryu

Ambientata nella metà del 1800, verso la fine dello shogunato Tokugawa, quella di Like a Dragon: Ishin! è una storia di finzione che si appoggia ad avvenimenti storici reali. Eppure, tutto di Ishin ricorda in qualche modo i capitoli canonici della serie: al posto delle famiglie della yakuza ci sono le divisioni della polizia Shinsengumi, con gli stessi intrighi, simili giochi di potere, regole e gerarchie. Quello che più salta all'occhio è però l'aspetto di protagonisti e comprimari, che ricalcano le fattezze dei personaggi più noti della serie Yakuza.

Il protagonista del gioco, Ryoma Sakamoto, ha l'aspetto di Kazuma Kiryu, mentre Soji Okita ha il volto di Majima Goro e - altro rimando alla serie principale - è il capitano di un'altra divisione Shinsengumi, una testa calda imprevedibile e aggressiva.

Nella demo che abbiamo giocato al TGS 2022 si fa la conoscenza di altri volti nuovi, ma questo dichiarato tentativo di fanservice è estremizzato in Ishin!, visto che il remake includerà altri personaggi tratti dai capitoli di Yakuza più recenti, come Ichiban Kasuga e Tianyou Zhao da Yakuza: Like a Dragon. "L'intenzione è quella di creare un vero e proprio All-Star", spiega Yokoyama. "Un gioco in cui i fan più appassionati possano trovare e riconoscere personaggi apparsi in tutti gli episodi della serie". L'impressione generale, va detto, è quella di trovarsi davanti a una grande commedia teatrale in cui personaggi già conosciuti in un contesto moderno si trovano in costume a recitare.

Cambio di motore grafico

A differenza dei più recenti giochi sviluppati dal RGG Studio con un motore grafico proprietario (il Dragon Engine), Like a Dragon: Ishin! è stato realizzato utilizzando Unreal Engine 4, una scelta anomala considerato che il team di sviluppo continuerà a utilizzare la sua tecnologia interna per giochi come i neo annunciati Like a Dragon 8 e Like a Dragon Gaiden. "Dragon Engine dà il meglio con ambienti notturni e pieni di luci al neon", spiega Yokoyama. "Unreal è molto adatto invece ad ambientazioni più naturali, oltre ovviamente a permetterci rapidamente di lavorare a più versioni sulle diverse piattaforme. Per questo abbiamo deciso di utilizzarlo".

La mappa e i minigiochi

Le strade di Kyo in Like a Dragon: Ishin!
Le strade di Kyo in Like a Dragon: Ishin!

La demo giocabile al Tokyo Game Show era divisa in due parti, una più esplorativa e l'altra più focalizzata sul combattimento. Nel primo caso appare tutto molto familiare: il villaggio di Kyo (una versione fittizia dell'antica Kyoto) ricorda una variante antica della più moderna Kamurocho: ci sono locande dove acquistare cibo (ovviamente d'epoca) per ricaricare la salute, negozianti da cui acquistare armi e utensili di vario tipo e, ovviamente, gli immancabili luoghi d'intrattenimento dove passare del tempo con dei minigiochi: c'è un posto dove giocare al mahjong, la pesca, una gara di velocità tra galline e addirittura il karaoke, che nell'antica Kyo è una più coerente "sala da canto". Ci fermiamo a mangiare una ciotola di soba, compriamo un po' di natto per il viaggio e siamo pronti per menare le mani.

Sistema di combattimento

Like A Dragon Ishin 1

Quando si entra in un combattimento, Ishin! si dimostra una strana alternativa al sistema action dei capitoli della serie precedenti alla svolta RPG di Yakuza: Like a Dragon. In maniera simile a Yakuza 0, si avranno a disposizione quattro stili di combattimento differenti, e sarà possibile passare dall'uno all'altro in qualsiasi momento. Quello più tradizionale è lo stile corpo a corpo, con cui dare poderosi pugni, afferrare i nemici o eseguire alcuni attacchi contestuali in base agli oggetti nei dintorni.

Più originali sono gli altri tre stili: uno è focalizzato sull'uso della katana, è molto aggressivo ma si focalizza su un solo avversario per volta; c'è poi quello che permette a Ryoma di utilizzare una pistola per colpire da lontano o eseguire scariche di colpi tutt'intorno, mentre l'ultimo stile è una combinazione di spada e pistola che non consente di difendersi ma allo stesso tempo permette di danzare agilmente tra i nemici alternando le due armi.

Ad aggiungere ulteriore carne al fuoco ci sono le abilità speciali: ogni stile ha fino a quattro tecniche che possono essere attivate dopo un certo numero di colpi messi assegno, e vanno da semplici aiuti curativi ad attacchi spettacolari e fuori di testa, come un'esplosione lanciata dalle mani in stile Hadouken, lame energetiche rotanti oppure la possibilità di rallentare il tempo per infierire sui nemici inermi. Un'esperienza dal feeling sicuramente più grezzo rispetto a quanto visto negli Yakuza più moderni, ma senza dubbio originale anche per chi crede di conoscere alla perfezione il sistema di combattimento tipico della serie.

Nonostante il forte piglio action nei combattimenti, Yokoyama non crede che Like a Dragon Ishin! possa andare in diretta concorrenza con giochi come Ghost of Tsushima e Sekiro. La storia (comprese le lunghe e frequenti scene d'intermezzo chiacchierate) resta un punto centrale dell'opera di Ryu Ga Gotoku Studio che, quando arriverà a febbraio in occidente, saprà offrire un'esperienza originale e divertente sia per chi si avvicina per la prima volta alla serie, sia a chi ha divorato Yakuza dal primo all'ultimo capitolo episodio.

CERTEZZE

  • L'ambientazione lo rende un episodio assolutamente unico
  • Sistema di combattimento vario e con numerose abilità speciali

DUBBI

  • Battaglie meno rifinite rispetto ai capitoli più recenti
  • L'utilizzo di personaggi storici fa sembrare il gioco una grande recita teatrale